Home Test Drive Audi Q8, il nuovo SUV Coupè dei quattro anelli: primo contatto

Audi Q8, il nuovo SUV Coupè dei quattro anelli: primo contatto

Imponente ma molto agile, comoda e sportiva allo stesso tempo. Abbiamo testato la nuova Q8, il SUV Coupè che apre per Audi una nuova strada che va ben oltre l’estetica e il look.

Non poteva mancare anche all’interno dell’ampia e lussuosa gamma Audi un blasonato SUV Coupè, una totale novità per la casa dei quattro anelli che, con la nuovissima Q8, è riuscita a coniugare più che bene la sportività di una muscolosa berlina e la versatilità e comodità appunto di un SUV.

Dopo il debutto in Costa Smeralda alla fine del mese di giugno, abbiamo avuto modo di testare la Q8 in una due giorni tra i suggestivi paesaggi che fanno da sfondo ai tre laghi a nord di Milano: Lago Maggiore, Lago d’Orta e Lago di Como, dove abbiamo soggiornato per conoscere più da vicino questa nuovissima vettura tedesca.

Partiamo col dire che il primo modello disponibile (e già in preordine) è la versione 50 TDI, ovvero il 3 litri diesel assistito dal sistema mild hybrid (per la prima volta su un modello Q) a 48 volt, che dona alla vettura anche l’omologazione come veicolo ibrido. Questo sistema, che ricordiamo essere privo di motore elettrico, consente al veicolo di viaggiare in coasting, quindi a motore spento, a velocità tra 55 e 160 Km/h.

L’alternatore a cinghia recupera durante le decelerazioni fino a 12 kW di energia, utilizzati poi per mantenere attivi tutti i sistemi elettrici della vettura quando il motore si spegne. Lo start-stop è attivo da 22 Km/h. Il risparmio di carburante consentito da questo pacchetto equivale a 0,7 litri di gasolio ogni 100 Km.

Chiusa questa parentesi “green”, andiamo a scoprire com’è fatto e come va questo nuovo SUV Coupè dei quattro Anelli, anticipandovi che i prezzi partono da 78.450 euro per la versione Q8 50 TDI quattro tiptronic per poi raggiungere gli 86.500 € nella variante Sport.

Audi Q8: com’è fatta?

Le linee sono molto marcate, mirano principalmente a sottolineare la maestosità del frontale grazie alla grande griglia anteriore single frame solcata da sei linee verticali. Inedito il design dei fari full LED mentre, passando al posteriore, si accentua sempre più il carattere sportivo di questa vettura. I montanti spioventi, che non precludono l’abitabilità interna sui sedili posteriori, convergono verso la banda nera sulla quale si estende il lungo LED dell’impianto d’illuminazione posteriore.

Le dimensioni sono importanti: larghezza di quasi 2 metri per una lunghezza che sfiora i 5 metri, mentre il passo si ferma a 3 metri. La piattaforma è la stessa utilizzata da Lamborghini Urus e Porsche Cayenne. Il peso a secco è invece di 2145 kg. Il volume del bagagliaio varia tra i 605 e i 1.755 litri. Varia, anche se di poco, l’altezza del veicolo se si scelgono come optional le sospensioni pneumatiche, ovviamente combinate alla possibilità di scegliere fra sette diverse modalità di guida: comfort, auto, dynamic, individual, efficiency, allroad e offroad.

Il propulsore è un V6 da 2967 cc capace di 286 Cv e 600 Nm di coppia, associato ad un cambio Tiptronic ad otto rapporti ed alla trazione integrale con quattro ruote sterzanti. Un’altra novità (anche se già collaudata) per Audi è questo sistema di sterzata integrale che consente a veicoli di una certa mole (come in questo caso) di muoversi agevolmente in città e negli spazi più stretti.

Le ruote posteriori infatti ruotano contro fase alle basse velocità fino a 5° mentre, superati i 60 Km/h, ruotano in fase con l’asse anteriore per una migliore percorrenza. La versione da noi testata era equipaggiata con sospensioni pneumatiche (optional), che consentono alla Q8 di raggiungere un’altezza massima di 254 mm.

Selezionando la modalità di marcia offroad mediante l’Audi drive select, il controllo elettronico della stabilità attiva una taratura specifica per l’impianto frenante, il sistema di trazione e l’ESC, così da garantire prestazioni al top anche lontano dall’asfalto. In aggiunta, entra in azione l’assistenza alla discesa (di serie) che in presenza di pendenze superiori al 6% supporta il conducente mediante interventi frenanti automatici.

