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Maxda MX-5 Record Serie 2.0: video test e prova al banco

Maxda MX-5 Record Serie 2.0 video test e prova al banco

La Mazda MX-5 Record Series White 2.0 è una di quelle vetture che ti mettono il sorriso già quando la osservi, ferma, all’interno del tuo garage, o quando ti cali nel suo basso abitacolo, avvi il motore e con lui il divertimento. Un’auto che ti mette subito di buon umore grazie al suo aspetto, con quella linea filante e appuntita, insieme alla possibilità di aprire la capote e guidare a cielo aperto. Negli automobilisti più contagiati invece scatena anche un ghigno furbetto quando pensa alle “piacevoli scodate” del suo posteriore o alla facilità con cui si lascia condurre “di traverso”, anche senza esagerare.

Ma più in dettaglio, la protagonista di questo nostro nostro video test è la più recente versione Record Series White, già anticipata in passato con un test completo. Oltre alla versione da due litri, esiste anche la Black, con motore 1.8, di cui solo 120 unità sono state riservate al mercato italiano, si tratta comunque di una serie speciale ideata per celebrare il traguardo delle 900.000 unità prodotte il 4 febbraio del 2011, dopo 21 anni e 10 mesi dall’inizio della produzione della prima generazione di MX-5: sfoggia la vernice Chrystal White Pearl, specifici cerchi in lega da 17 pollici, differenziale posteriore a slittamento limitato, sospensioni sportive con ammortizzatori Bilstein, interni con sedili in pelle Recaro e fari allo Xenon.

L’antefatto è semplice, la Mazda MX-5 ci ha in parte stregato: perhcè è un mezzo che assicura tutta quella gamma di emozioni che è in grado di generare una supercar di razza, sia a livello tattile che mentale, rimanendo prestazionalmente appagante nella guida su strada e in quella in pista e, soprattutto, “economicamente” possibile. Se ci metti che, con tre mosse, il raccolto abitacolo si apre in 4 secondi all’immensità del cielo, capisci che la MX-5 non poteva non essere la Roadster, due posti secchi, più venduta della storia. La verità è che la MX-5 anticipa ormai da oltre un ventennio una ricetta ingegneristica a cui quasi tutti gli altri costruttori stanno prestando attenzione ultimamente: per divertire al volante non serve una potenza estrema, ma un peso contenuto ed un buon equilibrio delle masse. Aggiungici la magia della guida a cielo aperto e sei nel paradiso della guida, al prezzo di una segmento C nemmeno troppo cara: la porti a casa con 29.690 euro.


Mazda MX-5 Record Series White 2.0: il test di autoblog
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Maxda MX-5 Record Serie 2.0: la prova al banco


La Maxda sul nostro banco, come accade raramente, ha mostrato una potenza ben più alta di quella dichiarata da Mazda per questa vettura, evidenziando anche un ottimo tiro ai medi regimi e un buon allungo a quota 7.000 giri.

Ques’ultima versione, in attesa della nuova MX-5 che verrà presentata nei prossimi mesi, presenta sull’anteriore una barra antirollio e un abbassamento rispetto al modello precedente di circa 26mm. Questo aiuta a diminuire le fluttuazioni nel carico verticale sulla ruota esterna durante la percorrenza di curva: il movimento di rollio ora risulta per questo più lineare ma un ulteriore abbassamento dell’anteriore avrebbe probabilmente migliorato la tenuta e l’inserimento in curva. Rivista anche la taratura delle sospensioni che sulla Record Series White 2.0 possono contare su gruppi molla-ammortizzatore Bilstein.

Il propulsore 2.0 è stato dotato di molle delle valvole di nuova concezione e di un albero motore forgiato rinnovato per ridurre le vibrazioni: la potenza massima è pari a 160 CV erogati a 7.000 giri/min., 300 gir/min. in più rispetto alla precedente versione del propulsore, mentre la linea rossa è ora a quota 7.500 (+500 rpm). Il sistema ISE (Induction Sound Enhancer) esalta la sonorità del quattro cilindri quando si affonda il pedale dell’acceleratore a tavoletta.

