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Auto elettriche: Faraday Future a un passo dal baratro

Il cofondatore dell’azienda di auto elettriche Nick Sampson scrive una lettera ai dipendenti: la compagnia è insolvente.


Finisce il sogno di Faraday Future, azienda che voleva fare concorrenza a Tesla nel mercato delle auto elettriche: la compagnia è insolvente, ha scritto il suo co-fondatore Nick Sampson in una lettera con cui annuncia la messa in congedo non retribuito di parte del personale.

O almeno così risulta dalle fonti riservate raccolte da The Verge che, appena la settimana scorsa, aveva dato la notizia che Faraday era in cerca di nuovi fondi per almeno 500 milioni di dollari per evitare di chiudere i battenti. Contestualmente sono stati tagliati i salari di tutti i dipendenti.

Lo stesso Sampson, che è uno dei tre co-fondatori dell’azienda, si è dimesso ieri dopo che anche Peter Savagian, vicepresidente senior di tecnologia e sviluppo di Faraday Future ed ex General Motor, pochi giorni fa ha lasciato la società.

Sampson, tuttavia, andandosene ha aggiunto che “se le circostanze dovessero cambiare, certamente prenderei in considerazione il ritorno in azienda“.

Il portavoce di Faraday Future, John Schilling, ha confermato le partenze di Sampson e Savagian in una e-mail a The Verge: “Auguriamo loro buona fortuna nei loro impegni futuri“.

L’altro fondatore e attuale CEO di Faraday Future Jia Yueting (miliardario cinese attualmente in blacklist in Cina per debiti non pagati in madrepatria) ha dichiarato che i lavoratori full time che sono entrati in azienda dopo il 1 maggio 2018 dovranno andare in congedo non pagato, mentre chi è entrato prima potrà restare con uno stipendio ridotto a 50.000 dollari l’anno.

I lavoratori part time che collaborano con Faraday da più di sei mesi potranno restare, al minimo salariale. Si andrà avanti così fino a dicembre mentre si cercano nuovi finanziamenti.

Tuttavia, secondo Sampson, con tutti quei dipendenti in congedo la compagnia non potrà che fermarsi.

Dietro a tutto ciò c’è anche la disputa tra Faraday e il suo principale finanziatore: la cinese Evergrande Group che aveva promesso un finanziamento da 2 miliardi di dollari ma che, dopo i primi 800 milioni spesi senza grandi risultati, ha negato un anticipo sui restanti 1,2 miliardi e ha portato il caso all’arbitrato di Hong Kong.

L’arbitrato ha permesso a Faraday di cercare altrove 500 milioni di dollari e Jia Yueting afferma di essere “attualmente impegnato in trattative con investitori di diversa provenienza“.

In teoria Faraday Future avrebbe dovuto costruire le sue auto elettriche FF91, un SUV di lusso concorrente della Tesla Model X, in un ex stabilimento Pirelli a Hanford, in California. Il contratto di affitto dell’impianto è stato firmato nell’agosto 2017 e la promessa iniziale era quella di impiegare 1.300 dipendenti.

Nel corso del 2018 l’azienda ha speso molto per riconvertire l’ex fabbrica Pirelli ma, allo stato attuale, non è affatto certo che da quell’impianto un giorno usciranno le auto elettriche Faraday Future.

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