Guarda chi c'è a Torino, avvistato prototipo di Aston Martin DB12
Avvistato un prototipo camuffato della Aston Martin DB12 vicino a Torino. I due terminali ovali suggeriscono una nuova versione o un restyling della gamma DB12
Un curioso avvistamento sulle strade di campagna nei dintorni di Torino sta accendendo i riflettori degli appassionati e degli addetti ai lavori sul futuro della Aston Martin DB12. Un prototipo pesantemente camuffato, immortalato dal celebre carspotter Walter Vayr, ha infatti mostrato una configurazione degli scarichi del tutto inedita rispetto a quella finora conosciuta. Un dettaglio apparentemente marginale, ma che apre scenari intriganti sulla strategia evolutiva del marchio britannico.
Il punto focale
Il punto focale che ha attirato l’attenzione degli osservatori riguarda i due terminali ovali del sistema di scarico, in netta contrapposizione con i quattro verticali che caratterizzano la versione più performante, la DB12 S. Questo particolare, ben visibile nelle immagini diffuse, suggerisce che la casa di Gaydon stia testando soluzioni tecniche alternative, forse in vista di una nuova variante della gamma o di un aggiornamento sostanziale.
Il contesto in cui è avvenuto l’avvistamento non è casuale. Le strade che circondano Torino rappresentano da sempre un terreno di prova privilegiato per le auto sportive: la varietà dei percorsi, le condizioni atmosferiche mutevoli e la vicinanza a importanti centri di collaudo europei offrono agli ingegneri l’opportunità di mettere alla prova assetti, dinamica di guida e risposta del propulsore in situazioni reali e diversificate.
Cosa nasconde sotto al cofano
L’interesse verso questa Aston Martin DB12 mascherata si spiega anche alla luce del recente debutto della DB12 S, attuale punta di diamante della gamma Super Tourer. Sotto il cofano pulsa il potente V8 biturbo 4.0 litri, capace di erogare ben 700 cavalli e 800 Nm di coppia massima. Numeri che si traducono in prestazioni di altissimo livello: accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi e velocità massima che tocca i 325 km/h, dati che confermano la vocazione sportiva e l’esclusività del modello.
Ma la DB12 S non è solo potenza. A distinguerla sono anche soluzioni tecniche raffinate, pensate per esaltare la guida e il comfort. Tra queste spicca lo scarico sportivo in acciaio inossidabile, configurato con quattro terminali, disponibile anche nella più leggera versione in scarico titanio, che consente un risparmio di ben 11,7 kg. L’impianto frenante è affidato a innovativi freni carboceramici di serie, che contribuiscono a ridurre la massa non sospesa di 27 kg, mentre la dinamica di marcia è ottimizzata grazie agli ammortizzatori adattivi Bilstein DTX e a una barra antirollio posteriore irrigidita, soluzioni che migliorano l’agilità e la precisione in curva.
La scelta di adottare due terminali ovali sul prototipo avvistato lascia dunque spazio a diverse interpretazioni. Potrebbe trattarsi di una versione meno estrema della Aston Martin DB12, più orientata al comfort e al turismo di lusso, per soddisfare una clientela in cerca di esclusività senza rinunciare alla versatilità. Oppure, l’inedita configurazione potrebbe anticipare un aggiornamento tecnico ed estetico destinato a tutta la gamma, nell’ottica di mantenere alta la competitività in un segmento dove l’innovazione è la chiave del successo.
Qualche novità evidente
Non va sottovalutato, inoltre, l’impatto che una modifica al sistema di scarico può avere sull’esperienza di guida. Oltre all’aspetto estetico, il layout degli scarichi influisce sul flusso dei gas, sul sound del motore – elemento identitario per ogni sportiva di razza – e sulla distribuzione dei pesi. Questi interventi sono perfettamente in linea con la filosofia Aston Martin, da sempre attenta a offrire soluzioni personalizzabili e tecnologie all’avanguardia per una clientela sofisticata ed esigente.
Al momento, dalla casa madre non è giunta alcuna dichiarazione ufficiale sull’avvistamento nei pressi di Torino. Il riserbo è totale, come da tradizione per il marchio inglese, che preferisce mantenere la suspense fino al momento del lancio. Gli appassionati restano quindi in attesa di ulteriori dettagli: assisteremo alla nascita di una nuova variante, oppure ci troviamo di fronte a un importante restyling della gamma Aston Martin DB12?
Quel che è certo è che l’impegno di Aston Martin nel perfezionare e ampliare la propria offerta di Super Tourer rimane altissimo. La presenza di un prototipo sulle strade italiane non fa che confermare la volontà del costruttore di presidiare un mercato sempre più competitivo, puntando su innovazione, raffinatezza tecnica e un’attenzione maniacale ai dettagli. In attesa di scoprire quale sarà il prossimo capitolo della saga DB12, questo avvistamento alimenta il fascino e il mistero che da sempre circondano i modelli più esclusivi del brand britannico.