DeLorean DMC-12 contro Porsche 911: chi vince la sfida anni '80
Analisi dettagliata tra DeLorean DMC-12 e Porsche 911 Carrera: design, prestazioni, storia e curiosità sulle sportive simbolo degli anni '80
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Negli anni Ottanta, l’universo delle auto sportive anni 80 è stato scosso da una sfida silenziosa ma epocale tra due modelli iconici, che hanno segnato l’immaginario collettivo con approcci diametralmente opposti. Da una parte, la DeLorean DMC 12, vera e propria opera d’arte su quattro ruote, dall’altra la Porsche 911 Carrera, emblema della continuità tecnica e della sostanza tipica della scuola tedesca. Entrambe dotate di motore posteriore, hanno incarnato due filosofie diverse: la prima votata all’innovazione stilistica e alla ricerca del colpo di scena, la seconda fedele a una tradizione di eccellenza e concretezza su strada.
DeLorean DMC 12: il mito nato dal design e dal cinema
Lanciata all’inizio degli anni ’80, la DeLorean DMC 12 è immediatamente diventata una delle vetture più riconoscibili del decennio, grazie a una serie di scelte progettuali fuori dagli schemi. La carrozzeria in acciaio inox non verniciato, disegnata da Giorgetto Giugiaro, si distingue ancora oggi come un esempio unico di audacia stilistica, una soluzione rimasta praticamente inedita fino all’avvento del Tesla Cybertruck. A rendere ancora più scenografica la silhouette della DMC-12, ci pensano le iconiche portiere ad ali di gabbiano, che hanno contribuito a fissare l’auto nell’immaginario popolare, soprattutto dopo la sua consacrazione nella trilogia cinematografica “Ritorno al Futuro”.
Eppure, sotto quell’aspetto avveniristico, la DeLorean DMC 12 nascondeva un cuore meno entusiasmante: il motore V6 PRV da 2,85 litri, capace di erogare solo 130 CV. Un valore decisamente inferiore rispetto alle aspettative suscitate dal suo look e dal prezzo di listino, che nel 1981 si aggirava intorno ai 25.000 dollari (oggi circa 92.000 dollari). La distanza tra apparenza e sostanza si fa ancora più evidente quando si analizzano le prestazioni: per raggiungere la mitica soglia degli 88 mph (141 km/h) resa celebre dal film, la DeLorean impiegava uno sforzo non indifferente. Nei test su pista, il quarto di miglio veniva coperto in 19,04 secondi, un tempo che la colloca ben lontana dalle vere sportive dell’epoca.
Porsche 911 Carrera: la regina della sostanza
Sul fronte opposto, la Porsche 911 Carrera 3.2 rappresentava la perfetta incarnazione della filosofia tedesca, quella che privilegia l’evoluzione tecnica costante e la ricerca della perfezione funzionale. Dotata di un motore sei cilindri boxer raffreddato ad aria da 3,2 litri, la Carrera sviluppava ben 217 CV, quasi il doppio rispetto alla rivale americana. Questo le permetteva di coprire il quarto di miglio in appena 16,84 secondi, oltre due secondi più veloce della DeLorean, dimostrando così una netta superiorità in termini di prestazioni.
La 911 Carrera non ha mai puntato su soluzioni estetiche estreme o su trovate scenografiche: la sua forza è sempre stata quella di offrire un mix perfetto tra prestazioni, affidabilità e maneggevolezza. Un equilibrio che le ha permesso di conquistare generazioni di appassionati e di rimanere un punto di riferimento nel segmento delle auto sportive anni 80 e oltre. La longevità del modello è testimoniata dal fatto che la 911 è ancora oggi in produzione, dopo oltre mezzo secolo di continua evoluzione.
Due filosofie, due destini
La storia della DeLorean DMC 12 è stata segnata da un successo mediatico e culturale senza precedenti, ma anche da un clamoroso fallimento commerciale: meno di 9.000 esemplari prodotti prima della chiusura dell’azienda. Un destino diametralmente opposto a quello della Porsche 911 Carrera, che ha saputo reinventarsi restando fedele alle proprie radici, fino a diventare una delle sportive più longeve e apprezzate della storia dell’automobile.
Questa contrapposizione racconta meglio di ogni altra cosa le due anime delle auto sportive anni 80: da una parte la visione coraggiosa, quasi utopica, della DeLorean, capace di conquistare il cuore di milioni di fan grazie al cinema e al suo design inimitabile; dall’altra la solidità della Porsche, frutto di un progetto che ha saputo evolversi e migliorarsi costantemente, offrendo prestazioni sempre all’altezza delle aspettative.
In definitiva, se la DeLorean DMC 12 rappresenta l’audacia visionaria che ha lasciato un segno indelebile nella cultura pop, la Porsche 911 Carrera incarna la concretezza di una leggenda sportiva, ancora oggi capace di dettare legge sulle strade e nei cuori degli appassionati. Due strade diverse, ma entrambe fondamentali per comprendere la ricchezza e la varietà del panorama automobilistico degli anni Ottanta e non solo.
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