Audi introduce il V6 3.0 TDI Mild Hybrid Plus: 299 CV e doppia sovralimentazione

Audi presenta il nuovo V6 3.0 TDI Mild Hybrid Plus da 299 CV e 580 Nm con EAV e turbocompressore, PTG e compatibilità HVO: efficienza e reattività per A6 e Q5

Audi introduce il V6 3.0 TDI Mild Hybrid Plus: 299 CV e doppia sovralimentazione
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 27 nov 2025

Con 299 cavalli e 580 newton metro di coppia, Audi presenta una soluzione motrice che ridefinisce gli equilibri nel segmento premium. Il nuovo propulsore, caratterizzato da una turbo lag ridotto del 40 percento e da un sistema ibrido leggero capace di abbattere i consumi fino al 15 percento, rappresenta un’importante evoluzione della tecnologia diesel moderna. A partire da dicembre 2025, questa innovazione sarà montata su modelli di prestigio come l’A6 e la Q5, confermando così la determinazione del costruttore tedesco nel mantenere competitivo il motore endotermico malgrado le crescenti pressioni normative verso l’elettrificazione.

La vera rivoluzione risiede nell’architettura tecnica sottesa a questo progetto. Il sistema Mild Hybrid Plus si basa su una combinazione affascinante di tre elementi cardine: il Powertrain Generator, un compressore elettrico che raggiunge i 90.000 giri al minuto e un turbocompressore tradizionale. Questa doppia sovralimentazione rappresenta un salto qualitativo significativo nella gestione delle prestazioni dinamiche.

Le caratteristiche

Il Powertrain Generator costituisce il cuore pulsante di questa innovazione. Alimentato da una batteria LFP da 1,7 kWh, eroga 24 cavalli e ben 230 newton metro supplementari mentre recupera simultaneamente energia nelle fasi di decelerazione, fino a una capacità di 25 kilowatt. Parallelamente, il compressore elettrico interviene con una prontezza impressionante, in appena 250 millisecondi, azzerando completamente l’inerzia del turbo e garantendo una risposta istantanea all’accelerazione. Il sistema a 48 Volt completa l’equipaggiamento, permettendo brevi tragitti in modalità puramente elettrica per ottimizzare ulteriormente i consumi nei cicli urbani.

Confrontandosi con le precedenti implementazioni su modelli S4, S6 e SQ5 TDI, il nuovo powertrain promette una sinergia decisamente superiore. La pressione massima di sovralimentazione tocca i 3,6 bar, garantendo una reattività significativamente migliorata e consumi dichiarati inferiori del 15 percento rispetto alla generazione precedente. Questi numeri, se confermati nella pratica quotidiana, potrebbero rappresentare un punto di svolta importante.

Vi è però un aspetto ulteriore che merita attenzione: il V6 3.0 TDI risulta omologato per carburanti rinnovabili HVO conformi alla norma EN 15940. Questa compatibilità apre prospettive interessantissime per le flotte aziendali desiderose di ridurre sensibilmente la propria impronta carbonica senza però rinunciare completamente alla tecnologia diesel, rappresentando un ponte intelligente verso la sostenibilità.

Progressi evidenti

Nonostante questi progressi evidenti, permane un interrogativo fondamentale che non può essere ignorato. I vantaggi promessi dalle schede tecniche devono confrontarsi inevitabilmente con la realtà della guida urbana, del traffico congestionato e dei molteplici stili di guida. Soprattutto, non si può prescindere dal quadro normativo europeo sempre più orientato verso incentivi generosi per l’elettrico e da restrizioni crescenti al diesel nelle aree metropolitane.

Audi ha dunque tracciato una strada consapevole, posizionando questo motore come soluzione ibrida intermedia: prestazionale ed efficiente, certamente, ma comunque circoscritta dalle caratteristiche intrinseche della tecnologia MHEV rispetto alle alternative plug-in o ai veicoli completamente elettrici. Il debutto commerciale avverrà tra poche settimane e saranno i test indipendenti, quelli condotti dal mercato reale, a rivelare se la teoria tecnica corrisponde fettivamente alla pratica quotidiana.

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