Ferrari, Lamborghini e McLaren, farmacista accusato di frode

Un farmacista di Sidney accusato di frode per 5,8 milioni di euro. Sequestrate auto di lusso tra cui Ferrari, Lamborghini e McLaren

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 29 mag 2025
Ferrari, Lamborghini e McLaren, farmacista accusato di frode

Milioni di euro sottratti al sistema sanitario, dodici auto di lusso confiscate e una possibile condanna fino a 25 anni di carcere: è questo il bilancio del clamoroso caso che coinvolge Ben Huynh, un farmacista di Sidney, al centro di un’indagine condotta dalla Polizia Federale Australiana.

Una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica

La vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica, si è sviluppata nell’arco di quasi un decennio. Huynh avrebbe approfittato delle falle nel sistema del Pharmaceutical Benefits Scheme (PBS), un programma di sussidi per i medicinali, presentando false dichiarazioni e accumulando così oltre 5,8 milioni di euro in modo illecito. Questa massiccia frode ai danni del sistema sanitario ha portato alla confisca di una collezione automobilistica da sogno.

Tra i veicoli sequestrati spiccano due esemplari di Lamborghini Aventador, rispettivamente nelle versioni LP 780-4 Ultimae e SVJ, due Ferrari 488 (Spider e Pista), una spettacolare McLaren 765 LT personalizzata con specifiche MSO e sette BMW di alta gamma, tra cui modelli delle Serie 2, Serie 7 e M3. Una collezione di supercar che lascia senza parole per il suo valore e la sua esclusività.

Gravi accuse: in primi frode

Huynh, noto per essere un membro del prestigioso Supercars Club Australia, si trova ora ad affrontare gravi accuse. I capi d’imputazione includono due reati di traffico di proventi illeciti, che potrebbero costargli fino a 25 anni di reclusione, e due ulteriori accuse di frode ai danni del Commonwealth, per le quali rischia fino a 10 anni di carcere. Se condannato, l’intera collezione di auto passerà sotto il controllo dell’Autorità Australiana per la Sicurezza Finanziaria.

Il destino di queste auto, simbolo di un illecito arricchimento, è già stato deciso: saranno vendute e il ricavato sarà utilizzato per finanziare programmi di prevenzione della criminalità. In questo modo, ciò che rappresentava il frutto di un comportamento fraudolento sarà trasformato in una risorsa per la collettività, un segnale forte nella lotta contro i crimini finanziari.

L’efficacia dei controlli: i dubbi

Il caso solleva inoltre importanti interrogativi sull’efficacia dei controlli all’interno del sistema sanitario australiano. Come è stato possibile che una frode di tale portata si sia protratta per così tanto tempo senza che venissero rilevati segnali d’allarme? La vicenda di Ben Huynh rappresenta un monito sulla necessità di rafforzare i meccanismi di vigilanza e prevenzione per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro.

La storia del farmacista di Sidney e della sua collezione di supercar non è solo un caso giudiziario, ma un esempio di come la criminalità economica possa avere ramificazioni profonde, sia sul piano finanziario che su quello sociale. Le autorità australiane sono ora chiamate a dimostrare che nessuno è al di sopra della legge, trasformando un evento negativo in un’opportunità per migliorare il sistema e garantire maggiore trasparenza e sicurezza.

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