I nuovi autovelox non fanno sconti a nessuno: 1.500 multe al giorno

Quattro autovelox attivati a Roma rilevano 4.500 infrazioni in tre giorni. Il Comune annuncia altri 13 dispositivi entro metà 2026 per migliorare la sicurezza stradale

I nuovi autovelox non fanno sconti a nessuno: 1.500 multe al giorno
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Giorgio Colari
Pubblicato il 23 dic 2025

Roma accelera sulla sicurezza stradale con un piano d’azione che punta a ridurre drasticamente il numero di incidenti e infrazioni legate all’eccesso di velocità. I primi dati parlano chiaro: nei primi tre giorni di operatività dei nuovi autovelox installati sulla Tangenziale Est e su viale Isacco Newton, sono state registrate ben 4.500 infrazioni, con una media di circa 1.500 violazioni al giorno. Numeri che confermano la criticità della situazione e la necessità di un intervento deciso.

Un trend in crescita

Nel periodo di pre-esercizio, compreso tra il 27 ottobre e il 5 novembre, le violazioni rilevate avevano già raggiunto quota 9.041. Un trend in crescita che a novembre faceva stimare addirittura 6.440 potenziali infrazioni giornaliere. Questi dati rappresentano la base su cui il Comune di Roma ha deciso di proseguire nella sua strategia, annunciando l’installazione di altri 13 autovelox entro la prima metà del 2026. I nuovi dispositivi saranno posizionati in punti nevralgici come corso Francia, via Cristoforo Colombo e via Leone XIII, aree note per l’elevato traffico e il rischio di incidenti.

L’amministrazione capitolina ha inserito questo piano in un più ampio progetto di prevenzione, volto a contrastare l’eccesso di velocità, riconosciuto come una delle principali cause di sinistri gravi e mortali sulle strade urbane. Non si tratta soltanto di autovelox: il programma prevede anche l’installazione di semafori dotati di telecamere, la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati e l’introduzione di restringimenti delle carreggiate per indurre una maggiore prudenza alla guida. L’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè ha sottolineato che l’obiettivo dell’intervento non è di natura economica, ma esclusivamente preventivo, con l’intento di tutelare la vita di pedoni e automobilisti.

Gli importi delle sanzioni

Dal punto di vista sanzionatorio, il sistema delle multe prevede importi che vanno da 42 a 845 euro, a seconda della gravità dell’infrazione rilevata. Oltre alla sanzione economica, sono previste anche la decurtazione dei punti dalla patente e, nei casi più gravi, la sospensione del documento di guida. Un esempio concreto dell’efficacia di questi sistemi arriva dalla galleria Giovanni XXIII, dove l’attivazione del tutor ha portato a una riduzione degli incidenti pari al 70%. Questo dato è spesso citato dall’amministrazione come prova tangibile della validità della strategia adottata.

Non mancano, tuttavia, le critiche. Molti automobilisti e diverse associazioni di categoria hanno espresso preoccupazione per quella che ritengono una comunicazione preventiva insufficiente riguardo all’attivazione dei nuovi autovelox. Il timore è che la rapidità di implementazione sia motivata più da esigenze di bilancio che da reali priorità di sicurezza stradale. Dal canto loro, le autorità comunali respingono queste accuse, assicurando il pieno rispetto delle normative vigenti e la corretta segnalazione degli impianti.

Un dibattito a livello nazionale

Gli aspetti che dovranno essere monitorati nei prossimi mesi riguardano principalmente l’effettivo calo delle infrazioni, la qualità e la visibilità della segnaletica stradale, la regolare manutenzione degli apparati e la gestione dei ricorsi presentati dagli automobilisti. Le associazioni chiedono trasparenza sui dati, in particolare sull’impatto reale che queste misure avranno sulla riduzione degli incidenti e della mortalità sulle strade romane.

L’intervento del Comune di Roma si inserisce in un dibattito nazionale più ampio, che vede da una parte la necessità di rafforzare il controllo tecnologico sulle strade e, dall’altra, la promozione di politiche di mobilità più consapevoli e rispettose degli utenti più vulnerabili. La direzione intrapresa dall’amministrazione romana appare chiara: mettere al centro la sicurezza stradale e la tutela di pedoni e ciclisti, in un contesto urbano sempre più complesso e trafficato.

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