Questa tecnologia permette di mantenere costante la velocità opzionata sino a un massimo 30 km/h. La piattaforma elettronica dell’assetto rileva l’angolo d’inclinazione dell’auto e un indicatore in corrispondenza dell’MMI fornisce al conducente l’informazione in tempo reale. L’ESC dispone di un ulteriore setup, dalla vocazione sportiva, oltre a poter essere parzialmente disattivato.

Parlando del sistema di infotainment troviamo un pacchetto tecnologico al quale non manca assolutamente nulla. Sono tre i display a disposizione dell’utente per il pieno controllo dei vari sistemi della vettura: il virtual cockpit è ampio 12,3″, gli altri due fanno parte della consolle centrale e misurano rispettivamente 10,1 e 8,6″. Sempre come optional anche un head-up display a colori per rendere l’esperienza di guida ancor più tecnologica.

Il tutto è sincronizzato con i 39 sistemi di assistenza alla guida che rendono l’esperienza a bordo più sicura e piacevole. Tra questi non si può non citare il sistema Car-to-X, che consente ai veicoli Audi dotati di questo software di poter comunicare tra loro scambiandosi info sul traffico, veicoli, deviazioni, ostacoli, ecc.

Troviamo anche il sistema di assistenza alla guida adattivo (adaptive cruise assist), l’efficiency assistant, il sistema di assistenza agli incroci, gli avvertimenti al cambio di corsia, la segnalazione d’avvicinamento al cordolo dei marciapiedi e le telecamere perimetrali.

Gli interni sono (ovviamente) molto ben curati, caratterizzati da un design minimal che si affida ai contenuti tecnologici per un look molto futuristico. La seduta è accogliente e le quasi infinite regolazioni di sedile e schienale consentono (sia al conducente che al passeggero) di trovare la posizione ideale per godersi il viaggio a bordo.

L’abitabilità del posteriore non è affatto penalizzata dal montante posteriore spiovente che marca il concetto di SUV Coupè associato alla Q8. L’unica pecca è un tunnel centrale abbastanza pronunciato (per far spazio all’albero di trasmissione) sul pavimento posteriore che sacrifica leggermente la seduta del quinto passeggero.

Audi Q8: come va?

Sulla nuova Audi Q8 ci si ritrova al volante di una vettura che tutto sembra fuorché un SUV dalla grande mole. In città la si manovra agevolmente, specialmente grazie all’asse posteriore sterzante che rende il tutto molto più semplice.

L’autostrada e le lunghe percorrenze sono il suo habitat ideale poiché al suo interno si è letteralmente coccolati dalla tecnologia disponibile, potendo contare su una rumorosità davvero minima e consumi ridotti grazie al sistema mild-hybrid a 48 Volt.

Sul misto stretto bisogna prendere un po’ la mano, specialmente con le dimensioni. Si avverte un leggero rollio e un minimo turbo-lag tra un tornante e l’altro, per il resto: pura scorrevolezza. Il 3.0 lt eroga in maniera fluida la potenza, e si rivela molto assetato solo quando si esagera pesantemente col gas.

Sulle strade di montagna entra in perfetta sincronia con le doti dinamiche della vettura e con il cambio tiptronic, lasciando trapelare l’animo sportivo dettato dalle linee della Q8. Abbiamo infine avuto la possibilità di testarla in un breve tratto tecnico fuoristrada, con dei leggeri twist tutt’altro che semplici per questo tipo di vettura. Ottimo l’angolo di attacco e la distribuzione della trazione quando ci si ritrova con sole tre ruote poggiate sul terreno.

Per entrare in sintonia con i numerosi sistemi di assistenza alla guida e l’infotainment ci vogliono più che due giorni a bordo della Q8. Ad ogni modo risulta tutto molto intuitivo e sempre a portata di mano. I display touch possono non essere molto graditi all’inizio dagli amanti dell’analogico, fatto sta che il feedback regalato dal touch-response è davvero molto fedele e…soddisfacente!

Audi Q8: Scheda Tecnica

Audi Q8 50 TDI Quattro Tiptronic: scheda tecnica by Autoblog on Scribd

Ultime notizie su Test Drive

Tutto su Test Drive →