Il motore 2.0 16 valvole è il trionfo della regolarità d’erogazione sulla potenza bruta e talvolta “volgare” di alcune realizzazioni sovralimentate. Gira con fierezza ai medi regimi e si lancia con efficacia verso la zona rossa del contagiri, fissata a ben 7.500 rpm. Sempre accompagnato da un suono armonico e molto più complesso di quanto il modesto frazionamento potrebbe suggerire, non predilige particolarmente i regimi più bassi, con cui riesce comunque a convivere con serenità. Ai 3000 rpm inizia ad aprire i suoi polmoni, manifestando la sua vera indole: lavora meglio a medio ed alto regime, dove risulta più deciso e graffiante, elargendo una spinta piacevole e concreta, specie dai 5000 rpm sino a limitatore.

L’accelerazione che riesce a garantire è sufficiente a togliersi anche qualche “sfizio”; merito pure del grip che il posteriore riesce a generare in partenza. Ma in ripresa i 188 Nm di coppia massima necessitano di un’azione mirata sui rapporti per tirarne fuori il meglio: quale migliore invito per godersi il miglior cambio esistente su auto di larga produzione? Il movimento della leva è paragonabile a quella di una sportiva da pista: cortissimo, secco e così preciso che si riesce a cambiare esclusivamente articolando il polso e la mano. Il tutto grazie anche ad una frizione comunicativa dalla corsa e dal peso giusto. Un comando così appagante e gustoso, che si finisce per salire e scendere di rapporto anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Un’ azione che diventa tuttavia necessaria se si cercano riprese più incisive ed allunghi maggiormente convincenti.

Mazda MX-5 Record Series White 2.0: il test di autoblog
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Maxda MX-5 Record Serie 2.0 su strada

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Quest’ultima evoluzione della MX5 evidenzia un aumento deciso della comodità rispetto al passato, grazie alla superiore insonorizzazione interna, alle minori vibrazioni e al più contenuto rumore meccanico ed aerodinamico. Le guarnizioni interne lavorano meglio e sigillano idoneamente le luci tra vetri e capote. Il propulsore utilizza diversi elementi isolanti ed anche sedili, cruscotto e portiere sono insonorizzati in modo più completo e curato. Migliora anche l’assemblaggio oltre alla rigidezza torsionale del telaio; tanto che questa versione, pur strapazzata su circuito, ha mostrato una tendenza decisamente contenuta ai classici movimenti elastici della scocca, piuttosto evidenti nelle prime due generazioni della Miata. Tutto questo a fronte di un peso aumentato di qualche decina di chilogrammi rispetto al passato: un incremento che nella guida sportiva influisce in maniera limitata, donando al contempo qualità di rigidezza torsionale imprescindibili per il piacere di guida ed il comfort in città ed autostrada. Il motore 2.0 risulta finalmente appagante e pieno rispetto ai precedenti 4 cilindri 1.600 e 1.800cc, capace di un allungo deciso e molto incisivo. La frenata resta ottima nell’uso stradale dolce e mai troppo aggressiva nella risposta, anche nell’ utilizzo prolungato in pista: qui ha mostrato buona stabilità delle prestazioni senza però brillare per potenza decelerante o rapidità di risposta.

Tutta la dinamica della MX5 si fonda su un “equilibrio continuo” tra anteriore e posteriore: il primo si avvale del peso del motore, che gli permette di mantenere saldamente la traiettoria. Il secondo invece, sotto l’impulso della trazione, può essere gestito nei suoi movimenti con il pedale dell’acceleratore, rimanendo ampiamente controllabile per via della sua leggerezza: la sua inerzia nell’eventuale derapata non è mai improvvisa né violenta. Ovviamente un abbassamento dell’anteriore permetterebbe una guida più precisa e professionale, garantendo una migliore rapidità di inserimento in curva ed una più convincente capacità di chiudere la traiettoria, agganciando facilmente la corda a velocità superiore e diminuendo il sottosterzo. Tale intervento però porterebbe, d’altro canto, ad un comportamento molto più nervoso e reattivo ai movimenti dello sterzo, con possibilità di innesco di sovrasterzo anche in frenata o inserimento di curva. Uomo avvisato…

