Euro NCAP, i nuovi protocolli 2026 rivoluzionano la sicurezza stradale
Euro NCAP rinnova i protocolli 2026 con test su assistenza alla guida, crash avoidance, protezione occupanti e post-crash; obbligo di condivisione dati con DFRS e regole per veicoli elettrici
La battaglia contro le vittime della strada passa attraverso una trasformazione profonda dei criteri di valutazione: ridurre morti e feriti gravi causati dai veicoli rappresenta l’obiettivo centrale della revisione che interesserà i protocolli di sicurezza automobilistica. Michiel van Ratingen, nella sua veste di Segretario Generale, annuncia così il cambiamento più radicale degli ultimi 17 anni nei criteri di valutazione della sicurezza stradale. Siamo di fronte a una svolta che rappresenta non solo un aggiornamento tecnico, ma un ripensamento filosofico dell’intero approccio alla sicurezza stradale contemporanea.
Test meno invasivi
La spinta verso questa trasformazione emerge dalle pressioni concrete del mercato e della società civile: i consumatori richiedono con insistenza test meno invasivi e maggiormente aderenti alle dinamiche reali di utilizzo, mentre il settore automobilistico affronta la complessa sfida di integrare tecnologie sempre più sofisticate mantenendo al contempo l’usabilità e la praticità dei sistemi. Questa dialettica tra innovazione e fruibilità rappresenta una delle tensioni fondamentali dell’industria automobilistica contemporanea.
Sul fronte della prevenzione, Euro NCAP compie un passo decisivo superando i tradizionali test di laboratorio e introducendo valutazioni sul campo, arricchite da dati real-world sulla reale capacità preventiva dei sistemi di sicurezza. Per quanto riguarda la protezione durante l’impatto, la nuova metodologia si rivela innovativa: vengono impiegati manichini rappresentativi di diverse corporature, combinando test di collisione fisici tradizionali con prove su slitta e simulazioni virtuali, garantendo così una copertura molto più ampia della popolazione eterogenea.
Un aspetto particolarmente innovativo riguarda la fase del post-incidente, soprattutto per i veicoli elettrici: le maniglie esterne funzionanti e l’isolamento batterie ad alta tensione diventano requisiti obbligatori e non più opzionali, facilitando significativamente le operazioni di soccorso e riducendo concretamente i rischi di incendi o scariche elettriche durante i lavori di estrazione delle persone.
Collaborazione con DFRS
La collaborazione con DFRS introduce un elemento rivoluzionario nel panorama della sicurezza automobilistica: a partire dal 2026, i costruttori dovranno procedere alla condivisione dati localizzati su pericoli stradali e informazioni real-time provenienti dai veicoli per completare le valutazioni di guida sicura. Mentre le organizzazioni dedicate alla sicurezza stradale hanno accolto favorevolmente questa sinergia, alcuni produttori manifestano perplessità riguardanti implementazione, compatibilità tra sistemi e protezione della privacy dei conducenti.
La cadenza triennale di revisione rappresenta un meccanismo virtuoso che garantisce l’allineamento continuo con l’evoluzione tecnologica, specialmente considerando lo sviluppo esponenziale dei veicoli connessi ed elettrici. Rimane tuttavia aperta e cruciale la questione di come industria e legislatori riusciranno a trovare l’equilibrio ottimale tra innovazione tecnologica, sicurezza effettiva e sostenibilità economica dei processi produttivi.