BYD vuole rompere il mercato con prezzi al ribasso: tagli fino al 34%

BYD taglia i prezzi fino al 34% su modelli elettrici e ibridi, scuotendo il mercato e attirando l'attenzione della regolamentazione cinese

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 25 giu 2025
BYD vuole rompere il mercato con prezzi al ribasso: tagli fino al 34%

La recente mossa di BYD, uno dei principali colossi delle auto elettriche, ha scosso il settore automobilistico globale. L’azienda cinese ha deciso di adottare una strategia commerciale aggressiva, tagliando i prezzi fino al 34% su oltre venti modelli di veicoli elettrici e ibridi plug-in. Questo approccio, basato sul principio “volumi prima dei margini”, ha già avuto un impatto significativo sul mercato, provocando un calo delle azioni non solo per BYD (-8,6%), ma anche per concorrenti come Geely (-9,5%), Li Auto (-3,2%) e Xpeng (-4,4%). Nonostante ciò, BYD mantiene una capitalizzazione di mercato record di oltre 170 miliardi di dollari, con un incremento del valore delle azioni del 60% dall’inizio dell’anno.

Volumi in crescita, margini sotto pressione

La strategia di BYD punta a espandere la propria quota di mercato, sacrificando la redditività immediata. Con un margine EBIT del 6% e un aumento dei volumi di vendita del 47% nei primi quattro mesi dell’anno, l’azienda mira a consolidare la propria posizione nel mercato cinese. Modelli come la berlina elettrica Seagull, proposta a soli 55.800 yuan (circa 6.800 euro), e la Seal 07 plug-in, scontata di 53.000 yuan, incarnano questa politica di ribassi prezzi. Secondo gli analisti di Citi, BYD potrebbe aumentare le consegne del 20-30% nel secondo trimestre rispetto al primo, ma questa strategia ha già ridotto il margine netto per veicolo a circa 9.000 yuan, inferiore alle previsioni iniziali di 10.000 yuan. Ciò solleva interrogativi sulla sostenibilità economica di questo approccio nel lungo termine.

Reazioni a catena nel settore

L’iniziativa di BYD ha innescato una vera e propria reazione a catena tra i costruttori. Aziende come Changan e Leapmotor hanno rapidamente adottato strategie simili, lanciando promozioni altrettanto aggressive. Questo fenomeno evidenzia il potere di BYD nel dettare le dinamiche di prezzo nel settore delle auto elettriche in Cina. Li Yanwei, rappresentante della China Automobile Dealers Association, ha sottolineato come ogni ondata di sconti costringa i concorrenti a rispondere con misure analoghe, intensificando la competizione automobili in un mercato già estremamente competitivo.

Preoccupazioni regolatorie

La Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Cina (Ndrc) ha espresso preoccupazione per quella che ha definito una “rat race”, una corsa al ribasso che potrebbe avere effetti dannosi. Secondo il portavoce Li Chao, alcune case automobilistiche come Nio e Xpeng stanno già vendendo in perdita, con margini negativi. Per contrastare questa tendenza, la Commissione ha annunciato possibili interventi regolatori volti a stabilizzare il mercato e a garantire una competizione più equa.

Sfide future per il settore

Il mercato cinese, il più grande al mondo per il settore automobilistico, si trova in una fase di trasformazione caratterizzata da una crescita più moderata e una competizione sempre più intensa. In questo contesto, le strategie di ribassi prezzi rappresentano un’arma a doppio taglio. La sfida per BYD e i suoi concorrenti sarà quella di trovare un equilibrio tra l’espansione della quota di mercato e il mantenimento di margini di profitto sostenibili. Inoltre, il mercato potrebbe presto essere soggetto a maggiori controlli regolatori, volti a limitare gli effetti negativi di una competizione troppo aggressiva.

La strategia di BYD, pur dimostrando la sua forza nel plasmare le dinamiche del settore, solleva dubbi sulla sua sostenibilità economica e sull’impatto che avrà sul lungo termine. Resta da vedere come il settore risponderà a queste sfide e se le autorità cinesi interverranno per stabilizzare il mercato.

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