Ferrari 12Cilindri, venduta dopo pochi km e una riparazione: ci ha perso 30.000 dollari

La vicenda che ha recentemente coinvolto una Ferrari 12Cilindri rappresenta un caso emblematico di come il mercato delle supercar possa penalizzare anche i modelli più esclusivi, qualora abbiano avuto un passato incidentale. L’auto in questione, praticamente nuova, è stata venduta all’asta per 536.000 dollari, subendo una perdita di ben 30.000 dollari rispetto al prezzo di listino di 566.000 dollari. Questo episodio sottolinea come, nonostante riparazioni certificate e chilometraggio minimo, la percezione del valore di una vettura di lusso sia fortemente influenzata dalla sua storia.

La vicenda

Tutto ha avuto inizio nel cuore di Atlanta, quando il conducente della supercar si è trovato improvvisamente davanti a un pedone che, attraversando la carreggiata in modo imprudente, ha colpito con il braccio e la mano il parabrezza della vettura, precisamente dal lato passeggero. L’impatto ha causato danni evidenti alla carrozzeria, rendendo necessario l’intervento di un’officina autorizzata Ferrari. Va sottolineato che il responsabile dell’incidente è stato successivamente arrestato per un mandato di cattura già esistente, ma questo non ha certo alleviato le conseguenze economiche per il proprietario della vettura.

La riparazione della Ferrari 12Cilindri è stata eseguita secondo i più alti standard qualitativi: solo componenti originali e procedure ufficiali della casa madre, con la certificazione completa del lavoro svolto. Nonostante ciò, il proprietario, consapevole della rigidità del mercato delle supercar nei confronti di qualsiasi danno pregresso, ha scelto di mettere in vendita l’auto attraverso la piattaforma specializzata Bring a Trailer. Questa scelta riflette una realtà ben nota agli esperti del settore: la svalutazione delle vetture di lusso con una storia incidentale è una prassi consolidata, indipendentemente dalla qualità delle riparazioni o dal fatto che i danni non abbiano coinvolto parti strutturali.

Il sinistro vale più dei km

Il caso della Ferrari 12Cilindri mette in luce una dinamica che spesso sfugge ai non addetti ai lavori. Il chilometraggio dell’auto era di appena 820 chilometri, un dato che in condizioni normali avrebbe rappresentato un valore aggiunto notevole. Tuttavia, la presenza di un sinistro, anche se risolto in modo impeccabile, ha portato a una perdita economica concreta, dimostrando come la reputazione e la percezione siano fattori determinanti nella valutazione delle supercar. Gli acquirenti di questi veicoli, infatti, tendono a privilegiare l’assenza totale di incidenti nella storia dell’auto, considerando qualsiasi anomalia come un rischio potenziale per il valore futuro.

Dal punto di vista tecnico, la Ferrari 12Cilindri resta un capolavoro di ingegneria automobilistica. Il suo motore V12 da 6,5 litri è in grado di erogare la straordinaria potenza di 830 cavalli, permettendo all’auto di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi e di superare agevolmente i 340 km/h di velocità massima. Queste caratteristiche tecniche la collocano tra le vetture più performanti e desiderate del panorama mondiale, rendendola un oggetto del desiderio per collezionisti e appassionati.

La vendita all’asta tramite Bring a Trailer non è stata solo una semplice transazione, ma ha rappresentato anche un banco di prova per la trasparenza nel mercato delle supercar. I portali specializzati come quello scelto dal proprietario offrono report dettagliati e documentazione completa sulla storia del veicolo, ma rimane fondamentale che ogni potenziale acquirente svolga verifiche autonome e approfondite su dossier, fatture e certificazioni di riparazione prima di procedere con l’acquisto. La trasparenza, in questo settore, è un elemento imprescindibile per tutelare il valore dell’investimento e la soddisfazione dell’acquirente.