La AMG più bella con motore 6.0 litri V8: è del tutto ignorata

C’è un’aura di leggenda che aleggia attorno ad alcune vetture, un fascino capace di attraversare i decenni e di infiammare ancora oggi il cuore degli appassionati. Una di queste icone è senza dubbio la Mercedes 560 SEC AMG 6.0 Wide-Body, conosciuta dagli intenditori come Marakaito Missile. Una supercar degli anni ’90 che oggi fa il suo clamoroso ritorno sul mercato, proposta dalla celebre casa d’aste RM Sotheby’s a una cifra che sfiora i 700.000 dollari. Non si tratta solo di un’auto rara: siamo di fronte a uno dei più esclusivi esemplari AMG pre merger, quando la personalizzazione era un’arte e ogni modello una storia a sé.

Un’epoca d’oro

Realizzata durante quella che molti considerano l’epoca d’oro della customizzazione automobilistica, la Mercedes 560 SEC AMG rappresenta l’apice della lavorazione su base Mercedes-Benz prima dell’acquisizione di AMG da parte di Daimler-Benz nel 1999. In quegli anni, AMG era ancora un atelier indipendente, capace di produrre poche centinaia di vetture all’anno, ognuna creata su misura per una clientela esclusiva e particolarmente esigente. La “Marakaito Missile” si distingue persino tra queste rarità: commissionata da un facoltoso magnate giapponese, questa coupé esibisce una livrea verde malachite che non solo ne ispira il nome, ma che si estende anche sui caratteristici cerchi Aero III, donandole una presenza scenica inconfondibile.

L’interno della vettura è un vero e proprio capolavoro di artigianalità, firmato Carat Duchatelet, celebre specialista belga nel campo delle limousine di lusso. Qui la pelle cucita a mano si fonde con radica di altissima qualità e dettagli unici, come la strumentazione con quadranti in pelle dipinti a mano e un sofisticato impianto audio Nakamichi, offrendo un’esperienza di lusso che poche auto da collezione possono vantare. Ogni elemento dell’abitacolo trasuda attenzione per il dettaglio e una cura quasi maniacale per l’esclusività, caratteristiche che rendono la “Marakaito Missile” un oggetto del desiderio per chiunque apprezzi la vera eccellenza automobilistica.

Un motore infinito

Ma la magia di questa Mercedes Benz non si esaurisce nell’estetica. Sotto il cofano pulsa un potente V8 da 6.0 litri, capace di erogare ben 375 cavalli. Si tratta di un motore dotato di doppio albero a camme in testa e quattro valvole per cilindro, una soluzione tecnica all’avanguardia per l’epoca che garantiva prestazioni di assoluto rilievo: accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 5,7 secondi e una velocità massima di 288 km/h. A completare il quadro, troviamo sospensioni sportive regolabili, assetto ribassato, bracci rinforzati e freni potenziati, elementi che assicurano un comportamento dinamico e sicuro anche alle alte velocità.

Oggi questa auto da collezione è esposta a Monterey, in California, e vanta circa 74.000 km percorsi, accompagnati da un recente restauro professionale dal valore di 20.000 dollari. Il prezzo richiesto, vicino ai 700.000 dollari, può sembrare elevato, ma rispecchia la crescente domanda e il valore storico di queste vetture: basti pensare che un esemplare simile è stato battuto all’asta lo scorso anno per oltre 580.000 dollari, a testimonianza di un mercato sempre più attento alle icone degli anni ’80 e ’90.

Una vettura unica

Quello che rende la Marakaito Missile davvero unica, tuttavia, va oltre la sua scheda tecnica o la sua rarità. Questa vettura rappresenta un’epoca irripetibile, quando la personalizzazione estrema e l’eccesso erano il tratto distintivo delle sportive di lusso. Nemmeno le moderne SL65 Black Series o le più esclusive preparazioni Brabus riescono a eguagliare quel mix di artigianalità, lusso su misura e potenza brutale che solo le AMG pre merger potevano offrire.

Per i collezionisti e gli appassionati, la “Marakaito Missile” non è semplicemente un’auto: è un vero e proprio pezzo di storia, una testimonianza dell’evoluzione di AMG da piccolo preparatore indipendente a divisione ufficiale delle sportive Mercedes Benz. Un’opportunità rara e preziosa per possedere un simbolo indiscusso dell’epoca d’oro delle sportive tedesche, capace di emozionare ancora oggi chiunque sappia coglierne il valore autentico.