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Citroën C3: prova del cambio automatico

La nuova Citroën C3 debutta col cambio automatico. Ecco il prezzo e la prima prova con consumi e dati tecnici.

La Citroën C3 accoglie l’arrivo del cambio automatico, destinato ad aumentare l’appeal della sbarazzina city-car francese, proposta a un prezzo interessante. La prima prova della “Citroën C3 automatica” sulle strade di Milano e provincia induce a pensare che il successo del modello sia solo all’inizio. D’altronde i numeri parlano da soli: dal debutto di sei mesi fa al Salone di Parigi 2016, sono 100.000 gli esemplari venduti in Europa. Fatta eccezione per la Francia, il mercato più importante è quello italiano con 13.000 clienti nei primi quattro mesi del 2017. Per dare la dimensione del successo, le vendite ad aprile sono state oltre 4.000 portando la Citroën C3 al sesto posto delle auto più vendute in Italia, davanti a un evergreen come la Fiat 500 (dati Unrae).

Con il cambio automatico EAT6 (Efficient automatic transmission), l’obiettivo è continuare la scalata al vertice. Missione tranquillamente alla portata data la bontà del progetto Citroën C3, di cui vi racconterò qui sotto, e dal comfort offerto dal cambio di nuova generazione. Proposto in abbinamento con il motore benzina a tre cilindri – il 1.3 PureTech con Stop&Start da 110 cavalli, il più potente della gamma – il cambio EAT6 annuncia un rendimento ottimizzato con una riduzione degli attriti interni e una maggiore fluidità di marcia, a cui contribuisce la tecnologia Quick Shift, un insieme di elettrovalvole che migliorano la velocità dei passaggi. Il grosso del lavoro, sottolineato dai tecnici Citroën, si è concentrato sulla modifica della parte elettronica trovando il giusto abbinamento tra centralina e motore.

Il comfort del cambio automatico

Alla guida il cambio automatico si fa apprezzare in primis per il suo spunto notevole: appena si rilascia il freno al semaforo, lo Stop&Start l’accelerazione è di livello grazie ai 205 Nm di coppia disponibili già da 1.500 giri. Un dato che si ritrova nello stesso motore proposto con il classico cambio manuale a 5 marce ma con una sostanziale differenza: le marce sull’EAT 6 sono sei, una scelta che si traduce in un comfort elevato e in una maggiore versatilità (con tanto di doppia scalata) grazie a tre modalità di guida, Drive, Sport e Neve, quest’ultima particolarmente utile in scalata per evitare il bloccaggio delle ruote. La modalità Sport viaggia su regimi più alti e la cambiata risulta più veloce mentre è disponibile anche la modalità sequenziale ma non le palette al volante.

Tra Drive e Sport, dando il minimo del gas, ballano circa 1.000 giri: nel primo caso il cambio da seconda a terza marcia avviene a meno di 2.500 giri mentre nella modalità più sportiva i rapporti sono più corti e lo “switch” si verifica a circa 3.500 giri. A 90 km/h in Sport si viaggia a 3.100 giri in quarta marcia, mentre in modalità normale la marcia inserita è la sesta e si rimane sotto i 2000 giri: con il cruise control inserito, il computer di bordo mostra una percorrenza di oltre 20 km con un litro. In autostrada, a 130 km/h, si mantengono i 2.600 giri senza troppe vibrazioni. Buona la silenziosità per un’auto di questo segmento.

Consumi contenuti

La differenza di consumi tra la versione con cambio manuale e automatico è minima: 4,6 litri ogni 100 km il dato dichiarato dalla casa nel ciclo misto con il cambio manuale, leggermente inferiore rispetto ai 4,9 dell’EAT 6. Nel percorso di 33 km, fra strade urbane ed extra-urbane con qualche accelerazione generose e un paio di passaggi in modalità sport, il dato sul display ha fatto segnare un consumi medi di 16,1 km con un litro, equivalente a circa 6 litri per 100 km: un valore accettabile e praticamente lo stesso quanto dichiarato da Citroën nel ciclo urbano (6,1 l/100 km). Buona la grafica e la fruibilità della navigazione connessa 3D Citroën Connect Nav ospitata dallo schermo touch da 7 pollici Mirror Screen, in grado di supportare Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink.

