La prima ibrida di Ferrari: una vettura ormai dimenticata

Approfondimento sulla Ferrari 599 Hy-Kers: debutto, tecnologia ibrida, impatto sulle future supercar e ruolo nella svolta green di Maranello

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 21 ago 2025
La prima ibrida di Ferrari: una vettura ormai dimenticata

Sono passati ormai quindici anni dal debutto di una delle vetture più rivoluzionarie della storia Ferrari, eppure la Ferrari 599 Hy-Kers resta, per molti, una pioniera dimenticata nel cammino verso la elettrificazione del Cavallino Rampante. Presentata al Salone di Ginevra 2010, questa concept car rappresentò una vera e propria svolta per il marchio di Maranello, anticipando un futuro in cui performance ed efficienza sarebbero diventate due facce della stessa medaglia.

Un vero laboratorio

La supercar verde brillante non fu soltanto un esercizio di stile, ma un vero laboratorio su quattro ruote. Derivata dalla 599 GTB Fiorano, la 599 Hy-Kers nacque con l’obiettivo di esplorare le potenzialità dell’ibrido applicato a un’auto sportiva di razza. Il cuore del progetto era l’integrazione del sistema KERS (Kinetic Energy Recovery System), una tecnologia mutuata direttamente dalla Formula 1 che consentiva di recuperare energia nelle fasi di frenata e restituirla sotto forma di potenza supplementare durante le accelerazioni più intense.

Il risultato fu un’inedita sinergia tra tradizione e innovazione: il celebre motore V12 aspirato da 6 litri e 620 CV venne abbinato a un motore elettrico trifase da 100 CV, per una potenza complessiva di 720 cavalli. Nonostante l’incremento di peso dovuto all’aggiunta della componente elettrica, la vettura conservava un equilibrio dinamico impeccabile, merito anche del cambio a doppia frizione a sette rapporti. La Ferrari 599 Hy-Kers era capace di prestazioni superlative, senza tradire l’anima sportiva e passionale che da sempre contraddistingue le creazioni di Maranello.

Assolutamente innovativa

Uno degli aspetti più innovativi del progetto fu la capacità di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2, con un taglio dichiarato del 35% rispetto al modello tradizionale. Un dato che, all’epoca, rappresentava un vero primato nel segmento delle vetture ad alte prestazioni. La scelta di una carrozzeria in verde brillante non era casuale: voleva essere un chiaro segnale di una nuova sensibilità ambientale, un modo per comunicare che anche le icone della velocità potevano evolversi verso una maggiore sostenibilità senza rinunciare al carattere.

Nonostante il suo valore tecnologico e simbolico, la Ferrari 599 Hy-Kers non arrivò mai alla produzione in serie. Rimase un prototipo, una visione del futuro che avrebbe però lasciato un segno profondo nell’evoluzione del marchio. Le soluzioni sperimentate su questa vettura sono oggi chiaramente riconoscibili nei modelli più recenti di Maranello: la LaFerrari, la SF90 Stradale e la 296 GTB raccolgono infatti l’eredità di quel progetto pionieristico, dimostrando come l’ibrido possa non solo preservare, ma addirittura amplificare l’essenza sportiva di una supercar italiana.

Conoscenze derivate dalla F1

Il DNA tecnologico della 599 Hy-Kers si ritrova oggi nelle architetture ibride plug-in che caratterizzano le ultime creazioni di Maranello. La strada tracciata da questo prototipo ha aperto la via a una nuova generazione di vetture in cui l’elettrificazione non è più vista come un compromesso, ma come un’opportunità per spingere ancora più in alto il livello delle prestazioni, della reattività e del piacere di guida. Il sistema KERS, un tempo prerogativa delle monoposto di Formula 1, è diventato parte integrante della filosofia progettuale Ferrari, dimostrando come l’innovazione possa affondare le radici nella tradizione.

Eppure, nonostante la sua importanza storica, la Ferrari 599 Hy-Kers è stata in parte dimenticata dagli appassionati. Forse perché mai commercializzata, forse perché oscurata dai successi dei modelli che l’hanno seguita, questa vettura merita invece di essere ricordata come il coraggioso primo passo di Maranello verso un futuro più responsabile. In un’epoca in cui la riduzione delle emissioni di CO2 e la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche sono diventate priorità imprescindibili, la Hy-Kers conferma la lungimiranza di un marchio capace di innovare restando fedele alla propria storia.

La sua eredità vive oggi nelle strade e nei circuiti di tutto il mondo, nelle performance mozzafiato delle nuove ibride di Ferrari e nella consapevolezza che il futuro della passione automobilistica passa anche attraverso l’elettrificazione. Un futuro che la Ferrari 599 Hy-Kers aveva saputo immaginare con largo anticipo, anticipando tendenze e soluzioni che oggi sono diventate realtà. Un’auto che, pur non essendo mai entrata in produzione, ha lasciato un segno indelebile nella storia della supercar italiana e nel percorso di evoluzione tecnologica di Maranello.

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