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Gp Cina F1 2017: le pagelle

GP F1 Cina 2017: Le nostre pagelle e valutazioni, semi serie, sul gran premio di Shanghai.

Le nostre pagelle e valutazioni, semi serie, sulla gara disputata in Cina. Il circuito di Shanghai detiene un record: nelle 14 edizioni del GP di Formula 1 non è mai apparso un solo raggio di sole, oggi non fa eccezione e sotto un cielo color cenere Lewis Hamilton centra il primo successo stagionale, raggiungendo Vettel in cima alla classifica piloti. Scherzi del destino: lo avrà odiato con tutte le sue forze questo circuito Lewis Hamilton, visto che nella sua prima volta in terra cinese si arenò con una gomma forata sulla ghiaia della corsia box, lasciando li il titolo di campione del mondo.

Dieci edizioni dopo, quello cinese è il GP dove Lewis Hamilton ha conquistato più di tutti, compresi quelli di oggi, ottenuti anche grazie alla dea bendata (leggasi safety car dopo l’incidente di Giovinazzi). Durissimo l’inizio di campionato per Ricciardo: nel GP di casa a Melbourne non ha praticamente corso, qui in Cina è stato sverniciato prima da Verstappen (11°giro) poi da Vettel (22°giro). A proposito di Verstappen, in Australia era stato una mezza delusione mentre nell’umido asfalto cinese si è ritrovato facendo una gara…alla Verstappen: sorpassi spettacolari fatti e subiti, piccoli errori e talk radio infuocati in cui chiedeva strada a Grosjean senza che ce ne fosse bisogno. Sempre uno spettacolo. Anche in Cina continua lo psicodramma di Alonso, costretto al ritiro al 35° giro. Bocciati Ricciardo e soprattutto Raikkonen, bacchettato anche da Arrivabene: “Di solito guida, oggi parlava”… a me in realtà sembrava dormisse…e comunque, se Kimi diventa loquace qualcosa che non va c’è sicuramente!

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Lewis Hamilton: voto 9

Si riprende subito la vittoria dopo il secondo posto a Melbourne anche grazie ai guai di Vettel, rimasto nel traffico dopo la safety car. Nessuna sbavatura in tutta la gara, successo mai in discussione nemmeno al via quando gestisce bene la partenza dalla pole. Solita signorilità con Vettel, che considera un avversario vero al contrario di Rosberg, ma oggi era più facile.

Sebastian Vettel: voto 8,5

Ottimo secondo posto ottenuto dopo una gara in rimonta. Sembra ci sia una maledizione che colpisce il muretto Ferrari ogni volta che decidono di fare qualcosa di diverso rispetto alla Mercedes: la scelta di rientrare ai box prima di Hamilton poteva anche essere buona, ma la pozza d’acqua che ha mandato Giovinazzi contro il muretto ed il successivo ingresso della safety car l’hanno fatta diventare pessima. Il tedesco si arrabbia e rimonta prendendo a ruotate Ricciardo dopo essersi liberato di Raikkonen, che lo stava rallentando. Qualche giro dopo si prende la seconda posizione dopo aver costretto all’errore in frenata Verstappen.

Max Verstappen: voto 8

Non poteva essere lui, quello visto in Australia. E lui prontamente si riscatta: basta un po’ d’acqua sull’asfalto a mascherare qualche limite della sua Red Bull per farlo esaltare. Parte in sedicesima posizione e dopo due curve è in zona punti, al termine del primo giro è sesto. Sorpassa Raikkonen senza che il finlandese nemmeno se ne accorga prima di sverniciare il compagno di squadra Ricciardo, che lento certamente non è. Un errore in frenata gli costa la seconda posizione ai danni di Vettel, ma non aveva molte possibilità di tenerla ancora a lungo. Unico neo, il talk radio con cui ha più volte invitato la direzione gara ad esporre la bandiera blu verso Grosjean, quando il francese era ancora troppo avanti a lui per disturbarlo.

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Daniel Ricciardo: voto 5

Aveva voglia di spaccare il mondo dopo aver praticamente saltato il GP d’Australia, iniziato per lui addirittura due giri dopo il via e terminato poche tornate dopo. Il sorridente australiano prova a rifarsi nella terra dei sorrisi, ma prende due sberle da Verstappen e da Vettel che lo passano con manovre spettacolari nella stessa curva, costringendolo al quarto posto. Prova a rifarsi nel finale con Verstappen, ma va leggermente lungo. Non era proprio la sua giornata.

Antonio Giovinazzi: voto 5

Ah, quell’ultima curva! Peccato per Antonio, che torna dalla Cina con due uscite di pista, un po’ di esperienza in più, ma anche con un pizzico di delusione. Sabato l’errore subito dopo essersi qualificato in Q2, per aver aperto troppo il gas in uscita di curva. Nel caos dei primi giri della gara invece ecco l’aquaplaning a rovinare la festa, praticamente nello stesso punto di sabato. Peccato e speriamo di rivederlo presto all’opera in Bahrain.

Kimi Raikkonen: voto 4

Sonnecchia, il buon Kimi. Dopo la safety car si ritrova davanti a Vettel e dietro Ricciardo. Non riesce ad attaccare il pilota australiano, facendo perdere tempo al compagno di squadra che, ormai stufo, prende un rischio e lo passa. Poco dopo vede Vettel riuscire in ciò che lui ha fallito, ovvero superare Ricciardo con una manovra decisa. Viene ripreso abbastanza duramente da Marchionne, che a domanda risponde:”Se Raikkonen è mancato un pochino? Sì, oggi mi sembrava avesse altri impegni, aveva altro da fare”. Incalza Arrivabene: “Oggi parlava troppo, quando non parla invece guida”. Colpito sicuramente, pure affondato? Forza Kimi!

La gara: voto 7

Temevo leggermente “l’effetto processione” dopo la gara australiana: il fatto che Hamilton con gomme nuove non fosse riuscito a passare Verstappen, se da un lato aveva fatto gioire la mia anima ferrarista, dall’altro mi aveva fatto temere per lo spettacolo. Fortunatamente mi sbagliavo. E’ vero, sorpassare è più difficile ma non impossibile, e quelli che si vedono sono sorpassi veri. Sono solo sparite le decine di manovre in cui un pilota ne sorpassava un altro che aveva le gomme esauste. Verstappen e Vettel ieri hanno dimostrato che ci vuole solo un po’ di coraggio e creatività per trovare un punto dove passare, se proprio non ci si riesce in rettilineo. Per altro, dalla prossima gara in Bahrain verrà allungata la zona DRS: si pensava che le nuove regole accentuassero “l’effetto DRS” in rettilineo, mentre l’inizio di stagione ha dimostrato l’esatto contrario sia nel breve rettilineo di Melbourne, sia in quello più lungo di Shanghai. Per chiudere: avevo paura che dessero una penalità a Vettel sia per la posizione in griglia di partenza, sia per la ruotata a Ricciardo, come è successo in Messico nel finale della passata stagione. Per fortuna alla Liberty Media devono aver dato una bella regolata a Charlie Whiting.

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