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Honda HR-V 2015: primo contatto su strada

La casa dell’Ala torna con il suo Suv compatto. Nome in codice HR-V. Oltre 110.000 unità vendute con l’Italia a sancirne il successo ai tempi, ora si ripresenta con un carattere più cittadino, mantenendo sempre la propria grinta. Due le motorizzazioni. L’abbiamo messa alla prova per le strade di Lisbona

Ritorno al futuro. Dal 1999 ad oggi, la casa dell’Ala riprende il filo tessuto con il suo Suv compatto. Torna a casa, in un mercato che l’ha vista precorritrice e protagonista. Nome in codice HR-V. Oltre 110.000 unità vendute con l’Italia a sancirne il successo, secondo mercato dopo quello giapponese. Una vettura che ha sfidato il tempo, rimanendo a listino di Honda fino all’oramai lontano 2005. Dieci anni ci son voluti, per un ritorno che riprende il discorso interrotto, ma ne traccia un nuovo filo, una nuova connotazione.

Già, perchè il concetto stesso di Suv compatto, di crossover, negli anni, ha intrapreso una strada differente, evolvendosi su un piano praticamente ad uso cittadino esclusivo. Un’ibridazione in tema di facelift, di design, che ne cela sviluppi eterogenei. Se il primo HR-V poteva mostrarsi con la trazione anteriore o integrale di tipo semi-permanente, oggi la scelta premia l’ibridazione volta ad una circolazione urbana. Via la trazione integrale, si rimane solo con le due ruote motrici.

Honda HR-V: com’è


La volontà di avvicinarsi ad un mercato tipicamente cittadino è rimarcato anche dalle motorizzazioni. Due per l’esattezza. Il 1.5 benzina da 130 cavalli ed il 1.6 da 120 cavalli Diesel, esclusivo per il mercato del Vecchio Continente, entrambi omologati Euro 6. Ecco, proprio il primo risulta il fiore all’occhiello con la vasatura e l’alzata variabile delle valvole, il conosciuto VTEC, ma anche con il VTC, la fasatura variabile delle valvole di aspirazione. Per il benzina inoltre, ecco il cambio automatico CVT. Verrà costruita in Messico. Non è un dettaglio di poco conto, perchè proprio li verrà prodotta anche la nuova Jazz, con cui la HR-V condivide il pianale. Tealio e carrozzeria sono stati oggetto di profondo lavoro con una struttura ad alta rigidità composta per il 27% di acciaio ad altissima resistenza. Sospensioni? MacPherson all’anteriore, ponte torcente di tipo H al posteriore.

E’ compatto questo MPV, con poco più di quattro metri di lunghezza totale (4295 mm per la precisione). Certo è che anche l’occhio vuole la sua parte. Ed allora non puoi fare a meno di notare una preminenza nelle linee. Non marcate, ma robuste a vederla da fuori. Il motivo del design all’anteriore rimane il medesimo: quella linea che ingloba idealmente gruppi ottici e mascherina. Un’ala di gabbiano la definiscono, con l’orizzontalizzazione delle linee a far da sostegno ad un cofano piatto e marcato, e con le modanature che si raccordano ai montanti. Ed anche a vederla di profilo, la sportività dei tratti è evidente, senza dimenticare gli ampi passaruota. Forse leggermente troppo ampi per i cerchi da 16 pollici, meglio con i 17. E’ il posteriore che vuole poi armonizzare il tutto. Non è aggressiva, ma mostra la sua personalità. Personalità ben evidente una volta saliti a bordo. Efficace più che stilistica oseremmo dire. Vi è una profonda razionalità giapponese.


Look futurista ma che forse, pecca un poco a livello di materiali in taluni punti: la plastica dura della plancia, così come il rivestimento della corona del volante sono leggermente cheap. La bocchetta rettangolare posta sul lato del passeggero è molto utile, ma stona leggermente in termini di design che nel complesso è futuristico ma non spiazzante. Certo è che le premesse della conferenza stampa, saliti a bordo, si rivelano più che conformi: “volevamo uno spazio ed un ambiente comodo e libero, ma al contempo avvolgente”. Missione riuscita. L’ergonomia e la vita a bordo sono un fiore all’occhiello di questo HR-V. Ce ne accorgiamo immediatamente. Nella prima giornata, funestata dal maltempo, abbiamo tra le mani il 1.6 Diesel con allestimento . Lisbona poi, teatro della prova, si rivela essere un bel banco di prova.

Honda HR-V: come va


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Il motore spinge fin da subito in maniera fluida ma corposa. D’altro canto, il suo picco di coppia è a 2000 giri. Il tiro è buono, sopratutto a basse andature, e non cozza con i consumi. Certo, le strade della capitale Portoghese si rivelano un poco insidiose. Accelerare in maniera decisa sull’acceleratore in curva, sopratutto con rapporti bassi, significava il più delle volte una conseguenza: leggero sottosterzo e deriva della macchina. Intendiamoci, non è un problema della vettura, quanto della tenuta dell’asfalto veramente di basso livello.

