Costo della ricarica elettrica in Europa: dove costa di più

Analisi dei costi della ricarica domestica delle auto elettriche in Europa. Scopri i Paesi più cari e quelli più economici secondo Switcher

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 13 giu 2025
Costo della ricarica elettrica in Europa: dove costa di più

La transizione verso la mobilità elettrica in Europa sta mettendo in luce un divario economico significativo tra i vari paesi, con i costi di ricarica domestica che variano in modo sorprendente. “I costi per ricaricare un’auto elettrica a casa variano drasticamente in Europa, rendendo la transizione alla mobilità sostenibile un’esperienza economicamente molto diversa a seconda del paese in cui si vive,” spiega Eoin Clarke, direttore commerciale di Switcher. Questa disparità rappresenta una sfida per milioni di automobilisti europei.

Comparazione dei prezzi

Secondo una ricerca condotta da Switcher, azienda irlandese specializzata nella comparazione prezzi, la media europea per una ricarica domestica completa si attesta sui 13,83 euro. Tuttavia, le differenze tra i vari paesi sono significative e riflettono le politiche energetiche e i costi locali dell’elettricità. La Germania, ad esempio, emerge come il paese più costoso, con una spesa media di 25,73 euro per un pieno di energia. La seguono da vicino la Danimarca (24,56 euro) e l’Irlanda (24,14 euro). Al contrario, i paesi più economici per la ricarica domestica sono la Turchia (4,05 euro), la Georgia (4,59 euro) e il Kosovo (4,87 euro).

Questa analisi mette in evidenza non solo le differenze nei costi ricarica Europa, ma anche l’impatto che tali costi hanno sull’adozione dei veicoli elettrici. Ad esempio, in Germania, il costo per percorrere 100 chilometri con un’auto elettrica è di 7,06 euro, un valore molto più alto rispetto a quello della Turchia, dove la stessa distanza costa appena 1,11 euro. L’Italia si colloca in una posizione intermedia nella classifica europea, con un costo medio di 20,30 euro per una ricarica domestica completa e 5,57 euro per percorrere 100 chilometri. Questo posiziona il nostro paese al settimo posto tra i più costosi in Europa.

I dati di Eurostat

Lo studio, basato sui dati Eurostat più recenti e sui consumi medi delle 25 auto elettriche più vendute in Europa, sottolinea l’importanza delle politiche energetiche nel determinare la convenienza della mobilità elettrica. I paesi con tariffe energetiche più basse offrono un contesto più favorevole per l’adozione di veicoli elettrici, mentre quelli con costi più elevati rischiano di rallentare la transizione verso una mobilità più sostenibile.

Un altro aspetto cruciale riguarda la differenza tra la ricarica domestica e quella presso le colonnine pubbliche. Sebbene la ricarica casalinga sia generalmente l’opzione più economica, le tariffe delle stazioni pubbliche possono essere molto più elevate. Questo è particolarmente vero per le stazioni di ricarica rapida, dove il costo per kWh può superare i 90 centesimi. Tale scenario rende fondamentale per gli automobilisti pianificare attentamente le proprie opzioni di ricarica per massimizzare i risparmi.

Uno spaccato chiaro sulle EV

In definitiva, questa analisi offre uno spaccato chiaro delle opportunità e delle sfide legate alla mobilità elettrica in Europa. Evidenzia come la geografia e le politiche energetiche locali possano influenzare significativamente i benefici economici della transizione energetica nei trasporti. Per molti automobilisti, il passaggio a un veicolo elettrico rappresenta una scelta non solo ambientale, ma anche economica, che però dipende fortemente dal contesto nazionale.

In un panorama europeo così diversificato, comprendere le dinamiche dei costi ricarica Europa è essenziale per promuovere una transizione equa e sostenibile verso la mobilità elettrica. Grazie a studi come quello di Switcher, diventa possibile individuare le aree di miglioramento e lavorare per ridurre il divario energetico tra i vari paesi del continente.

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