Jeep Avenger è il SUV più venduto in Italia, ma non grazie alla BEV

Jeep Avenger domina le vendite italiane del 2025 con 45.701 unità (gen-nov). MHEV e benzina al centro, l'Avenger elettrico è al 5-6% per prezzo e infrastrutture

Jeep Avenger è il SUV più venduto in Italia, ma non grazie alla BEV
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Giorgio Colari
Pubblicato il 16 dic 2025

Il panorama automobilistico italiano vede un protagonista indiscusso: la Jeep Avenger. Con ben 45.701 immatricolazioni tra gennaio e novembre, questo modello non solo si impone come leader nella categoria dei SUV compatto, ma conquista anche la terza posizione nella classifica generale dei veicoli più venduti in Italia, secondo i dati UNRAE. Un risultato che conferma la forza del marchio Jeep e, soprattutto, la capacità di intercettare i gusti e le esigenze degli automobilisti italiani. Tuttavia, dietro a questi numeri da record si cela una contraddizione significativa: mentre le versioni ibride leggere e a benzina registrano risultati eccellenti, l’Avenger elettrico resta ai margini del mercato, evidenziando tutte le difficoltà di una transizione ecologica ancora lontana dal compiersi.

Il boom delle ibride leggere: la forza della MHEV

La vera rivoluzione portata dall’Avenger non risiede nell’elettrificazione totale, ma nell’adozione della tecnologia MHEV (Mild Hybrid Electric Vehicle). Questa soluzione, che rappresenta un compromesso ideale tra innovazione e convenienza, ha saputo conquistare il cuore degli automobilisti italiani. Non è un caso che, delle 45.701 unità vendute, ben 23.873 siano proprio ibride leggere. Il successo delle MHEV deriva dalla loro capacità di offrire consumi ridotti e basse emissioni senza le complessità – e i costi – tipici delle vetture completamente elettriche. Il mercato premia questa scelta: a ottobre 2025, l’Avenger ha raggiunto quasi 8.200 unità vendute, arrivando a detenere il 6,4% della quota di mercato nazionale. Una performance che sottolinea come la tecnologia mild-hybrid sia, al momento, la soluzione più equilibrata per chi desidera un’auto moderna ma non vuole affrontare i limiti dell’elettrico puro.

Le difficoltà dell’elettrico: prezzo e infrastrutture

Se le versioni ibride e a benzina volano, l’Avenger elettrico fatica a decollare. Solo 2.379 unità vendute – pari a circa il 5-6% del totale – rappresentano un dato che non può essere ignorato. Il motivo principale? Il prezzo. La variante completamente elettrica dell’Avenger costa in media 15.000 euro in più rispetto alla corrispondente versione a benzina. Una differenza che si traduce in un ostacolo quasi insormontabile sia per i clienti privati sia per le flotte aziendali, che ancora oggi guardano con sospetto all’investimento richiesto per l’acquisto di un veicolo elettrico. Ma non è solo una questione di listino: la rete di ricarica italiana si conferma ancora troppo carente per garantire quella serenità d’uso che invece caratterizza i motori tradizionali. Senza un’infrastruttura capillare e affidabile, l’elettrico resta una scelta di nicchia, lontana dalle esigenze della maggioranza.

La transizione ecologica: una sfida ancora aperta

Il caso dell’Avenger diventa così emblematico di un dibattito più ampio che coinvolge tutto il settore automobilistico. La scadenza fissata dalla Commissione Europea per il 2035, che prevede il divieto di vendita di auto a combustione interna, viene giudicata da molti come troppo ravvicinata. Gli operatori del settore sottolineano come, senza interventi governativi decisi – dalla riduzione delle tasse di acquisto all’ampliamento della rete di ricarica, passando per nuove formule di finanziamento – il mercato italiano rischi di non essere pronto per una trasformazione così radicale nei tempi previsti. La strada verso una mobilità completamente sostenibile appare ancora lunga e piena di ostacoli.

Strategie e prospettive per il futuro

Per tentare di invertire la tendenza negativa sull’elettrico, Stellantis potrebbe adottare strategie più aggressive: formule di permuta vantaggiose, piani di noleggio “chiavi in mano” e partnership con i principali operatori delle infrastrutture di ricarica sono solo alcune delle soluzioni possibili. Sul fronte istituzionale, invece, saranno fondamentali incentivi mirati e investimenti pubblici nella rete di ricarica, strumenti indispensabili per favorire una maggiore diffusione del full electric anche nel segmento dei SUV compatto. Solo così sarà possibile superare la diffidenza degli automobilisti italiani e avvicinare il mercato nazionale agli standard europei.

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