La controprova l’abbiamo ottenuta al mattino seguente baciato dal sole, dove l’asfalto non denotava problemi di sorta. Lì abbiamo messo alla prova il 1.6 con cerchi da 17 ed allestimento elite, dotato anche di telecamera di bordo posteriore e tetto panoramico. Dinamicamente HR-V si mostra equilibrata dei movimenti ed intuitiva. Una sterzata repentina, anche a velocità sostenute, non mandava praticamente mai in crisi un mezzo che vuole ed aspira a velleità cittadine.

Anche le sospensioni assorbono molto bene buche e dossi. Avremmo preferito un ritorno leggermente meno secco, ma si tratta di primissime sensazioni. Fluidi, veloci e diretti gli innesti del cambio invece. Quasi un piacere cambiare marcia. Certo è che, in questo primo contatto, quello che non si può fare a meno di notare è la comodità a bordo. Passeggero o pilota c’è poco da dire: lo spazio è tanto. Merito anche dello spostamento del serbatoio sotto i sedili anteriori che ha liberato spazio per i passeggeri posteriori.

E, a proposito di spazio, veramente buona la versatilità con cui si può ricavare spazio a bordo. Il bagagliaio infatti contiene di base 453 litri di capacità, che possono arrivare a 1026 con i sedili abbattuti. Capitolo elettronica. Di serie per ogni allestimento il sistema City Brake Active System che, a velocità inferiori, monitora la distanza con la vettura che ci precede e, in caso di nostra disattenzione attiva un segnale acustivo e visivo sul cruscotto, oltre a effettuare una frenata iniziale. Un sistema che lavora ad una velocità inferiore ai 32 km/h però. Lo abbiamo provato nel traffico di Lisbona ed in effetti il sistema funziona bene, anche se abbiamo “preferito” non verificare il caso di completa frenata, specialmente in mezzo al traffico caotico.

Con la prova dell’allestimento medio e top, abbiamo verificato anche il sistema ADAS, pacchetto completo di sicurezza attiva con allarme di collisione frontale (che si attiva quando il sistema legge un differenziale di velocità superiore ai 15 km/h). Molto efficiente. Forse leggermente invasivo in autostrada ma utile. Manca invero il cruise control ma la HR-V è dotata del sistema ISL, ovvero del limitatore di velocità intelligente. I parole molto semplici, il sistema, una volta attivato, limita la velocità automaticamente a quanto rilevato dal sistema TSR – il rilevatore della segnaletica stradale – e si aggiorna automaticamente con il cambio dei limiti nella segnaletica. Comodo per evitare multe e non rimanere sorpresi.

Ultime parole per il sistema infotainment Honda Connect in sinergia con la piattaforma Android ma compatibile anche con iOS ovviamente. Un sistema veloce e intuitivo, con una buona sensibilità in termini di touch. Touch-feeling che ritroviamo anche per il sistema di climatizzazione: semplice, veloce ed efficace. La Honda HR-V arriverà nelle concessionarie ad Ottobre ed avrà un prezzo di base intorno ai 20.000 euro.

Honda HR-V 2015: scheda tecnica

Motore
1.6 litri i-DTEC (diesel) 1.5 litri i-VTEC (benzina)
Tipo
4 valvole per cilindro 4 valvole per cilindro
Cilindrata (cc)
1.597 1.498
Alesaggio e corsa (mm)
76,0 x 88,0 73,0 x 89,5
Rapporto di compressione
16,0 11,5
Potenza
120 CV a 4.000 giri/min. 130 CV a 6.600 giri/min.
Coppia
300 Nm a 2.000 giri/min. 155 Nm a 4.600 giri/min.

Trasmissione
1.6 litri i-DTEC (diesel) 1.5 litri i-VTEC (benzina)
Manuale 6 rapporti 6 rapporti o CVT- Variabile con 7 “marce” simulate

Rapporti del cambio
1.6 litri i-DTEC
Cambio manuale a 6 rapporti 1.5 litri i-VTEC
Cambio manuale a 6 rapporti 1.5 litri i-VTEC
CVT (marce simulate)
1a 3,642 3,642 2,526
2a 1,884 2,080 1,573
3a 1,179 1,361 1,211
4a 0,869 1,023 0,944
5a 0,705 0,829 0,755
6a 0,592 0,686 0,603
7a - - 0,408
Retromarcia 3,673 3,673 5,822
Trasmissione finale 3,850 4,705 5,436

Sospensioni e ammortizzatori
Anteriore MacPherson
Posteriore Barra di torsione ad H

Sterzo
1.6 litri i-DTEC (diesel) 1.5 litri i-VTEC (benzina)
Tipo Pignone e cremagliera
Giri sterzo (da fine corsa a fine corsa) 2.71 2.79
Raggio di sterzata
(ruote) 10.6
Raggio di sterzata
(carrozzeria) 11.4

Freni
Anteriori disco forato da 293 mm
Posteriori disco da 282 mm

Ruote e pneumatici
Dimensioni delle ruote Pneumatici anteriori Pneumatici posteriori
16-pollici 215 60R16
17-pollici 215 55R17

Dimensioni (mm)
Esterne (mm)
Lunghezza totale 4.295
Larghezza totale 2.020 (inclusi gli specchietti retrovisori delle portiere)
Altezza totale 1.605 (inclusa l’antenna)
Asse 2.610

Capacità (litri)
Bagagliaio 453 (sedili in posizione) / 1.026 (sedili abbattuti)
Serbatoio del carburante 50

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