Dacia, una gamma sempre più ampia: le novità fino al 2028

Dacia svela piani 2025-2028: aggiornamenti per Duster e Bigster, restyling Sandero e Jogger, Spring con batteria LFP e l'arrivo del quadriciclo Hipster

Dacia, una gamma sempre più ampia: le novità fino al 2028
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Giorgio Colari
Pubblicato il 11 nov 2025

Il futuro del marchio Dacia si preannuncia come una vera rivoluzione, con un piano strategico che guarda al 2028 puntando su nuovi modelli, restyling profondi e una progressiva elettrificazione. L’obiettivo resta quello di offrire semplicità e valore, ma con un’attenzione sempre maggiore alle tecnologie più attuali e alle esigenze di un mercato in rapida trasformazione.

Il programma dei prossimi anni

La roadmap del costruttore rumeno per il periodo 2025-2028 è ambiziosa e ben strutturata. Il primo passo sarà il rinnovamento dell’attuale gamma: entro la fine del 2025, la Duster verrà proposta con tre nuove motorizzazioni, rispondendo così alle richieste di un pubblico sempre più esigente e attento sia all’ambiente sia ai costi di gestione. In dettaglio, arriveranno un 1.2 mild hybrid a GPL da 114 CV, una versione mild hybrid da 140 CV e, per chi cerca prestazioni superiori, una potente 1.8 full hybrid da 158 CV. Questo aggiornamento renderà la Duster ancora più competitiva nel segmento dei SUV compatti.

Ma la vera novità sarà il debutto della Bigster, un SUV di segmento superiore che rappresenta una svolta tecnologica per il marchio. La Bigster introdurrà infatti un innovativo sistema 4×4 ibrida, con un motore elettrico dedicato all’asse posteriore, promettendo così versatilità e performance inedite per una vettura di questo segmento e fascia di prezzo.

Rinnovamenti sostanziosi

Il 2026 sarà un anno di profondi cambiamenti anche per altri modelli iconici. Nei primi mesi, Sandero e Jogger saranno protagoniste di un restyling che interesserà soprattutto l’estetica, con nuovi paraurti e gruppi ottici, ma anche la tecnologia di bordo, grazie a un sistema multimediale più avanzato. L’introduzione del nuovo motore 1.2 a GPL porterà ulteriore efficienza, mentre entro la fine dell’anno entrambe le vetture potranno essere scelte anche nella versione 1.8 full hybrid da 158 CV, una vera e propria novità soprattutto per la Sandero.

Nel segmento delle citycar elettriche, la Spring non resterà indietro. All’inizio del 2026 arriverà una versione aggiornata con batteria da 24 kWh basata su tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato), scelta per garantire maggiore durata e sicurezza. La nuova Spring offrirà due livelli di potenza, 71 e 102 CV, con capacità di ricarica migliorate fino a 30-40 kW. L’autonomia si attesterà intorno ai 226 km, mantenendo un prezzo d’attacco di 17.900 euro, un riferimento nel segmento delle elettriche accessibili.

Le novità più sfiziose

Una delle novità più attese riguarda l’arrivo dell’Hipster, il primo quadriciclo del marchio, previsto tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Lungo circa 3 metri, l’Hipster avrà una batteria sotto i 20 kWh, garantirà 150 km di autonomia e sarà proposto a meno di 15.000 euro. L’omologazione come auto dipenderà dalle future normative europee sulle cosiddette “E-Car”, ma il potenziale per conquistare una nuova fascia di mercato è enorme.

Nello stesso periodo, tra il 2026 e il 2027, è atteso anche il lancio della C-Neo, una station wagon derivata dalla Sandero Stepway. Questa vettura offrirà motorizzazioni 1.2 mild hybrid (anche GPL) e 1.8 full hybrid, con un prezzo di partenza di circa 18.000 euro, posizionandosi come una soluzione versatile per famiglie e professionisti.

La seconda metà del 2027 segnerà la nascita di una nuova generazione della Spring, che verrà prodotta in Europa e potrebbe condividere la base tecnica con la futura Renault Twingo. L’obiettivo resta quello di mantenere un prezzo competitivo, attorno ai 18.000 euro, consolidando la presenza di Dacia nel mercato delle elettriche urbane.

Infine, tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028, debutterà la nuova Sandero. Inizialmente pensata come vettura elettrica, sarà disponibile anche in versioni ibride, rispondendo così alle esigenze di una clientela che, pur interessata all’innovazione, mostra ancora cautela verso l’elettrificazione totale.

Una strategia equilibrata

La strategia di Dacia si conferma equilibrata e pragmatica: da una parte spinge sull’elettrificazione con modelli come Spring e Hipster, dall’altra mantiene in gamma soluzioni ibride e a GPL per chi desidera ancora motorizzazioni tradizionali a costi contenuti. L’adozione delle batterie LFP rappresenta una scelta lungimirante, puntando su durata e sicurezza senza sacrificare l’accessibilità.

Gli analisti vedono positivamente questa diversificazione, pur sottolineando le sfide che il mercato delle auto elettriche low-cost dovrà affrontare, tra concorrenza crescente e normative in continua evoluzione. La vera chiave del successo sarà mantenere prezzi accessibili senza scendere a compromessi su qualità e margini, mentre l’andamento delle regolamentazioni europee sarà cruciale soprattutto per il progetto Hipster.

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