Citroën, la C1 può essere la E-Car europea sotto i 15.000 euro

Citroën studia la Eurocar, city car da 3,5 m sotto 15000 euro. Possibile collaborazione con Fiat e produzione in Europa per contenere i costi e competere con i produttori cinesi

Citroën, la C1 può essere la E-Car europea sotto i 15.000 euro
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Giorgio Colari
Pubblicato il 10 dic 2025

Una nuova rivoluzione nel segmento delle auto compatte sta prendendo forma, e il suo nome è Citroen. Il celebre marchio francese si prepara a rilanciare la propria presenza nella fascia delle vetture accessibili con un progetto ambizioso: una utilitaria lunga appena tre metri e mezzo, con un prezzo d’attacco inferiore a 15.000 euro. Questa iniziativa, denominata Eurocar, rappresenta una risposta concreta alla crescente esigenza di mobilità urbana a costi contenuti, in un mercato che negli ultimi anni ha visto i principali costruttori europei allontanarsi dal segmento entry level.

Alla base della strategia di Citroen c’è la volontà di rispondere a due sfide fondamentali: da un lato, la necessità di proporre una city car economica e moderna; dall’altro, quella di affrontare il progressivo invecchiamento del parco auto in Europa. Il CEO Xavier Chardon ha confermato l’impegno del brand nel riportare in auge la tradizione delle piccole francesi, unendo design funzionale, costi ridotti e una produzione locale che possa garantire competitività e sostenibilità.

Il progetto Eurocar

Il progetto Eurocar poggia su fondamenta industriali solide, sfruttando appieno le sinergie offerte dal gruppo Stellantis. Questa strategia consente di contenere i costi grazie alla condivisione di piattaforme, motorizzazioni e componentistica tra i diversi marchi del gruppo. Un ruolo chiave sarà giocato dalla collaborazione con Fiat, che potrebbe condividere le proprie soluzioni tecniche e industriali per dare vita a una nuova generazione di auto compatte, in linea con le esigenze del mercato europeo.

Il riferimento al passato è tutt’altro che casuale: Citroen punta a risvegliare il fascino delle sue storiche utilitarie, dalla leggendaria 2CV fino alla più recente C1. Questa eredità si traduce oggi in una visione moderna della mobilità urbana, in cui l’accessibilità economica si coniuga con l’innovazione tecnologica e l’attenzione alle normative ambientali sempre più stringenti.

Non solo utilitaria classica: il progetto Eurocar contempla anche lo sviluppo di un piccolo monovolume, ispirato alle celebri Kei car giapponesi. Questa soluzione modulare punta a massimizzare la praticità e la versatilità degli spazi interni, offrendo una risposta concreta alle esigenze delle famiglie e dei giovani che vivono la città ogni giorno. La compattezza delle dimensioni non va però a discapito della funzionalità: l’obiettivo è quello di offrire una vettura razionale, accessibile e al passo con i tempi.

Il prezzo

Sul fronte tecnologico, la scelta della motorizzazione rimane ancora aperta. Un vero modello elettrico sotto la soglia dei 15.000 euro comporterebbe compromessi importanti in termini di autonomia e dotazioni. Per questo motivo, è più probabile che Citroen opti per motorizzazioni termiche ottimizzate o per soluzioni mild-hybrid, capaci di garantire bassi consumi e rispetto delle normative anti-inquinamento, senza far lievitare eccessivamente i costi di produzione e di acquisto.

Non mancano però le sfide. Il costo dei materiali, la complessità della componentistica e le normative ambientali europee impongono vincoli stringenti, rendendo difficile mantenere un prezzo di listino così competitivo. Inoltre, la pressione esercitata dai costruttori cinesi e dai prodotti importati a basso costo obbliga Citroen a non scendere a compromessi sulla qualità percepita, per evitare il rischio di obsolescenza e mantenere un’immagine di affidabilità e innovazione.

Gli analisti del settore cosa dicono

Gli analisti del settore osservano con attenzione lo sviluppo del progetto Eurocar. Il successo della nuova city car dipenderà dalla capacità di Citroen di trovare il giusto equilibrio tra prezzo accessibile, sostenibilità ambientale e un design accattivante. In un mercato come quello europeo, sempre più orientato verso la mobilità urbana intelligente, questi tre fattori rappresentano la chiave per conquistare il pubblico e rilanciare la presenza del marchio francese nel segmento delle auto compatte.

Se Citroen riuscirà a superare le sfide produttive e normative, la Eurocar potrebbe davvero segnare una svolta nel mercato delle piccole, offrendo un’alternativa concreta e moderna a chi cerca una vettura pratica, economica e sostenibile per muoversi ogni giorno nelle città europee.

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