Hyundai, grandi ambizioni europee: obiettivo crescere ancora

Xavier Martinet lancia la sfida europea di Hyundai: rilancio tramite l'Inster, focus su vendite flotte, produzione europea e aumento della quota BEV entro il 2027

Hyundai, grandi ambizioni europee: obiettivo crescere ancora
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Giorgio Colari
Pubblicato il 23 set 2025

Negli ultimi quindici anni, il panorama automobilistico europeo ha assistito a una crescita silenziosa ma costante di Hyundai, che ha visto la propria quota di mercato raddoppiare dal 2% al 3,9%. Un risultato frutto di una strategia di espansione che oggi si prepara a una nuova, ambiziosa fase: puntare al podio delle vendite continentali entro il prossimo decennio. L’azienda coreana, forte di una produzione europea che supera le 575.000 unità tra gli stabilimenti di Repubblica Ceca e Turchia, si appresta a sfidare i giganti del settore con un piano a lungo termine guidato da Xavier Martinet, manager dal curriculum di peso e una visione internazionale maturata in Renault.

La crescita, seppur costante, non è stata priva di ostacoli. Uno dei punti deboli individuati da Hyundai riguarda il segmento delle vendite flotte, dove la concorrenza, persino interna con la consociata Kia, si fa sentire in modo marcato. Kia, infatti, vanta una quota del 4,2% in questo specifico mercato, lasciando intendere che la penetrazione presso i fleet manager europei rappresenta ancora una sfida da vincere. Per Hyundai, rafforzare la presenza nelle flotte aziendali non è solo una questione di volumi, ma anche di visibilità e credibilità presso un pubblico chiave per la diffusione dei modelli a basso impatto ambientale.

Il lancio della piccola BEV

In questo scenario si inserisce il lancio dell’Inster, il nuovo SUV elettrico compatto che sta già riscuotendo un successo superiore alle aspettative. Il boom di ordini ha portato la casa coreana a valutare seriamente la possibilità di spostare la produzione dell’Inster direttamente in Europa. Una mossa strategica che consentirebbe di ottimizzare i tempi di consegna, ridurre i costi logistici e beneficiare di incentivi locali, elementi sempre più determinanti in un mercato caratterizzato da rapidi cambiamenti e forte competitività.

Il futuro dell’automotive europeo, secondo la visione di Xavier Martinet, sarà dominato dai BEV (Battery Electric Vehicles) e dalle soluzioni ibride. Hyundai prevede che, entro il 2027, la percentuale di veicoli elettrici venduti possa raggiungere il 20-25%, partendo da un già significativo 16-17% registrato nel primo trimestre dell’anno. Una trasformazione che richiede non solo investimenti in ricerca e sviluppo, ma anche una gestione efficiente della filiera produttiva, con particolare attenzione alle batterie, vero cuore tecnologico dei nuovi modelli.

Percorso controcorrente

Controcorrente rispetto a molti altri costruttori, Hyundai ha scelto di mantenere il tradizionale modello di vendita attraverso concessionarie, rifiutando per il momento il passaggio al sistema ad agenzia. Secondo Xavier Martinet, la presenza di una rete fisica rappresenterà un vantaggio competitivo nel momento in cui il mercato tornerà a condizioni di normalità, offrendo ai clienti un’esperienza d’acquisto più diretta e personalizzata. Questa scelta, se da un lato comporta costi strutturali più elevati, dall’altro consolida il rapporto con il territorio e rafforza la fiducia dei consumatori europei.

La strada verso il podio, tuttavia, non è priva di ostacoli. I brand europei e giapponesi continuano a godere di rapporti consolidati con le flotte aziendali e le reti di vendita, mentre la concorrenza nel settore dei SUV elettrico si fa ogni giorno più serrata, alimentata da massicci investimenti in infrastrutture di ricarica e nuove tecnologie. In questo contesto, la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e di offrire prodotti competitivi sarà fondamentale per il successo della strategia di Hyundai.

La produzione europea

Gli esperti del settore valutano positivamente l’ipotesi di una produzione europea dell’Inster: realizzare i veicoli direttamente vicino ai mercati di destinazione permette di abbattere i costi, migliorare la reattività commerciale e facilitare l’accesso agli incentivi locali. Tuttavia, questa scelta richiede una pianificazione accurata della catena di fornitura e un coordinamento efficiente tra i diversi attori coinvolti nella produzione.

I prossimi cinque anni saranno decisivi per capire se la strategia di Xavier Martinet riuscirà a consolidare la crescita già registrata e a trasformare Hyundai in uno dei protagonisti assoluti del mercato automobilistico europeo. L’ambizione è chiara: non solo aumentare la quota di mercato, ma diventare un punto di riferimento per innovazione, sostenibilità e affidabilità nel settore della mobilità del futuro.

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