Dieselgate, Volkswagen perde in tribunale: che succede
La Corte suprema tedesca annulla l'accordo del 2021 tra Volkswagen e Winterkorn sul Dieselgate. Ritornano i dubbi su D&O insurance, azionisti e responsabilità dirigenziali
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Una svolta inattesa riapre il dossier sul più grande scandalo automobilistico degli ultimi anni: la Corte di Karlsruhe ha annullato l’accordo 2021 che sembrava aver messo la parola fine alle responsabilità dirigenziali nel caso Dieselgate. Con una sentenza che coglie di sorpresa il settore, la Corte Suprema tedesca rimette in discussione i risarcimenti che Martin Winterkorn e Rupert Stadler avrebbero dovuto versare, rimandando il procedimento a un tribunale di primo grado e gettando nuova luce sulle ombre della vicenda.
La decisione, annunciata il 1° ottobre 2025, arriva a otto anni dall’esplosione dello scandalo e rischia di avere ripercussioni significative sia per Volkswagen sia per l’intero settore automotive. Secondo la Corte, l’iter che aveva portato all’approvazione dell’accordo 2021 presentava gravi carenze in termini di trasparenza, soprattutto nei confronti degli azionisti di minoranza. In particolare, non sarebbe stata comunicata in modo chiaro l’esistenza di una copertura D&O insurance da 270 milioni di euro, né la possibile responsabilità di altri dirigenti rimasti esclusi dall’intesa.
Una pagina costosa da archiviare
Per la casa di Wolfsburg, che sperava di archiviare una delle pagine più costose e imbarazzanti della sua storia, la sentenza rappresenta un duro colpo. I risarcimenti di 11,2 milioni di euro a carico di Martin Winterkorn e di 4,1 milioni per Rupert Stadler tornano in discussione, insieme a tutte le condizioni dell’accordo. Ma la questione va ben oltre le cifre: il pronunciamento della Corte di Karlsruhe pone l’accento su un principio fondamentale per il diritto societario tedesco, ovvero il diritto degli azionisti a essere pienamente informati su rischi, responsabilità e coperture assicurative prima di approvare transazioni di questa portata.
La mancata trasparenza sulla D&O insurance (Directors and Officers insurance) da 270 milioni di euro apre ora scenari particolarmente complessi. Se l’accordo venisse definitivamente annullato, potrebbero scatenarsi contenziosi tra la compagnia assicurativa, Volkswagen e i singoli manager coinvolti. Inoltre, la possibilità che altri dirigenti possano essere chiamati in causa introduce nuove incognite e rischia di prolungare ulteriormente la vicenda giudiziaria, con ripercussioni imprevedibili per la governance del gruppo.
Un’intesa
Dal canto suo, Volkswagen ha dichiarato di voler lavorare a una nuova intesa che rispetti i criteri di trasparenza richiesti dalla Corte. L’azienda, impegnata in una profonda trasformazione verso l’elettrificazione, sottolinea l’urgenza di chiudere definitivamente il capitolo Dieselgate per poter guardare al futuro senza il peso di vecchie controversie. Tuttavia, la sentenza dimostra che la ferita è tutt’altro che rimarginata e che la reputazione del gruppo resta sotto pressione.
Gli azionisti di minoranza hanno accolto con favore la decisione della Corte di Karlsruhe, ribadendo l’importanza di una comunicazione chiara e completa sulle coperture assicurative e sui rischi effettivi per l’azienda. Esperti legali sottolineano come questa sentenza possa rappresentare un precedente destinato a influenzare tutte le future transazioni che coinvolgono dirigenti e assicurazioni in Germania, fissando nuovi standard di trasparenza e responsabilità.
Rimandato in Tribunale
Il caso, ora rimandato al tribunale di primo grado, dovrà essere riesaminato alla luce delle osservazioni della Suprema Corte. Non si esclude che le parti possano riaprire i negoziati su basi completamente diverse o che si aprano procedimenti separati contro altri manager non ancora coinvolti. L’eventuale annullamento definitivo dell’accordo 2021 potrebbe innescare una nuova stagione di contenziosi e di indagini, allungando ulteriormente i tempi di una vicenda che ha già segnato profondamente la storia di Volkswagen.
A distanza di anni dallo scoppio del Dieselgate, la sentenza della Corte di Karlsruhe conferma che le conseguenze dello scandalo sono ancora ben lontane dall’essere superate. Governance, strategia aziendale e fiducia degli investitori restano appese all’esito di una battaglia legale che sembra destinata a scrivere nuovi capitoli, con impatti rilevanti non solo per Volkswagen ma per l’intero panorama automobilistico europeo.
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