Cosa succede quando il motore non parte in inverno, e cosa fare

Guida completa all'avviamento invernale per auto benzina, diesel, ibride ed elettriche: consigli su batteria, olio motore, gasolio invernale, precondizionamento e sicurezza stradale

Cosa succede quando il motore non parte in inverno, e cosa fare
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Giorgio Colari
Pubblicato il 26 nov 2025

Quando arriva l’inverno, le automobili affrontano una vera e propria sfida. Il freddo intenso crea una serie di problematiche che mettono in difficoltà sia i proprietari di auto che gli esperti del settore automobilistico. Tra i principali disagi troviamo avviamenti difficili, una sensibile riduzione dell’autonomia per i veicoli a batteria e il fastidioso addensamento del carburante nei motori diesel. Tuttavia, la buona notizia è che seguendo alcuni accorgimenti specifici e comprendendo le differenze tra le varie tecnologie motore – benzina, diesel, ibrida ed elettrica – è possibile proteggere adeguatamente batteria, olio e carburante, riducendo notevolmente i rischi di guasti e rallentamenti.

I momenti critici dopo l’accensione: l’importanza del riscaldamento motore

Contrariamente a quello che molti automobilisti credono fermamente, lasciare il motore in funzione al minimo per lunghi periodi non rappresenta affatto una pratica consigliata o corretta. Sia i costruttori che i professionisti del settore concordano nel suggerire di iniziare a circolare dopo pochissimi secondi, adottando però uno stile di guida cauto e progressivo. Questo metodo permette di raggiungere rapidamente la temperatura ideale del propulsore e dell’intero sistema di raffreddamento, proteggendo al contempo i componenti meccanici sensibili e i sistemi di scarico dall’usura accelerata.

Motori a benzina e diesel: protezione su misura per ogni tecnologia

La benzina ha bisogno di una miscela arricchita quando le temperature scendono, un compito che viene gestito automaticamente dai sistemi elettronici del veicolo moderno. Quello che diventa realmente fondamentale è la scelta dell’olio motore appropriato: viscosità come 0W-20, 0W-30 e 5W-30 mantengono la loro fluidità anche quando i termometri scendono oltre i −20°C, riducendo significativamente l’usura meccanica nei primissimi istanti dopo l’accensione del motore.

I motori diesel pongono sfide completamente diverse: il filtro antiparticolato necessita di raggiungere temperature superiori ai 200–250°C per completare la rigenerazione e il riscaldamento dello scarico procede più lentamente rispetto ai motori a benzina. Quando le temperature esterne scendono sotto i −5°C diventa essenziale utilizzare il gasolio invernale, una formulazione speciale che previene efficacemente la paraffinazione e l’ispessimento del combustibile.

Tecnologie ibride ed elettriche: gestione energetica in ambienti freddi

Nei veicoli ibridi il motore a combustione si attiva per periodi brevi, specialmente quando è necessario riscaldare l’abitacolo, causando consumi termici elevati fino al momento in cui la batteria raggiunge temperature operative superiori a 10–15°C.

I veicoli elettrici seguono una logica completamente opposta: anche se il motore non richiede riscaldamento, le celle al litio perdono una parte significativa della loro capacità quando esposti a temperature sotto zero, con riduzioni di autonomia che oscillano tra il 15 e il 30%. Fortunatamente, molti costruttori moderni montano sistemi di precondizionamento termico e riscaldamento della batteria per contrastare efficacemente questo fenomeno negativo.

La batteria a 12 V: quando il freddo compromette l’avviamento

Il freddo riduce drasticamente la capacità erogabile della batteria di servizio, che rimane fondamentale per l’accensione e i sistemi elettrici di bordo. Una tensione inferiore a 12,2 V quando il motore è spento rappresenta un chiaro segnale di carica insufficiente.

Per i veicoli tradizionali e diesel rimangono valide due soluzioni: il booster portatile e il collegamento con la batteria di un altro mezzo; nei diesel è indispensabile attendere lo spegnimento della spia delle candelette. Per ibridi ed elettrici un semplice booster del circuito a bassa tensione spesso ripristina le funzioni critiche, ma consultare attentamente il manuale rimane sempre la scelta più prudente.

Manutenzione preventiva e rispetto delle normative

L’utilizzo di olii dalla giusta viscosità stagionale, la scelta del carburante appropriato e il contenimento dei tempi di minimo rappresentano i pilastri fondamentali di una corretta gestione invernale. Gli additivi antigelo per il gasolio si rivelano efficaci solo se aggiunti prima dell’addensamento; qualora il distributore commercializzi già gasolio invernale, il loro ricorso diventa superfluo.

Per le auto elettriche il precondizionamento della batteria durante la ricarica incrementa l’efficienza complessiva e riduce i tempi delle ricariche rapide, spesso limitati dalle basse temperature esterne.

Prospettive diverse: cosa dicono costruttori, officine e conducenti

Mentre i produttori automobilistici insistono sul rispetto scrupoloso del libretto di manutenzione, le officine professionali sottolineano l’importanza di controlli preventivi su batteria e sistemi di riscaldamento. Gli automobilisti, invece, cercano soluzioni pratiche e concrete: avviatori robusti e affidabili, informazioni trasparenti su quando impiegare additivi e chiarimenti su pneumatici invernali e catene.

Attenzione all’utilizzo di avviatori e conformità normativa

Un booster utilizzato scorrettamente rischia seriamente di danneggiare l’elettronica sofisticata dei veicoli contemporanei: leggere attentamente le istruzioni rimane obbligatorio. Numerose regioni impongono pneumatici invernali o catene a bordo durante la stagione fredda, vincolo che rappresenta sia una questione di sicurezza che di responsabilità legale importante.

Applicare consapevolmente questi principi consente di affrontare serenamente la stagione fredda, mantenendo efficienza e affidabilità indipendentemente dalla tecnologia del propulsore utilizzato.

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