Il punto di forza della mitica “Miata” resta comunque il piacere di guida che sa donare a tutti i suoi piloti, siano essi esperti o neofiti del comportamento di una “TP”: l’auto si muove molto sotto al sedere e quando si cerca la derapata, essa può arrivare con facilità anche a basse andature, così da permettere di “allenarsi” al controllo dello sterzo già a velocità ridotte e con maggiore sicurezza: sa far divertire il guidatore in ogni situazione. Infine l’ultima rivisitazione estetica, introdotta col restyling di metà carriera, con il frontale molto simile a quello della RX8, dona alla MX-5 un tocco di classe ed eleganza tale da esaltare i sensi del proprietario non solo in movimento ma anche nel suo box, a motore spento…

Mazda MX-5 Record Series White 2.0: il test di autoblog
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Prezzi

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MX-5 2011 Record Series – Edizione limitata

Cilindrata Versione Prezzo (*chiavi in mano, IPT esclusa)
1.8L Record Series Black 1.8 Roadster € 25.150,00
2.0L Record Series White 2.0 Roadster € 29.690,00

Roadster

Cilindrata Versione Prezzo*
1.8L Wind € 24.200,00
1.8 L Fire € 25.950,00

Roadster Coupé

Cilindrata Versione Prezzo*
1.8L Wind € 25.950,00
1.8L Fire € 27.700,00
2.0L Fire € 30.850,00
2.0L Fire Powershift € 32.350,00

Pregi e Difetti

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Piace

Handling
Guida a cielo aperto
Cambio
Dotazione
Stile
Prezzo

Non Piace

Alcune plastiche migliorabili
Fruscii alle alte velocità

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Scheda Tecnica

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Dimensioni e pesi:
Lunghezza totale (mm): 4,020
Larghezza totale (mm): 1,720
Altezza totale ST/RHT (mm): 1245/1255
Passo (mm): 2,330
Carreggiata anteriore (mm): 1,490
Carreggiata posteriore (mm): 1,495
Peso a vuoto (kg, compreso conducente 75kg): 1,165
Massa complessiva (Kg): 1,355

Sospensioni:
Anteriori: Doppio braccio oscillante in alluminio e barra duomi
Posteriori: Multi-link

Freni:
ABS+EBD
Anteriori: Dischi ventilati da 290 mm
Posteriori: Dischi Rigidi da 280 mm

Sterzo:
Tipo: Pignone e Cremagliera, servoassistenza a comando idraulico
Giri sterzo: 2.7
Cerchi: in lega da 17 con pneumatici 205/45 R17

Trasmissione:
Trazione Posteriore con differenziale a slittamento limitato
Cambio Manuale
1° 3.709
2° 2.190
3° 1.536
4° 1.177
5° 1.000
6° 0.832
RM 3.603
Rapporto di riduzione finale 3.727

Motore:
Cilindrata e frazionamento: 1999 cm3, 4 cilindri in linea, 16 valvole, DOHC, iniezione elettronica
Potenza: 160 CV (118 kW) a 7000 giri/min.
Coppia massima: 188 Nm a 5000 giri/min.
Alesaggio x Corsa: 87,5×83,1 mm
Rapporto di compressione: 10,8:1
Emissioni di CO2: 181 g/km (Euro 5)

Prestazioni e Consumi:
Accelerazione 0-100 km/h: 7.6 secondi
Velocità massima: 213 km/h
Urbano: 10.9 l/100km
Extra Urbano: 6.1 l/100km
Combinato: 7.8 l/100km
Capacità serbatoio: 50 litri
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Testo: Omar Abu Eideh e Lorenzo Baroni
Tester: Lorenzo Baroni
Foto: Omar Abu Eideh e Marco Valerio Condorelli
Circuito della prova Pista di Latina il Sagittario
Foto e test realizzati su pista e strade chiuse al traffico

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Si ringrazia MR-Autotecnica per la gentile collaborazione

M.R. Autotecnica di Maurizio Rossi

Via Dei Cantelmo 60 – 00163 – ROMA

Email: info@mr-autotecnica.it

Tel: 06.89872050

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