Sembra una Ferrari F355 GTS, ma sotto non ha un motore di Maranello

Scopri la storia della Ferrari F355 GTS trasformata con un motore Opel Z20LET, un progetto unico tra tradizione e innovazione

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 29 mag 2025
Sembra una Ferrari F355 GTS, ma sotto non ha un motore di Maranello

Una Ferrari F355 GTS con un motore Opel. Questo accostamento, apparentemente improbabile, è diventato realtà grazie a un progetto audace che ha trasformato una supercar danneggiata in un bolide dalle prestazioni straordinarie. L’idea, che ha fatto discutere appassionati e puristi, è nata dall’intuizione di un proprietario che ha deciso di andare oltre le convenzioni, affidandosi a una soluzione ingegnosa per riportare in vita la sua vettura.

Una trasformazione bizzarra

La storia di questa trasformazione inizia con un incidente che ha danneggiato gravemente la Ferrari. Piuttosto che ripristinare il suo originale V8 da 3,5 litri, il proprietario ha scelto di sostituirlo con un motore Opel Z20LET, un quattro cilindri da 2,0 litri. Sebbene questa scelta possa sembrare una provocazione, è stata guidata da un obiettivo chiaro: migliorare le prestazioni della vettura, rendendola ancora più potente rispetto alla configurazione di fabbrica.

Il progetto è stato realizzato dall’azienda tedesca Vmax Performance, specializzata in modifiche e personalizzazioni di alto livello. La trasformazione non si è limitata a un semplice cambio di motore: il team ha implementato modifiche significative, tra cui l’adozione di un blocco C20LET, valvole maggiorate, un sistema di lubrificazione a carter secco e un turbocompressore Garrett GT3588R. Questi interventi hanno portato la potenza del motore a livelli impressionanti, stimati tra 600 e 700 cavalli, ben oltre i 381 cavalli del motore originale Ferrari.

Alcuni aspetti sono stati conservati

Nonostante l’incremento di potenza, il team ha deciso di mantenere il cambio e l’impianto di scarico standard della Ferrari F355 GTS, adattandoli opportunamente per gestire le nuove specifiche. Questa scelta ha richiesto un lavoro meticoloso e una cura estrema nei dettagli, con un processo di conversione che si è protratto per ben cinque anni. Ogni componente è stato calibrato per garantire che la vettura funzionasse in perfetta armonia, senza compromettere la sua affidabilità.

La comunità degli appassionati di auto si è divisa di fronte a questa operazione di personalizzazione auto. Da un lato, i puristi del marchio Ferrari hanno criticato la trasformazione, considerandola un vero e proprio sacrilegio automobilistico. Dall’altro, molti hanno apprezzato l’ingegnosità e la creatività che hanno permesso di salvare una vettura altrimenti destinata all’abbandono. Questa dualità di opinioni riflette il fascino e la controversia che circondano progetti così estremi.

Il cuore tedesco è unico nel suo genere

Al di là delle polemiche, questa Ferrari con cuore tedesco rappresenta un caso unico nel panorama delle personalizzazioni automobilistiche. È una testimonianza di come la passione per i motori possa spingersi oltre i confini tradizionali, sfidando le convenzioni e dando vita a soluzioni innovative. Il progetto, infatti, non è solo un esercizio di tecnica, ma anche un esempio di come sia possibile combinare elementi apparentemente incompatibili per creare qualcosa di straordinario.

Questa trasformazione non è solo un tributo all’ingegneria, ma anche un simbolo di resilienza e creatività. Grazie al lavoro di Vmax Performance, una vettura che sembrava destinata a essere dimenticata è tornata a ruggire, dimostrando che, con il giusto mix di competenza e passione, nulla è impossibile nel mondo delle auto personalizzate.

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