La vecchia Fiat Uno umilia la Jeep Renegade in un tratto allagato

Un video dal Brasile mostra una Fiat Uno degli anni '80 attraversare un tratto allagato mentre una Jeep Renegade si blocca. Analisi tecnica su causa, rischi e implicazioni per guidatori e costruttori

La vecchia Fiat Uno umilia la Jeep Renegade in un tratto allagato
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 31 ott 2025

Un video virale sta facendo discutere il mondo dell’automotive e non solo: una scena sorprendente arriva dal Brasile, dove una piccola utilitaria degli anni ’80 ha messo in ombra la presunta superiorità dei moderni SUV. Il filmato mostra una Fiat Uno – conosciuta anche come Fiat Mille nel mercato locale – attraversare senza esitazioni una strada completamente sommersa dall’acqua, mentre una moderna Jeep Renegade, dotata di trazione integrale e pensata per l’offroad, resta inesorabilmente bloccata nello stesso punto.

La semplicità batte la modernità

Il successo del video non si spiega solo con la sorpresa di vedere una vecchia utilitaria affrontare un allagamento con disinvoltura, ma anche con il dibattito che ha riacceso tra appassionati e addetti ai lavori sulle differenze tra auto moderne e vetture d’epoca. Da un lato, la Fiat Uno rappresenta un’icona di semplicità meccanica: un’auto leggera, con pochi componenti elettronici e una struttura essenziale, caratteristiche che in condizioni estreme come questa si rivelano spesso vincenti. Dall’altro lato, la Jeep Renegade incarna la complessità tecnologica dei veicoli contemporanei, ricca di centraline, sensori e sofisticati sistemi di sicurezza, che però possono diventare un punto debole quando si tratta di affrontare situazioni fuori dall’ordinario.

Nel video, la Fiat Mille si fa strada con sicurezza in un tratto stradale trasformato in un vero e proprio fiume, dimostrando che, in alcune circostanze, meno può davvero essere di più. Il suo motore semplice, privo di tecnologie avanzate, e la scarsità di componenti elettronici la rendono meno vulnerabile all’acqua. In questo caso, l’assenza di elettronica si è rivelata un vantaggio decisivo: niente sensori da proteggere, nessun sistema di controllo che possa andare in tilt, solo una meccanica affidabile e collaudata che permette all’auto di avanzare dove altri si fermano.

Al contrario, la Jeep Renegade, pur essendo un SUV 4×4 progettato per affrontare l’offroad, si è dovuta arrendere all’acqua. Le sue tecnologie di bordo, come ABS e controllo di trazione, sono pensate per aumentare la sicurezza e la stabilità su strada, ma possono rappresentare un ostacolo in condizioni di allagamento. I sistemi elettronici avanzati, infatti, sono estremamente sensibili all’umidità e all’acqua, e la presenza di molteplici centraline espone il veicolo a un rischio maggiore di guasti, spesso difficili e costosi da riparare.

Non bisogna generalizzare

Tuttavia, sarebbe un errore generalizzare: i moderni SUV, come la Jeep Renegade, vengono sottoposti a severi test di impermeabilizzazione e sono progettati per superare guadi di una certa profondità, purché le condizioni siano controllate e il guidatore sia consapevole dei limiti del mezzo. L’esito di un attraversamento dipende da molte variabili, come la velocità d’ingresso nell’acqua, l’altezza del guado, la pressione esercitata sull’acceleratore e la specifica configurazione della strada. Un singolo episodio, per quanto eclatante, non può quindi essere considerato rappresentativo dell’intera categoria.

Gli esperti del settore automobilistico sottolineano l’importanza di non sottovalutare mai i rischi legati all’attraversamento di strade allagate. Anche se una vettura riesce a superare un tratto sommerso senza apparenti difficoltà, l’acqua può infiltrarsi nei componenti vitali del motore, nella trasmissione o nei circuiti elettrici, causando danni che spesso si manifestano solo a distanza di tempo e che, nella maggior parte dei casi, non sono coperti dalle polizze assicurative standard.

Una riflessione più ampia

Il caso brasiliano offre inoltre uno spunto di riflessione sulle infrastrutture urbane delle città in via di sviluppo, spesso impreparate a fronteggiare eventi meteorologici estremi. In questi contesti, gli automobilisti si trovano di fronte a una scelta: affidarsi alla tecnologia dei veicoli moderni o puntare sulla robustezza e la semplicità meccanica delle auto più datate, che talvolta risultano più affidabili proprio in condizioni critiche.

Per gli appassionati, questa vicenda rappresenta un’occasione per rivalutare il ruolo della elettronica nell’automobile moderna e per riflettere su quanto la semplicità possa ancora fare la differenza in situazioni estreme. In ogni caso, resta fondamentale ricordare che la sicurezza deve essere sempre la priorità: indipendentemente dal veicolo che si guida, evitare di attraversare strade allagate è la scelta più prudente e responsabile.

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