Ferrari in crisi al Gran Premio Brasile 2025: doppio ritiro per Charles Leclerc e Lewis Hamilton
Ferrari al Gran Premio Brasile 2025: doppio ritiro per Charles Leclerc e Lewis Hamilton dopo collisioni, penalità e problemi di assetto. Analisi tecnica e prospettive.
Un weekend da dimenticare per la Ferrari quello appena trascorso sul circuito di Interlagos, teatro di un Gran Premio Brasile 2025 che si è trasformato in un vero e proprio incubo per la Scuderia di Maranello. In un solo colpo, il team italiano ha visto svanire ogni speranza di punti, lasciando il Sud America con entrambe le vetture ritirate, tanta amarezza e la consapevolezza di dover affrontare un’analisi tecnica e psicologica profonda per rialzarsi.
La domenica brasiliana era iniziata sotto buoni auspici, grazie a una brillante prestazione in qualifica di Charles Leclerc, che aveva conquistato la terza posizione sulla griglia e alimentato le ambizioni di podio della squadra. Tuttavia, la gara ha preso una piega drammatica già nei primi giri, evidenziando tutte le fragilità e le criticità che la Ferrari dovrà affrontare nelle prossime settimane.
Il giovane pilota monegasco, dopo uno scatto iniziale convincente, è stato coinvolto in un episodio sfortunato con Kimi Antonelli subito dopo la ripartenza dalla Safety Car. L’impatto tra le due monoposto ha causato danni irreparabili alla sospensione anteriore destra della vettura di Charles Leclerc, obbligandolo a un ritiro immediato e lasciando il box Ferrari sgomento e incredulo di fronte all’ennesima occasione sfumata.
Se la sfortuna ha colpito duro Leclerc, la sorte non è stata più clemente con Lewis Hamilton, al volante dell’altra rossa. Fin dalle prime battute, il campione britannico è rimasto vittima di un contatto con Franco Colapinto, che ha compromesso l’integrità dell’ala anteriore della sua Ferrari. Il danno subito ha fatto precipitare Hamilton di ben sette posizioni, costringendo il team a una strategia di recupero basata su una sosta ai box anticipata e sul passaggio a pneumatici Hard.
Nonostante la prontezza della squadra, le difficoltà di Hamilton sono proseguite per tutta la gara. L’instabilità al posteriore, unita a problemi di gestione degli pneumatici, ha reso la vettura difficile da controllare, soprattutto dopo la ripartenza. Come se non bastasse, una penalità di cinque secondi ha ulteriormente complicato il quadro, costringendo Hamilton a ulteriori soste e facendolo scivolare ancora più indietro. Al 37° giro, di fronte a una situazione ormai compromessa e con una monoposto danneggiata, la decisione più saggia è stata quella di ritirare anche la vettura numero 44, chiudendo anticipatamente una gara che aveva già preso una piega negativa.
Il Gran Premio Brasile 2025 ha messo a nudo una serie di problematiche tecniche e strategiche che la Ferrari non potrà più ignorare. Tra le criticità emerse spiccano la difficoltà nell’attivazione degli pneumatici posteriori, la gestione problematica delle gomme nelle fasi più concitate e una marcata sensibilità dell’assetto alle condizioni mutevoli della pista. Tutti fattori che, sommati ai contatti e agli episodi sfortunati, hanno amplificato gli effetti negativi sulla performance di squadra.
Oltre alla perdita di punti preziosi in ottica campionato, il colpo psicologico subito dal team rischia di avere ripercussioni anche sulle prossime gare. La Ferrari è ora chiamata a una reazione decisa: servirà un lavoro intenso sia sull’affidabilità delle monoposto sia sullo sviluppo di soluzioni tecniche che possano ridurre la vulnerabilità in situazioni di gara caotiche. Il morale del box, già provato dalle difficoltà stagionali, dovrà essere ricostruito con determinazione e spirito di squadra.
Il fine settimana di Interlagos ha ricordato ancora una volta quanto la Formula 1 sia uno sport imprevedibile e crudele: basta un attimo per vedere svanire settimane di lavoro e preparazione. Eppure, proprio dalle sconfitte più dure possono nascere le più grandi rinascite. La Ferrari, storicamente abituata a rialzarsi dopo i momenti difficili, dovrà ora sfruttare questo momento di crisi come stimolo per tornare competitiva già dalle prossime tappe del mondiale. L’obiettivo resta quello di capitalizzare il potenziale della squadra e dei suoi piloti, con la consapevolezza che ogni dettaglio, in Formula 1, può fare la differenza tra il successo e l’oblio.