Per il resto, la Citroën C3 automatica non cambia rispetto alla versione con cambio manuale. L’audacia della vettura riprende il motto “Be Different, Feel Good” e il suo stile non convenzionale si riflette sia negli esterni che negli interni: nove i colori della carrozzeria e tre quelli del tetto per 33 combinazioni, tra cui diverse tinte bi-color. Anche nell’abitacolo lo stile è molto personale con un tetto in vetro panoramico che proietta molta luce. Le dimensioni contenute (3,99 metri di lunghezza e 1,75 di larghezza) consentono parcheggi semplici e manovre agevoli, grazie anche a uno sterzo diretto che trasmette un buon feeling. L’abitabilità è buona anche per chi supera il metro e ottanta di altezza e sul divano posteriore ci stanno tre persone senza troppi problemi a patto di non sgomitare troppo. Tra i difetti riscontrati, i sedili troppo morbidi e i pulsanti delle modalità di guida non particolarmente comodi da raggiungere essendo posizionati poco sopra il cambio. Sarebbe stata utile anche una modalità Eco mentre alcuni dati sullo schermo (chilometri rimanenti e temperatura) sono scritti un po’ in piccolo.

Equipaggiamento ricco e vendite a gonfie vele

In compenso l’equipaggiamento di serie è ricco: fin dalla versione base Live sono compresi il riconoscimento dei limiti di velocità, il rilevatore di stanchezza Coffee Break Alert, l’avviso di superamento involontario della carreggiata e l’assistente per le partenze in salita Hill Assist. L’allestimento intermedio, Feel, aggiunge tra le altre cose climatizzatore manuale, radio MP3 con Bluetooth, specchietti retrovisori riscaldabili e regolabili elettricamente mentre la versione Shine, il top di gamma scelto dal 70% dei clienti, presenta di serie anche lo schermo Touch Pad 7 con navigatore, gli Airbump (scelti dal 93% dei clienti), il climatizzatore automatico, gli alzacristalli elettrici posteriori, il cruise control e i sensori di parcheggio posteriori. Disponibili, tra pacchetti e optional, anche l’utile sistema di sorveglianza dell’angolo morto e la telecamera di retromarcia oltre alla Connected CAM Citroën, una telecamera HD integrata nella vettura per condividere immagini e video.

Le vendite della nuova C3 stanno trascinando anche il marchio Citroën, in crescita del 18% rispetto al primo quadrimestre 2016 e con una quota di mercato che ormai sfiora il 4%. Dietro la popolarità di C3 c’è un progetto ben preciso. Tutto nasce dallo spirito unconventional che ha portato una ventata di freschezza nel piattume del segmento B. Il modello esce dai canoni tradizionali con una linea estroversa, filante e colorata e gli originali Airbump regalano una personalità unica: “In Italia il successo di Citroën C3 si legge nei numeri – ha spiegato Elena Fumagalli, responsabile Comunicazione Citroën -. Di questi oltre il 55% sono nuovi clienti, quindi un tasso di conquista molto alto”.

Citroën C3 automatica, il listino prezzi

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Parte del merito è sicuramente da attribuire alla campagna di lancio, anch’essa decisamente non convenzionale: dal test di gravidanza con l’annuncio dell’arrivo, al racconto in prima persona su Facebook. Proprio sul più famoso dei social network è stata venduta la C3 Facebook – Only Limited Edition, la prima social car realizzata in serie limitata. Poi il test drive a domicilio con Amazon Prime Now e infine il progetto con Fabio Volo e Emma Marrone sul set di Untraditional. La nuova Citroën C3 è già in vendita presso la rete Citroën con il motore PureTech 110 S&S EAT6. Nell’allestimento Feel, il prezzo di listino è di 17.300 euro, mentre il costo della versione Shine è di 18.550 euro, esattamente 1500 euro in più rispetto alla stessa motorizzazione con cambio manuale.

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