La Cina presenta il primo Wankel ad alta potenza per eVTOL
Il prototipo R05E di Changan/Dongan è il primo motore rotativo ad alta potenza cinese: 53 kW, rivestimento nanodiamante e produzione prevista per il 2027
Il settore della propulsione aeronautica cinese compie un passo deciso verso l’autonomia tecnologica con la presentazione del primo prototipo di motore rotativo ad alta potenza sviluppato integralmente nel Paese. Il protagonista di questa rivoluzione è il R05E, frutto del lavoro di Dongan (filiale di Changan Automobile), acceso per la prima volta il 19 dicembre 2025 e pronto a entrare in produzione di serie entro il 2027. Questo nuovo propulsore promette di cambiare gli equilibri del mercato globale dei motori per droni, piccoli aeromobili e piattaforme eVTOL, accelerando la strategia cinese di emancipazione dai fornitori internazionali e stimolando lo sviluppo di una vera economia della mobilità aerea a bassa quota.
Il R05E si distingue per dati tecnici che non passano inosservati: una potenza massima di 53 kW, un regime di rotazione di 6.500 giri al minuto e una densità di potenza di 1,2 kW per chilogrammo. Questi valori testimoniano la capacità dell’industria cinese di colmare il gap tecnologico nei confronti dei principali competitor occidentali, soprattutto in un settore – quello della propulsione leggera – dove compattezza, efficienza e affidabilità rappresentano le vere sfide progettuali.
Ispirato ai principi del Wankel
La base tecnica del nuovo propulsore si ispira ai principi costruttivi del motore Wankel, celebre per il suo rotore triangolare dai bordi curvi, la camera eccentrica e l’albero di trasmissione centrale. Tuttavia, il motore rotativo cinese introduce soluzioni inedite per affrontare i limiti storici di questa architettura: consumo elevato, rapida usura degli apex seal e gestione termica complessa. Tra le innovazioni più significative troviamo una doppia accensione indipendente, una camicia d’acqua integrata per ottimizzare la dissipazione del calore e, soprattutto, rivestimenti NDC al nanodiamante sulle superfici interne. Questa tecnologia avanzata riduce in modo sostanziale l’attrito e l’usura, promettendo una maggiore longevità e prestazioni più stabili nel tempo.
Il piano di sviluppo di Dongan è ambizioso e strutturato. Sono già previste varianti aspirate e turbo, pensate per operare sia a basse che a medie e alte quote, oltre a una configurazione a doppio rotore capace di superare i 110 kW di potenza. Questa roadmap dimostra una visione a lungo termine che mira non solo alla certificazione aeronautica, ma anche all’integrazione del R05E nei sistemi ibridi-elettrici, settore in cui compattezza e densità di potenza sono requisiti imprescindibili per la competitività internazionale.
L’innovazione tecnologica non si ferma
La sfida principale, tuttavia, non si esaurisce nell’innovazione tecnologica. Per Changan e la sua controllata, il prossimo traguardo sarà completare con successo i test di durata e le procedure di omologazione imposte dagli stringenti standard del settore aeronautico. In parallelo, occorrerà convincere il mercato globale che un motore rotativo progettato e costruito in Cina può garantire livelli di affidabilità ed efficienza all’altezza delle aspettative internazionali. Questo passaggio sarà cruciale per il posizionamento del R05E non solo come soluzione di nicchia, ma come nuovo riferimento per la mobilità aerea a bassa quota.
L’eco di questo successo va ben oltre il settore automotive tradizionale. Il lancio del R05E potrebbe infatti innescare la nascita di un vero e proprio ecosistema industriale locale, capace di coinvolgere aziende specializzate in componentistica, avionica e sistemi di integrazione. La prospettiva è quella di un’industria cinese in grado di offrire soluzioni complete per la nuova generazione di piattaforme eVTOL e droni professionali, rafforzando ulteriormente la leadership del Paese nella corsa alla mobilità aerea intelligente.