Home Notizie Curiosità Ferrari: le antenate della 599 GTO

Ferrari: le antenate della 599 GTO

Dopo la diffusione delle immagini ufficiali della Ferrari 599 GTO, ripercorriamo la storia delle Gran Turismo Omologate della Casa di Maranello, cominciata nel lontano 24 febbraio 1962 con la 250 GTO. Questa vettura derivava dalla Ferrari 250 GT Berlinetta ed era lunga 433 cm, larga 160 cm e alta 121 cm, mentre il passo misurava


Dopo la diffusione delle immagini ufficiali della Ferrari 599 GTO, ripercorriamo la storia delle Gran Turismo Omologate della Casa di Maranello, cominciata nel lontano 24 febbraio 1962 con la 250 GTO. Questa vettura derivava dalla Ferrari 250 GT Berlinetta ed era lunga 433 cm, larga 160 cm e alta 121 cm, mentre il passo misurava 240 cm. Si trattava di un’auto nata per l’impiego nel campionato mondiale FIA GT, dove conquistò tre titoli consecutivi dal ’62 al ’64. La linea della Ferrari 250 GTO fu concepita da Sergio Scaglietti, mentre il progetto fu affidato a Giotto Bizzarrini.

La supercar del Cavallino era mossa dal motore 3.0 V12 da 300 CV, lubrificato a carter secco e composto da 6 carburatori a doppio corpo Weber 78 DCN. Invece, il cambio era un manuale ZF a 5 marce, montato in blocco col propulsore. La 250 GTO raggiungeva i 280 km/h di velocità massima e il controllo delle prestazioni era garantito dai quattro freni a disco. La carrozzeria in alluminio permise di contenere la massa della vettura a 900 kg, nonostante il telaio irrigidito rispetto alla 250 GT con tubi d’acciaio a sezione ovale.

Molte particolarità estetiche della 250 GTO erano legate anche a funzioni tecniche, come la gobba sul cofano che celava il sistema di aspirazione, le feritoie sul muso che servivano per il raffreddamento di freni e radiatore, gli intagli sulle fiancate che fungevano per il raffreddamento del motore e la coda all’insù che garantiva stabilità alle alte andature. La Ferrari 250 GTO uscì di scena nel 1964 con l’avvento della seconda serie denominata GTO/64, equipaggiata con il propulsore 4.0 V12 da 370 CV e realizzata in soli 3 esemplari. La prima serie, invece, è stata prodotta in 36 unità e le quotazioni odierne raggiungono valori milionari.

Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO

Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO

Esattamente vent’anni dopo, si apre il secondo capitolo con la Ferrari 288 GTO, presentata ufficialmente al Salone di Ginevra del 1984. Derivata dalla 308 GTB, la 288 GTO è lunga 429 cm, larga 191 cm e alta 112 cm, mentre il passo misura 245 cm. Questa supercar era mossa dal propulsore 2.8 V8 biturbo da 400 CV, con architettura a V di 90 gradi, distribuzione a quattro valvole per cilindro, iniezione Weber-Marelli e collocato in posizione longitudinale. Il cambio meccanico a 5 marce di produzione Ferrari era posizionato in blocco col differenziale autobloccante e dotato di scatola realizzata in magnesio e alluminio.

La carrozzeria in materiali compositi – vetroresina, kevlar, carbonio, fibra di vetro, nomex e alluminio – permise di contenere il peso in 1160 kg. Per quanto riguarda le prestazioni, la 288 GTO raggiungeva i 305 km/ di velocità massima e accelerava da 0 a 100 in 4,9 secondi. Il design portava la firma di Pininfarina che concepì la linea della seconda Gran Turismo Omologata con l’ausilio della galleria del vento. Il progetto, invece, fu affidato a Nicola Materazzi che puntò sul telaio a traliccio in tubi d’acciaio. La principale caratteristica estetica della 288 GTO erano i proiettori a scomparsa tipici degli anni ’80, mentre all’interno debuttò l’avviamento a pulsante del motore.

Inoltre, la supercar del Cavallino era dotata di cerchi in lega scomponibili con dado centrale e i particolari specchi retrovisori in posizione rialzata derivavano dalle monoposto di Formula 1. Al posteriore, invece, dominavano la scena i quattro tubi di scarico disposti in coppia. La 288 GTO si distingueva dalla 308 GTB per le carreggiate larghe, il grande spoiler posteriore e le tre prese d’aria dietro le ruote posteriori che richiamavano stilisticamente l’antenata degli anni ’60. La Ferrari 288 GTO, inizialmente nata per le competizioni ma mai impiegata in campo agonistico, fu prodotta in 272 esemplari venduti al prezzo unitario di 194.000.000 di lire.

La Ferrari 599 GTO rappresenta il terzo capitolo della storia e la Gran Turismo Omologata del terzo millennio. Derivata dalla 599 GTB Fiorano, la 599 GTO segue molti principi che portarono al concepimento della 250 GTO, a partire dal motore V12. La nuova supercar della Casa di Maranello sarà presentata ufficialmente nei prossimi giorni al Salone di Pechino e prodotta in soli 599 esemplari. Anche l’esposizione alla kermesse cinese rappresenta il segno dei tempi che cambiano, dato che in Cina si circolava ancora con le biciclette quando debuttarono le Ferrari 250 GTO e 288 GTO.

Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO
Ferrari 250 GTO e 288 GTO

Ultime notizie su Curiosità

Abbiamo raccolto le notizie le più strane, i video i più divertenti e le auto più originali: scopri con noi le curiosità del mondo automobile e condividi con noi i tuoi aneddoti insoliti.

Tutto su Curiosità →