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GP Corea F1 2013: una Jeep Grand Cherokee entra in pista

Una Jeep Grand Cherokee in testa al GP di Corea di Formula 1. Non è uno scherzo, ma la dimostrazione della scarsa preparazione dei commissari coreani ad affrontare un Gran Premio.

Sebastian Vettel ha vinto il GP di Corea, ma per qualche istante il suo primato è stato insidiato. Non stiamo parlando della Ferrari, deludente e mai in gara neanche per il podio o delle Lotus che sono arrivate seconda e terza con Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, ma dei commissari coreani che hanno deciso, di punto in bianco, di entrare in pista durante il Gran Premio con una Jeep Grand Cherokee, come potete vedere anche dalla nostra Diretta Live del GP di Corea F1 2013.

La Jeep Grand Cherokee dei commissari ha infatti preceduto la Safety Car e si è infilata in pista proprio mentre stavano passando i piloti in gara. Attimi di terrore a Yeongam, fortunatamente risoltisi senza incidenti o problemi di sorta, con le monoposto che hanno incrociato la Jeep Grand Cherokee su un rettiline, potendola sorpassare agevolmente e senza intoppi di sorta.


GP Corea F1 2013 Jeep Grand Cherokee
GP Corea F1 2013 Jeep Grand Cherokee

Un episodio che farà discutere, soprattutto per via degli scarsi livelli di sicurezza del GP di Corea di Formula 1. Una pista, quella del Korea International Circuit, poco sicura pur essendo di recentissima progettazione. La corsia di uscita dai box è stata modificata, ma nella curva a doppio apice appena dopo il rettilineo di partenza, all’esterno in uscita è presente una zona in erba a filo con l’asfalto, con a pochissimi metri un muro. Più di un pilota è uscito largo riuscendo a controllare l’auto senza troppi problemi, ma proprio questo punto, con l’uscita dei box e l’assenza di cordoli o vie di fuga, è uno dei più pericolosi del tracciato.

Anche i commissari di pista si sono rivelati assolutamente impreparati ad accogliere un Gran Premio di Formula 1. Oltre all’ingresso della Jeep Grand Cherokee ed alla presenza di alcune vetture BMW come auto d’assistenza nonostante la Formula 1 abbia un accordo di esclusività con Mercedes, i commissari non sono stati pronti né nella rimozione delle vetture incidentate, che però non ha causato grandi disagi, né nello spegnere l’incendio della vettura di Mark Webber, uscito incolume in tutta tranquillità dalla sua monoposto, che però è finita bruciata per più di metà dopo l’incidente causato da Sutil.

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