Era stata rubata 28 anni fa, ritrovata la Ferrari di Gerhard Berger
La Ferrari F512 M di Gerhard Berger, rubata nel 1995, è stata ritrovata nel Regno Unito dopo 28 anni grazie a un'ispezione Ferrari
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La straordinaria vicenda del ritrovamento della Ferrari F512 M, rubata all’ex pilota di Formula 1 Gerhard Berger, sembra uscita da un romanzo giallo. Questo bolide di lusso, sottratto durante il Gran Premio di San Marino nel 1995, è riemerso dopo ben 28 anni nel Regno Unito, poco prima di essere esportato negli Stati Uniti. Il valore attuale dell’auto si aggira intorno alle 350.000 sterline, rendendola non solo un simbolo di velocità e prestigio, ma anche un bottino ambito per il mercato nero delle auto di lusso.
Il furto quasi tre decenni fa
Il furto, avvenuto nella notte successiva alla gara, ha coinvolto anche un’altra Ferrari, la F355 del compagno di squadra di Berger, Jean Alesi. Entrambe le vetture erano parcheggiate presso un hotel italiano, dove ignoti ladri sono riusciti a sottrarle. Mentre la vettura di Alesi non è mai stata ritrovata, la F512 M ha viaggiato per il mondo prima di essere intercettata.
La svolta nelle indagini è arrivata nel 2024, quando un potenziale acquirente americano ha richiesto una verifica tecnica alla Ferrari prima di completare l’acquisto e organizzare l’esportazione. Gli esperti della casa di Maranello hanno subito riconosciuto l’auto come quella rubata a Berger, notificando immediatamente il ritrovamento alla Metropolitan Police di Londra. Questo intervento tempestivo ha impedito che l’auto scomparisse nuovamente.
L’Organized Vehicle Crime Unit, con un’indagine durata solo quattro giorni, ha ricostruito il tortuoso percorso della supercar. Dopo il furto, la vettura è stata trasportata in Giappone, dove è stata venduta con documenti falsificati, per poi tornare in Europa. Qui, le autorità britanniche sono riuscite a bloccarne l’esportazione.
Il ritrovamento è frutto di un’operazione internazionale
Secondo il Police Constable Mike Pilbeam, il successo dell’operazione è stato il risultato di una collaborazione internazionale tra istituzioni, supportata dall’esperienza tecnica della Ferrari e dalla rete di concessionari coinvolti. Questo episodio dimostra quanto sia cruciale un approccio coordinato per affrontare il traffico illecito di auto di lusso.
Il caso della Ferrari di Berger mette in luce una realtà preoccupante: il mercato nero delle auto di prestigio continua a prosperare. Operazioni di polizia recenti nel Regno Unito hanno portato al recupero di supercar per un valore complessivo di 1,3 milioni di dollari, mentre in Australia un collezionista ha subito il furto di muscle car dal valore totale di 100.000 dollari. Questi episodi sottolineano l’importanza di adottare misure preventive e di sensibilizzare gli acquirenti sui rischi associati al commercio di veicoli di lusso senza adeguate verifiche.
Il ritrovamento della Ferrari F512 M non è solo una vittoria per Berger, ma anche un simbolo di speranza per tutti coloro che hanno subito furti simili. Questa vicenda dimostra che, con la giusta combinazione di tecnologia, collaborazione internazionale e attenzione ai dettagli, è possibile ottenere risultati significativi nella lotta contro il crimine organizzato nel settore automobilistico.
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