Autoscuole sotto la lente: esami di guida più cari dal 1° novembre 2025

Aumento dei costi per gli esami di guida dal 1° novembre 2025: +25-30€ medi. Il Ministero mira a rafforzare la Motorizzazione, Unasca chiede trasparenza

Autoscuole sotto la lente: esami di guida più cari dal 1° novembre 2025
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Giorgio Colari
Pubblicato il 24 ott 2025

Dal 2025 ottenere la patente in Italia sarà più oneroso per chi decide di mettersi al volante: il aumento costi per sostenere gli esami di guida è ormai realtà. Un rincaro medio di 25-30 euro per ogni candidato si profila all’orizzonte, senza alcun vantaggio diretto per le autoscuole, che si trovano invece a dover gestire un cambiamento imposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questa decisione, ufficializzata tramite un adeguamento tariffario, punta a rafforzare l’efficienza della macchina organizzativa e amministrativa degli esami, con l’obiettivo dichiarato di offrire un servizio più rapido e funzionale ai cittadini.

La novità a partire da novembre

La novità, che entrerà in vigore dal 1° novembre 2025, riguarda nello specifico i versamenti che le autoscuole devono effettuare allo Stato per ogni prova d’esame prenotata dai candidati. A chiarire la portata della misura è stata Unasca (Unione Nazionale Autoscuole), che ha sottolineato come questo incremento non si tradurrà in un guadagno per le scuole guida, ma rappresenti un’azione ministeriale volta a finanziare il sistema pubblico degli esami di guida.

Secondo le comunicazioni ufficiali, la finalità dell’intervento è duplice: da un lato, fornire maggiori risorse al personale tecnico della Motorizzazione, dall’altro migliorare la qualità e la tempestività del servizio offerto agli utenti. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ribadito che i fondi raccolti attraverso l’aumento costi dovrebbero essere utilizzati per abbattere i tempi di attesa per le prove pratiche, una delle criticità più sentite soprattutto nelle province più popolose, dove l’iter per conseguire la patente può protrarsi per mesi.

Il pragmatismo delle autoscuole

La reazione delle autoscuole è stata improntata al pragmatismo: pur riconoscendo la necessità di investire nel miglioramento dei servizi pubblici, le associazioni di categoria – in primis Unasca – hanno richiesto che la gestione delle nuove risorse avvenga in modo trasparente e uniforme su tutto il territorio nazionale. La stessa Unasca si è impegnata a vigilare sull’applicazione della norma, affinché i fondi vengano effettivamente destinati a potenziare il personale e le infrastrutture della Motorizzazione.

Chi rischia di subire maggiormente le conseguenze di questo adeguamento sono i candidati, costretti a sostenere un onere economico aggiuntivo non indifferente. In particolare, l’aumento costi potrebbe pesare di più su chi si trova a dover ripetere l’esame più volte o su chi vive nelle grandi città, dove già oggi i costi per conseguire la patente sono elevati. Diverse associazioni di consumatori hanno già espresso la volontà di monitorare con attenzione la situazione, preoccupate che la misura possa scoraggiare alcuni giovani dal tentare il percorso per ottenere la patente.

Il successo dell’iniziativa dipenderà in larga misura dalla capacità degli uffici della Motorizzazione di utilizzare in modo efficace le risorse aggiuntive. Gli esperti del settore sottolineano come esistano forti disparità territoriali: alcune aree potrebbero vedere miglioramenti rapidi nei tempi di attesa e nella qualità del servizio, mentre altre, già alle prese con una cronica carenza di personale, potrebbero incontrare maggiori difficoltà nell’implementazione delle novità.

Dibattito aperto

Dal punto di vista operativo, la misura sarà attuata attraverso un atto amministrativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, senza possibilità di deroghe o eccezioni per le autoscuole. I candidati saranno informati dei nuovi importi direttamente al momento della prenotazione degli esami di guida, così da poter valutare con consapevolezza il costo complessivo del percorso.

Resta aperto il dibattito sull’efficacia dell’aumento costi: sarà davvero in grado di produrre un servizio più efficiente e accessibile? Mentre le istituzioni promettono investimenti e miglioramenti, e le autoscuole assicurano il loro impegno nel controllo della trasparenza, i futuri automobilisti attendono di vedere se i benefici promessi si tradurranno in un reale snellimento delle procedure e in una maggiore rapidità nel conseguimento della patente.

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