Cosa sono i Cuscini Berlinesi e perché sono sulle nostre strade

Il Comune di Milano avvia la sperimentazione dei cuscini berlinesi in via Boncompagni (Corvetto) per ridurre la velocità e migliorare la sicurezza vicino a scuole e attraversamenti

Cosa sono i Cuscini Berlinesi e perché sono sulle nostre strade
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 26 nov 2025

La sicurezza stradale rappresenta una delle priorità fondamentali per qualsiasi città moderna, e Milano ha deciso di affrontare questa sfida con un approccio innovativo e pragmatico. L’amministrazione comunale ha lanciato un’iniziativa che affonda le radici in una soluzione semplice ma intelligente: l’installazione dei cuscini berlinesi in via Boncompagni, nel cuore del quartiere Corvetto. Questi dispositivi rappresentano un passo concreto verso la moderazione della velocità dei veicoli e la protezione dei pedoni nelle zone più sensibili della metropoli.

Dissuasori in gomma

I cuscini berlinesi sono dissuasori realizzati in gomma con caratteristiche strisce giallo-nere, progettati con una intelligenza costruttiva notevole: occupano esclusivamente la porzione centrale della carreggiata, permettendo a biciclette, motocicli, autobus e ambulanze di circolare senza ostacoli laterali. Questa soluzione rappresenta un equilibrio delicato tra l’esigenza di moderare il traffico e quella di garantire il flusso della mobilità urbana, comprese le emergenze sanitarie.

L’intervento si colloca all’interno del programma ambizioso “Milano Futura Ora” e nasce da un dialogo strategico intrapreso nel novembre 2020 con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo dialogo ha l’obiettivo di definire criteri tecnici rigorosi e modalità d’uso precise per questa categoria di dispositivi, assicurando che la loro implementazione segua linee guida standardizzate e scientifiche.

Una valutazione attenta al contesto

La scelta della strada a senso unico con limite di 30 km/h non è affatto casuale, bensì il risultato di una valutazione attenta del contesto urbano. L’assessora alla Mobilità Arianna Censi e l’assessore alle Opere Pubbliche Marco Granelli evidenziano come i cuscini berlinesi risultino particolarmente efficaci in prossimità di scuole, ospedali e zone residenziali, dove la protezione dei cittadini più vulnerabili diventa imperativa. Stefano Bianco, presidente del Municipio 4, sottolinea l’importanza di utilizzare il territorio come laboratorio di sperimentazione urbana, un approccio che consente di testare soluzioni innovative in contesti reali.

Tuttavia, il progetto non manca di generare interrogativi legittimi e preoccupazioni da parte di diversi stakeholder. Le associazioni ciclistiche e i rappresentanti dei motociclisti chiedono a gran voce monitoraggi rigorosi e trasparenti per escludere potenziali pericoli laterali o deviamenti di traffico verso strade parallele. Queste sono questioni importanti che meritano risposte concrete e data-driven.

Manutenzione non trascurabile

La manutenzione rappresenta una sfida non trascurabile: l’usura della gomma nel tempo, la scivolosità aumentata durante le precipitazioni e l’accumulo progressivo di detriti richiedono sorveglianza costante e interventi manutentivi regolari. L’amministrazione ha previsto un piano di rilevazione dati articolato, che analizzerà velocità effettive, incidentalità e percezione dei cittadini attraverso metodologie scientifiche.

Se i risultati della sperimentazione si riveleranno positivi, il modello potrebbe estendersi ad altre vie milanesi, trasformando la moderazione della velocità in un vero e proprio pilastro della sicurezza urbana contemporanea. Milano starebbe così tracciando una strada che altre città potrebbero seguire, dimostrando come soluzioni intelligenti e pragmatiche possono contribuire significativamente alla protezione dei cittadini.

Ti potrebbe interessare: