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Euro 7: il ministro Salvini contro la Commissione europea

Il ministro dei trasporti Salvini si è scagliato contro la normativa Euro 7 in occasione dell’assemblea dell’Alis.

La Commissione europea ha svelato nelle scorse settimane le linee guide dei futuri parametri antinquinamento euro 7 che entreranno in vigore da luglio 2025 per auto e furgoni e da luglio 2027 per i veicoli pesanti. Le nuove regole saranno decisamente più stringenti rispetto all’attuale normativa, sia in termini di emissioni di Co2 dei veicoli a motore che per quanto riguarda le polveri sottili di freni e gomme.

Euro 7: rischio stop per molti nuovi modelli

Molte case automobilistiche hanno inoltre anticipato che lo sviluppo di nuovi modelli euro 7 rischia di essere troppo esoso, anche in vista degli ingenti investimenti per la realizzazione di auto elettriche, in vista dello stop definitivo alla vendita di auto termiche nel 2035.

Il Governo e Salvini contro l’Euro 7

L’attuale Governo italiano, da poco in carica, non sembra però aver digerito la nuova stretta sulle emissioni voluta dalla Commissione europea, come sottolineato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), Matteo Salvini, in persona. Quest’ultimo ha infatti attaccato senza mezzi termini le scelte della Commissione in occasione del suo intervento all’assemblea di Alis (Associazione logistica dell’Intermodalità sostenibile). Il nuovo regolamento dell’UE è stato definito da Salvini una “impuntatura ideologica”.

Le parole di Salvini

Sul palco dell’Alis, riferendosi allo stop alle vendite del 2035, Salvini ha dichiarato:

È chiaro che significa legarsi mani e piedi all’industria cinese. Ogni tanto mi viene il dubbio che a Bruxelles ci sia qualcuno a libro paga non dei cittadini europei, ma della Repubblica popolare cinese, altrimenti non si spiegherebbero certe scelte economiche assolutamente suicide.

Dopo le sue dichiarazioni di fuoco, il Ministro dei Trasporti ha inoltre affermato che farà sentire la sua voce con i suoi omologhi europei in occasione del ConsiglioTrasporti, telecomunicazioni ed energia” che si svolgerà il prossimo lunedì 5 dicembre. Il malcontento nei confronti della nuova normativa non arriva però soltanto dagli esponenti del Governo italiano, ma anche dal mondo dell’industria e di altri settori strategici. L’euro 7 comunque è ancora all’inizio del suo iter burocratico, infatti, dopo il vaglio della Commissione europea dovrà passare al Parlamento e successivamente al Consiglio dell’Unione europea.

Il ponte sullo stretto

Durante il suo intervento, Salvini si è inoltre soffermato su un altro argomento tanto importante, quanto discusso, ovvero il ponte sullo stretto di Messina. Il titolare del Mit ha sottolineato la sua intenzione di  “rimettere in vita la s.p.a. Stretto di Messina”, perché secondo il Ministro si tratterebbe di un’opera in grado di creare £decine di migliaia di posti di lavoro veri” e di una occasione di sviluppo non solo per la Sicilia e la Calabria, ma per tutta Italia.

 

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