CATL lancia batterie agli ioni di sodio per auto elettriche: cosa sono
CATL annuncia Naxtra, batterie agli ioni di sodio con 175 Wh kg, ottime prestazioni a basse temperature e produzione di massa prevista per dicembre 2025
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Nel panorama in continua evoluzione della mobilità elettrica, una vera e propria rivoluzione si profila all’orizzonte: il colosso CATL ha annunciato il debutto di una nuova generazione di batterie agli ioni di sodio, destinate a cambiare radicalmente le regole del gioco per il settore automotive. La tecnologia, denominata Naxtra, promette di essere una svolta non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per la democratizzazione della mobilità sostenibile, abbattendo il costo delle batterie e rendendo le auto elettriche più accessibili e affidabili, specialmente in quei mercati tradizionalmente penalizzati dalle basse temperature.
Il lancio ufficiale
Il lancio ufficiale delle celle Naxtra è previsto per dicembre 2025 e si basa su una filosofia industriale lungimirante: utilizzare il sodio, elemento abbondante e facilmente reperibile, come base per le nuove batterie. Questa scelta permette di superare molte delle criticità che affliggono le attuali batterie al litio, non solo in termini di approvvigionamento e fluttuazione dei prezzi, ma anche in relazione alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale.
Dal punto di vista tecnico, la nuova soluzione di batterie agli ioni di sodio raggiunge una densità energetica di 175 Wh kg, un valore che si pone in diretta concorrenza con le più diffuse batterie LFP (litio-ferro-fosfato) attualmente impiegate nel settore. Ma ciò che rende questa tecnologia davvero rivoluzionaria è la sua straordinaria capacità di mantenere oltre il 90% della propria efficienza anche in condizioni climatiche estreme, un vantaggio competitivo fondamentale per chi vive o utilizza veicoli elettrici in regioni caratterizzate da inverni rigidi.
L’impiego del sodio
L’impiego del sodio come elemento chiave consente inoltre di slegare la catena di produzione dalle tensioni geopolitiche e dalle problematiche di approvvigionamento che spesso affliggono i minerali critici, riducendo così il costo complessivo e favorendo una maggiore stabilità nei prezzi di mercato. In questo modo, la tecnologia Naxtra si propone come una soluzione strategica per abbattere le barriere economiche che ancora limitano la diffusione dei veicoli elettrici su larga scala.
Un altro aspetto di assoluto rilievo riguarda la sicurezza: la particolare composizione chimica delle batterie Naxtra riduce in modo significativo il rischio di incendi, uno dei principali timori legati alle attuali batterie agli ioni di litio. Questo vantaggio, unito a un minor impatto ambientale e a una maggiore affidabilità, potrebbe influenzare in modo decisivo le scelte di acquisto sia dei costruttori sia dei consumatori finali, soprattutto in un contesto in cui la sicurezza rappresenta una delle priorità assolute.
La commercializzazione
Inizialmente, la commercializzazione delle nuove batterie sarà rivolta ai produttori cinesi, ma CATL vanta già solide collaborazioni con alcuni dei principali player occidentali, tra cui Mercedes-Benz, Ford, Volkswagen, BMW e Tesla. Questo network internazionale lascia presagire una rapida espansione della tecnologia anche nei mercati europei e nordamericani, favorendo una diffusione capillare delle soluzioni Naxtra.
Parallelamente al lancio delle batterie agli ioni di sodio, l’azienda ha presentato anche la seconda generazione della Shenxing, una batteria che segna un nuovo traguardo in termini di ricarica rapida: bastano infatti cinque minuti per ottenere 520 km di autonomia e appena 15 minuti per raggiungere l’80% della carica, prestazioni che rimangono inalterate anche con temperature particolarmente rigide. Questi progressi rappresentano una risposta concreta alle esigenze di chi, fino ad oggi, ha visto nella lentezza della ricarica uno dei principali ostacoli all’adozione dell’auto elettrica.
I tanti vantaggi
Nonostante i numerosi vantaggi, la tecnologia agli ioni di sodio presenta alcune limitazioni: la densità energetica, pur essendo competitiva con le batterie LFP, resta inferiore rispetto alle batterie NMC (nichel-manganese-cobalto), che sono ancora preferite nei segmenti premium dove l’autonomia rappresenta un fattore chiave. Inoltre, l’introduzione di questa nuova generazione di batterie richiederà importanti adattamenti industriali, l’aggiornamento delle linee produttive, l’adozione di nuovi standard di sicurezza e l’ottenimento di specifiche certificazioni.
Se le promesse di prestazioni e affidabilità saranno confermate dai test su strada, le batterie Naxtra potranno ampliare in modo significativo il mercato delle auto elettriche, rendendole finalmente accessibili anche a quelle fasce di popolazione e a quei territori che fino ad oggi erano stati esclusi, soprattutto per ragioni climatiche o economiche. Tuttavia, prima che questa rivoluzione diventi realtà, sarà necessario completare rigorosi test di omologazione e avviare una produzione su larga scala in grado di rispondere alla domanda globale.
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