Antonelli trova un alleato in Hamilton: "Lasciatelo in pace"

Il weekend difficile di Kimi Antonelli a Spa tra pressioni, critiche e la difesa di Hamilton. Analisi della crisi e delle prospettive in Mercedes

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 30 lug 2025
Antonelli trova un alleato in Hamilton:

Un fine settimana da dimenticare quello vissuto da Kimi Antonelli sul tracciato di Spa-Francorchamps, dove il giovane talento italiano della Mercedes ha dovuto fare i conti con il momento più delicato della sua ancora breve carriera in Formula 1. Appena diciottenne, il pilota bolognese si è ritrovato improvvisamente sotto i riflettori, schiacciato da aspettative altissime e dal peso dell’eredità lasciata da Lewis Hamilton. La pressione di dover dimostrare subito il proprio valore si è trasformata in un macigno, che sembra aver compromesso non solo i risultati in pista, ma anche la sua serenità.

Antonelli in difficoltà

Il GP del Belgio ha messo a nudo tutte le fragilità di Antonelli, già considerato un rookie prodigio anche secondo i parametri della massima categoria. La sua performance è stata segnata da una serie di errori e difficoltà crescenti: tutto è iniziato con un testacoda nelle qualifiche Sprint del venerdì, seguito da una precoce eliminazione in Q1 il sabato. La gara domenicale, poi, si è trasformata in una lunga sofferenza, senza mai trovare il ritmo giusto e senza riuscire a sfruttare le modifiche apportate al setup della vettura. Il risultato finale, un sedicesimo posto, fotografa in modo impietoso il momento che sta attraversando.

Le immagini trasmesse dalle telecamere hanno mostrato un Antonelli visibilmente provato, con gli occhi lucidi al termine delle qualifiche. Questi istanti sono diventati subito virali, alimentando il dibattito sulla scelta di Toto Wolff di promuoverlo così rapidamente nel team ufficiale, dopo l’addio di Hamilton. Lo stesso Kimi non ha nascosto le sue difficoltà, dichiarando: “Ultimamente stiamo attraversando un periodo complicato e ho problemi soprattutto con la sicurezza nelle mie capacità”. Parole che lasciano trasparire tutta la pressione che grava sulle sue spalle.

Lewis non ci sta

A sorprendere tutti, però, è stato l’intervento pubblico di Lewis Hamilton, ora pilota Ferrari, che ha deciso di prendere le difese del giovane collega. “Non riesco a immaginare cosa significhi per un diciottenne essere gettato in questo ambiente. Sta facendo un ottimo lavoro e ha Bono al suo fianco. Credo debba solo prendersela con calma e continuare a crescere. Lasciatelo stare”, ha dichiarato il sette volte campione del mondo. Le sue parole hanno trovato eco in tutto il paddock, generando ulteriori speculazioni quando Hamilton è stato fotografato mentre entrava nell’hospitality Mercedes, pur precisando di essere andato semplicemente “a trovare il vecchio team”. Simbolica la scena che ha visto Antonelli riparare il britannico dalla pioggia con un ombrello prima della gara, un gesto di rispetto che sottolinea il legame tra passato e presente della scuderia tedesca.

Nonostante le difficoltà, il talento di Kimi Antonelli non è mai stato messo in discussione. Lo dimostra lo storico podio Montreal, che lo ha consacrato come il terzo pilota più giovane di sempre a salire sul podio in Formula 1. Tuttavia, le recenti tappe europee raccontano una storia molto diversa: ben quattro ritiri, zero punti conquistati e una fiducia personale che sembra vacillare giorno dopo giorno. Questi risultati negativi hanno alimentato le voci nel paddock su una gestione forse troppo affrettata di un talento dalle potenzialità enormi, ma ancora acerbo per le sfide della massima serie.

Il futuro dell’italiano

Il futuro di Antonelli appare ora come un’incognita: tutto dipenderà dalla sua capacità di superare questo periodo difficile, facendo tesoro degli insegnamenti che solo una stagione complicata può offrire. Il percorso verso l’affermazione definitiva in Formula 1 è irto di ostacoli e richiede non solo velocità, ma anche una notevole dose di resistenza e determinazione. Se riuscirà a trasformare la pressione in motivazione, potrà dimostrare di essere all’altezza delle aspettative e scrivere una nuova pagina nella storia della Mercedes.

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