Maserati studia il V6 Nettuno ibrido: una svolta decisiva

Maserati valuta un V6 Nettuno ibrido e rilancia Modena come centro di eccellenza. Giorgio platform resta strategica. Focus su qualità e BottegaFuoriSerie

Maserati studia il V6 Nettuno ibrido: una svolta decisiva
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 26 nov 2025

La Maserati si trova di fronte a un momento cruciale della sua storia industriale, uno snodo decisivo in cui tradizione e innovazione devono necessariamente coesistere. Il CEO Jean-Philippe Imparato sintetizza perfettamente questa nuova direzione con una dichiarazione che racchiude tutta la filosofia aziendale: “Quality is absolutely a priority.” Queste parole rappresentano il manifesto di una casa automobilistica che, pur affrontando le pressioni normative europee e i cambiamenti della domanda di mercato, non intende tradire il proprio patrimonio prestazionale. La risposta pragmatica che Maserati ha scelto di adottare passa inevitabilmente per l’integrazione della tecnologia ibrido nel celeberrimo motore V6 Nettuno, una soluzione che consente al Tridente di respirare con i tempi moderni senza perdere la propria anima.

Una presentazione a effetto

Durante l’evento “Maserati Meccanica Lirica”, è emerso chiaramente che la visione dell’intero gruppo Stellantis sulla tempistica dell’elettrificazione completa ha subito una profonda rivisitazione. Santo Ficili, Chief Operating Officer, ha avuto la sincerità di ammettere ciò che il mercato già sussurra: “what we imagined on the electrification front is not materializing in the ways and times.” Questa confessione rappresenta un momento di consapevolezza strategica, il riconoscimento che la transizione energetica del settore automobilistico seguirà percorsi meno lineari di quanto inizialmente previsto. Se il futuro sarà indubbiamente elettrico, i tempi di questa trasformazione rimangono ancora nebulosi e soggetti a variabili incontrollabili.

In questo contesto di incertezza calcolata, la soluzione ibrido emerge come lo strumento di transizione più intelligente e realista. Questa scelta permetterebbe a Maserati di rispettare le normative in continua evoluzione, preservando contemporaneamente l’autonomia, le prestazioni e soprattutto quella identità sonora inconfondibile che caratterizza il leggendario motore. Ficili ha confermato un aspetto cruciale: la decisione finale dipenderà fortemente dalla domanda reale dei clienti, dai veri desideri di chi porta a casa una macchina di lusso. Imparato, invece, ha fissato un termine preciso e non negoziabile: la decisione definitiva e i relativi finanziamenti dovranno concretizzarsi nei prossimi mesi.

Produzione ripartita a Modena

Nel frattempo, Maserati ha già riavviato la produzione della GranTurismo e della GranCabrio presso il prestigioso stabilimento di Modena, un gesto che assume un significato sia simbolico che operativo. Questa scelta rappresenta l’ancoramento della strategia aziendale alla Motor Valley, il riconoscimento della centralità della tradizione manifatturiera italiana. La piattaforma Giorgio, definita da Ficili come “the best platform in this segment”, rimarrà il fulcro della roadmap futura e continuerà a equipaggiare il Grecale almeno fino al 2027, garantendo così una continuità produttiva ben delineata.

La sfida tecnica che si prospetta è tuttavia considerevole e complessa. Integrare batterie, motori elettrici e sistemi di gestione richiederà adattamenti significativi all’architettura meccanica senza compromettere l’assetto, il comportamento dinamico e il carattere distintivo che rende riconoscibili le vetture del Tridente. Parallelamente, la comunicazione commerciale dovrà rassicurare la clientela storica sul mantenimento del feeling tipico del V6 Nettuno, quella sensazione di connessione tra uomo e macchina che rappresenta il cuore pulsante di ogni Maserati.

Riorganizzazione decisiva

Sul versante commerciale, l’azienda ha avviato una riorganizzazione della produzione particolarmente significativa, con una riduzione delle scorte del 55% e una transizione verso il modello “book to order”. Questo approccio consente di allineare la produzione effettiva alla domanda reale, eliminando gli sprechi e garantendo una gestione più intelligente delle risorse. Il programma BottegaFuoriSerie, inoltre, posizionerà Modena come hub di lusso e artigianato per l’intero gruppo Stellantis, con edizioni limitate e interventi personalizzati che celebrano la tradizione costruttiva italiana.

Imparato ha infine chiarito con fermezza che non vi sarà alcuno scadimento qualitativo del marchio: “Maserati will never make a Junior.” Una dichiarazione che tranquillizza gli appassionati e i collezionisti sulla permanenza dell’esclusività. I dettagli tecnici e commerciali più specifici saranno rivelati da Antonio Filosa, CEO di Stellantis, entro la metà del 2026.

La strada intrapresa da Maserati rappresenta quindi un equilibrio consapevole e ben calibrato: preservare l’eredità tecnica attraverso l’evoluzione intelligente del V6 Nettuno, consolidare la produzione presso lo storico stabilimento di Modena e utilizzare la tecnologia ibrido come ponte strategico verso uno scenario di completa elettrificazione i cui tempi rimangono ancora incerti e in continua rinegoziazione con la realtà del mercato.

 

Ti potrebbe interessare: