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Land Rover Discovery 2.0 SD4 240 CV: la nostra video prova

Le nostre impressioni su Land Rover Discovery con motore 2.0 SD4 da 240 CV, provata su strada e in off-road.

Quella della Land Rover Discovery è una storia iniziata nell’ormai lontano 1989, un anno prima del legame col mitico Camel Trophy che ha contribuito a sancirne il definitivo successo a livello globale. Nel corso degli anni le forme squadrate delle serie precedenti hanno man mano lasciato il posto alle linee tondeggianti e al design evoluto della quinta generazione, che si presenta in vesti apparentemente più borghesi, fedeli a quelle già viste su Range Rover, senza però tradire la sua anima da fuoristradista purosangue. La quinta generazione Discovery rompe infatti con il passato ridefinendo il concetto di SUV, dall’aspetto attraente ed elegante si, ma realizzato “senza compromessi in termini di versatilità e con il DNA di una vera Land Rover.” 

Come ha precisato Gerry McGovern, Chief Designer di Land Rover. Versatilità esaltata da un arioso abitacolo a 7 posti e da una serie di novità meccaniche e tecnologiche introdotte per migliorare sia il comfort, sia le capacità fuoristradistiche grazie al nuovo schema sospensivo, alla consistente riduzione di peso (480 Kg in meno) ed alla straordinaria rigidità torsionale della nuova scocca in alluminio. Abbiamo messo alla prova sia su strada sia in off road, le capacità della nuova Discovery in allestimento HSE, equipaggiata col motore 2.0 SD4 Diesel da 240 CV, abbinato al cambio automatico a 8 rapporti e alla trazione integrale. La versione avuta in prova è proposta ad un prezzo che parte da €67.800 euro.

Com’è fatta

[rating title=”DESIGN” value=”8″ layout=”left”]Proprio quel “senza compromessi in termini di versatilità” sta ad indicare il compromesso originale, raggiunto tra il lusso necessario ad una vettura di alta gamma e quella sensazione di praticità reale che sta dietro ad una auto da guidare in tutte le condizioni, anche estreme. Il muso della Discovery 2017, con griglia frontale e gruppi ottici anteriori a led, riprende il nuovo corso stilistico della Casa mentre prerogativa di questo modello sono il tetto rialzato ed il portellone posteriore con targa spostata a sinistra. Le misure parlano di un’auto lunga 497 centimetri, larga 222 cm ed alta 186 cm che garantiscono un coefficiente aerodinamico record nella storia di quest’auto di 0,33, mentre, complice il passo di 293 cm, è possibile configurare un abitacolo estremamente spazioso e versatile. Una configurazione possibile anche a sette posti, un bagagliaio standard di 1.231 litri che addirittura può toccare i 2.500 litri con i soli sedili anteriori in posizione, dove trova posto all’interno un piano motorizzato in grado di reggere fino a 300 kg.

Abbiamo contato 21 vani portaoggetti, alcuni anche refrigerati, per un totale di ulteriori 45 litri di capienza. Passare poi da 7, a 5, a 2 posti sulla Discovery 2017 è molto semplice, grazie al sistema elettrico che ripiega o solleva i sedili singolarmente, utilizzabile dai pulsanti nel bagagliaio, dal touch screen sulla plancia ed anche via smartphone, grazie alla app dedicata. Il rinnovamento passa anche dal nuovo sistema di infotainment InControl Touch Pro con display da 10″, che comprende le interfacce per smartphone Apple CarPlay e Android Auto. La presenza dell’hotspot Wi-Fi 4G garantisce la navigazione a bordo, mentre è possibile lasciare le chiavi nell’auto ed andare a farsi un tuffo grazie ad un braccialetto impermeabile che, se avvicinato alla “D” di Discovery sul portellone, blocca o sblocca le portiere.

Il DNA off road della nuova Discovery è rimasto intatto grazie ad un’altezza da terra incrementata a 28,3 cm (+ 43 mm), la trazione integrale permanente, un angolo di attacco di 34°, di dosso 2.5°, e di uscita 30°. Migliorata di 20 cm anche la capacità di guado, che tocca quota 90 cm. Tanta la tecnologia presente grazie all’ultima evoluzione del sistema ATPC (All Terrain Progress Control) e la presenza delle molle ad aria, che migliorano l’assorbimento e permettono di alzare e abbassare la vettura da terra (da 24 a 36 cm): indispensabili in fuoristrada, ma utili anche per caricare il bagagliaio o per entrare o per scendere dall’auto. Le capacità off road sono coadiuvate dal sistema Terrain Response 2, che permette di selezionare la modalità di guida più adatta a seconda del terreno da affrontare (asfalto, fondi a bassa aderenza, sabbia, fango e roccia), con la novità più importante rappresentata dall’introduzione della funzione “Auto“.

In questa modalità la vettura è capace di riconoscere in maniera autonoma il tipo di ambiente circostante e in centesimi di secondo varia la ripartizione della trazione, la rigidità delle sospensioni ed i bloccaggi dei differenziali, per garantire la motricità più adatta al terreno e alla pressione che si esercita sull’acceleratore. In discesa è possibile affidarsi al Hill Descent Control, che mantiene la velocità desiderata lasciando a chi guida solo il compito di concentrarsi sul volante.

Come va

[rating title=”COMFORT” value=”8″ layout=”left”]La Discovery 2017 è spinta dal potente motore Sd4 Ingenium 2.0 da 240 Cv, che eroga ben 500 Nm di coppia, consentendole di accelerare da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi. Su strada fa sentire sempre la sua spinta nonostante il peso poco superiore alle 2 tonnellate, anche se il punto di forza della nuova Discovery è il comfort che si gode all’interno del silenzioso abitacolo durante i lunghi spostamenti. Migliorata la guidabilità rispetto alla precedente generazione, grazie alla dieta dell’alluminio, alle molle ad aria, e ad uno sterzo preciso quanto serve. Anche se, pur in maniera ridotta rispetto al passato, rimane un po’ di rollio in curva ed una leggera tendenza ad allargare le traiettorie. Buono il cambio automatico ad 8 rapporti, che consente cambiate fluide e senza strappi sia in innesto che in scalata. Ottima invece la capacità di traino che arriva fino a 3.500kg.

[rating title=”OFF ROAD” value=”7.5″ layout=”left”]Una volta abbandonate le tortuose strade dell’Appennino Centrale entriamo in un sentiero sterrato per mettere alla prova le qualità off road della nuova Discovery. Selezioniamo la modalità di guida “Auto” e procediamo per una mulattiera senza le gomme da fuoristrada. La presenza della tecnologia si avverte subito nella guida, grazie al lavoro delle sospensioni a controllo elettronico e nella configurazione dello schermo, che fornisce visuale sugli ostacoli da affrontare nelle immediate vicinanze dell’auto, agevolando non poco chi guida. Nonostante la stazza, l’auto rimane sempre facile da guidare, grazie alla ripartizione automatica della trazione supera gli ostacoli con naturalezza anche, o soprattutto, nei casi di appoggio precario di uno degli pneumatici. Bisogna fare solo prendere confidenza, affidandosi alla tecnologia come nella ripida discesa sull’erba umida affrontata. Attivato l’HDC, l’auto ha praticamente fatto tutto da sola portandoci a destinazione mantenendo la velocità impostata.
[progressbar title=”Voto finale” percentage=”no” value=”8″]

Land Rover Discovery 2.0 SD4 240 CV: Scheda Tecnica

Dimensioni:

Lunghezza: 497 cm

Larghezza: 222 cm (specchietti aperti)

Altezza: 189 cm

Passo 292 cm

Peso in ordine di marcia: 2109 Kg

Capacità bagaliaio: 258/1137/2406 litri

Pneumatici di serie: 225/55 R 20

Motore:

Alimentazione: gasolio

Cilindrata: 1999 cc

Cilindri: 4 in linea

Potenza massima: kW 177 – Cv 240 a 4000 giri

Coppia max: 500 Nm a 1500 giri

Cambio: automatico a 8 rapporti

Trazione: integrale

Prestazioni:

Velocità massima: 207 Km/h

Accelerazione 0-100 km/h: 8,3

Consumo medio: 15,6 Km/l

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