Gli assi che hanno fatto di Citroën un marchio popolare: dalla 2CV alla C3
La nuova Citroën C3, tra primati di vendita e rivoluzione elettrica, raccoglie l’eredità della 2CV e guida la mobilità accessibile e sostenibile
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Sono passati trentacinque anni da quando l’ultima 2CV è uscita dalla storica linea di montaggio di Mangualde, ma lo spirito innovativo e rivoluzionario di Citroën non si è mai spento. Oggi la casa francese rinnova la propria missione di mobilità accessibile e sostenibile, rilanciando la sfida con la nuova C3: un modello capace di incarnare l’eredità di un’icona senza tempo, ma con lo sguardo rivolto al futuro e alle esigenze di una società in costante evoluzione.
Il 27 luglio 1990 rappresentò una data storica: la produzione della leggendaria 2CV si concluse con una Charleston bigrigia, chiudendo un ciclo che aveva visto nascere oltre 3,8 milioni di esemplari. Questa vettura, con le sue linee inconfondibili e la sua inarrestabile praticità, è diventata un simbolo di libertà e semplicità, conquistando generazioni di automobilisti in tutto il mondo. Oggi, la nuova C3 raccoglie quel testimone, proiettando nel presente i valori che hanno reso celebre la piccola francese.
L’erede della 2CV
Nel primo semestre del 2025, la C3 ha già segnato traguardi significativi: è stata la vettura a benzina più venduta in Italia e si è imposta come leader assoluta nel segmento delle auto elettrica pura. Un risultato che testimonia la capacità di Citroën di interpretare e anticipare le nuove tendenze della mobilità, offrendo soluzioni che coniugano innovazione, accessibilità e rispetto per l’ambiente.
L’idea rivoluzionaria della 2CV nacque nell’ottobre del 1935, quando Pierre Jules Boulanger concepì un’auto per tutti: economica, semplice, affidabile. Il progetto TPV (Toute Petite Voiture) doveva rispondere a criteri ben precisi: trasportare due persone e un carico, raggiungere i 60 km/h e consumare appena tre litri di carburante ogni 100 km. Quando fu presentata al Salone di Parigi nel 1948, la sua disarmante semplicità e la sua funzionalità conquistarono immediatamente il pubblico, segnando l’inizio di una nuova era per la mobilità popolare.
Due figure italiane hanno avuto un ruolo determinante nella nascita e nel successo della 2CV: Flaminio Bertoni, geniale designer, e Walter Becchia, ingegnere piemontese che sviluppò il celebre motore bicilindrico orizzontale. Questo propulsore, robusto ed efficiente, garantiva prestazioni affidabili anche nelle condizioni più difficili, contribuendo a costruire la leggenda della vettura. Insieme alle sue derivate – come Ami, Dyane, Méhari e Acadiane – la 2CV ha raggiunto quasi 7 milioni di unità prodotte, diventando un simbolo di anticonformismo, praticità e ingegno.
La gamma di C3
La nuova gamma C3 riprende questa visione di mobilità accessibile, arricchendola con una particolare attenzione alla sostenibilità. Tra le sue proposte spicca la ëC3 elettrica, che offre fino a 440 km di autonomia in ambito urbano e la possibilità di ricaricare l’80% della batteria in soli 26 minuti grazie alla tecnologia fast charge. Un’auto pensata per chi desidera una mobilità sostenibile senza compromessi, capace di rispondere alle esigenze di chi vive e si muove nelle grandi città.
Accanto alla versione elettrica, la gamma propone anche motorizzazioni PureTech e Hybrid 100, che garantiscono prestazioni brillanti e consumi contenuti, rispondendo alle diverse necessità degli automobilisti moderni. La recente introduzione della C3 Van, disponibile anche in variante elettrica, amplia ulteriormente l’offerta, rivolgendosi ai professionisti che cercano un veicolo versatile, efficiente e rispettoso dell’ambiente.
Con la nuova C3, Citroën conferma la propria vocazione originaria: rendere la mobilità accessibile a tutti, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia e una particolare attenzione all’impatto ambientale. L’innovazione, la praticità e l’anticonformismo che hanno reso celebre la 2CV sono oggi vivi nella nuova generazione di modelli, pronta a scrivere un nuovo capitolo nella storia della mobilità europea.
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