Alla scoperta del motore Hurricane di Stellantis: i segreti

Il nuovo motore Stellantis Hurricane 4 Turbo da 2.0 litri offre 324 hp, tecnologia Turbulent Jet Ignition, doppia iniezione e turbocompressore a geometria variabile, funzionando su 87 ottani

Alla scoperta del motore Hurricane di Stellantis: i segreti
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 19 nov 2025

Un nuovo protagonista si affaccia nel panorama dei motori ad alte prestazioni: il Hurricane 4 Turbo, l’ultima creazione di Stellantis, promette di ridefinire gli standard per i quattro cilindri sportivi. Forte di una potenza di ben 324 cavalli, ottenuti da soli 2.0 litri di cilindrata, questo propulsore è progettato per funzionare senza problemi anche con benzina da 87 ottani, un aspetto che potrebbe rivoluzionare il rapporto tra performance e costi di esercizio per gli automobilisti. L’obiettivo è chiaro: offrire un’alternativa concreta e innovativa ai propulsori di marchi blasonati come BMW, Audi, Volkswagen e Honda, portando su strada tecnologie avanzate derivate dal mondo delle competizioni.

Come funziona

Il vero cuore pulsante di questa unità è la Turbulent Jet Ignition (TJI), un sofisticato sistema di accensione che rappresenta una delle principali innovazioni tecniche del motore. La TJI sfrutta delle pre-camere poste sopra ogni cilindro, le quali generano getti di combustione ad altissima velocità nella camera principale. Questo processo garantisce una combustione più rapida, completa ed efficiente rispetto ai sistemi tradizionali, traducendosi in una risposta dell’acceleratore pressoché istantanea e in rendimenti termici nettamente superiori. Non si tratta solo di numeri sulla carta, ma di un passo avanti concreto verso una maggiore efficienza e prestazioni più brillanti, anche in condizioni di utilizzo quotidiano.

Accanto alla Turbulent Jet Ignition, il Hurricane 4 Turbo integra una raffinata doppia iniezione del carburante. Questo sistema intelligente è in grado di adattarsi alle diverse condizioni di utilizzo: a motore freddo, entrambi i circuiti di iniezione lavorano insieme per portare rapidamente il catalizzatore alla temperatura ottimale; durante la marcia ordinaria, i due impianti modulano la loro attività in modo variabile, mentre sotto pieno carico prevale l’iniezione diretta ad alta pressione. Questo approccio assicura non solo prestazioni elevate, ma anche una maggiore efficienza e una riduzione delle emissioni, aspetti ormai imprescindibili per qualsiasi motore moderno.

Turbo a geometria variabile

A rendere ancora più interessante il nuovo propulsore di Stellantis è la presenza di un turbocompressore a geometria variabile, capace di spingere la sovralimentazione fino a 35 psi. Questo componente, unito a un sofisticato intercooler liquido, permette di mantenere la carica d’aria in ingresso sempre fredda e densa, ottimizzando la combustione e garantendo una spinta poderosa su tutto l’arco di utilizzo del motore. La scelta di adottare soluzioni tecniche di derivazione racing sottolinea la volontà del gruppo di portare su strada il meglio della tecnologia disponibile, senza compromessi.

Dal punto di vista costruttivo, il Hurricane 4 Turbo si distingue per il blocco motore in alluminio pressofuso, con pareti dei cilindri più spesse del 24% rispetto alla precedente generazione 2.0 DOHC. A questo si aggiungono cuscinetti maggiorati, ammortizzatori viscosi e un albero di bilanciamento progettato per garantire la massima fluidità di funzionamento e ridurre drasticamente le vibrazioni. Il risultato è un propulsore non solo potente, ma anche raffinato e piacevole da utilizzare nella guida di tutti i giorni.

Ottenere prestazioni di livello

Uno degli aspetti più rilevanti per il consumatore finale è la possibilità di ottenere prestazioni di altissimo livello utilizzando carburante standard da 87 ottani. In un’epoca in cui molti concorrenti richiedono benzine premium per raggiungere le massime prestazioni, questa scelta può tradursi in un concreto risparmio sui costi di gestione, senza dover rinunciare al piacere di guida. Inoltre, la coppia massima di 332 lb-ft rimane disponibile per il 90% del suo valore su un ampio intervallo di regimi, tra 2.600 e 5.600 giri, assicurando elasticità e reattività sia nel traffico cittadino che nei percorsi extraurbani.

La strategia di Stellantis prevede l’impiego del Hurricane 4 Turbo su una vasta gamma di modelli, dalle compatte ai segmenti superiori, includendo anche soluzioni ibride e plug-in hybrid. L’intento è quello di ridurre progressivamente la dipendenza dai motori V6, proponendo una soluzione più leggera, efficiente e attenta all’ambiente, senza sacrificare il carattere sportivo e le prestazioni che gli appassionati si aspettano.

Nonostante l’entusiasmo suscitato da queste innovazioni, non mancano alcune perplessità da parte degli esperti. L’introduzione di sistemi avanzati come la Turbulent Jet Ignition e la doppia iniezione solleva interrogativi legittimi riguardo ai costi di manutenzione e all’affidabilità nel lungo periodo. Solo i test di durata in condizioni estreme e l’esperienza reale su strada potranno confermare la superiorità tecnica di questa unità rispetto alla concorrenza. Resta dunque da vedere se il Hurricane 4 Turbo saprà conquistare non solo sulla carta, ma anche nella vita quotidiana degli automobilisti.

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