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Mandarini 1100 Sport: fascino italiano

Mandarini 1100 Sport: una vettura artigianale, nata dalla grande passione per le auto di Renato Mandarini. Scoprite la sua interessante storia insieme a noi…


Auto d’Epoca– Il nostro caro mondo dell’Automotive è composto da grandi brand, in grado di “sfornare” migliaia di vetture al mese, e da piccole realtà artigianali che nonostante mille difficoltà riescono a sopravvivere con ricercate produzioni di nicchia. Non bisogna poi dimenticarsi della categoria, a mio parere, più entusiasmante e affascinante dell’automobilismo: i costruttori per passione.

Si tratta di persone dotate di un grande ingegno, molta creatività e soprattutto di tanto amore per le quattro ruote. Dalle loro idee nel corso degli anni, soprattutto in passato, sono nate vetture particolari e originali. Ognuna con la sua personalità e la sua storia. Il protagonista del racconto odierno –in stile Amarcord è Renato Mandarini.

Mandarini 1100 Sport

Il milanese Renato Mandarini fin dai primi anni di attività nella sua officina è ritenuto da molti un meccanico competente, oltre che un buon preparatore. Nei momenti di tempo libero, insieme ai fratelli Cesare e Roberto, coltiva la passione per il mondo dell’auto ideando e realizzando modifiche e/o progetti interessanti e innovativi. A tal proposito il nipote Eraldo nei primi minuti della nostra chiacchierata mi accenna una serie di esperimenti nati dall’estro di Renato, come ad esempio la costruzione di una sorta di mini-car pensata per brevi spostamenti o per essere impiegata sui campi da golf. Ora, però, non voglio divagare.

Verso la fine degli anni quaranta, inizi cinquanta, Renato inizia a pensare alla Junior 750. Pian piano la sua creatura prende vita: prima il telaio tubolare, poi il motore (750 con distribuzione bialbero rotante) e la carrozzeria in lega leggera. Una volta ultimata la vettura iniziano i test. Purtroppo nel 1955 durante una sessione di prove, fra i cordoli di Monza, un guasto meccanico compromette il motore, che verrà sostituito con un Fiat 1100/103.

L’anno seguente, nel 1956, l’auto viene omologata e poco dopo venduta. Per molti anni non si sa più nulla sul suo conto, finché un signore la ritrova da un demolitore in Sicilia in condizioni tutt’altro che ottimali. Nonostante ciò, ne rimane colpito a tal punto da decidere di comprarla e rimetterla in forma, proprio com’era una volta.

Il restauro è un’operazione delicata svolta da molte persone, che non sempre adottano il giusto Modus Operandi. Per questo motivo il nuovo proprietario decide che l’auto dovrà essere “curata” dalle mani dei suoi padri inventori. La Mandarini 1100 Sport ritrova così la “famiglia” e nel giro di poco tempo riacquisisce lo splendore originale. Venduta poi a un altro appassionato, è tuttora posseduta e amorevolmente custodita dai suoi eredi. La storia, però, non finisce qui…

Eraldo e il cugino, riordinando un capannone di proprietà, ritrovano altri due esemplari incompleti della Mandarini 1100 Sport. L’esemplare numero due –che potete osservare nelle seguenti foto- è stato completato, mentre il terzo è un work in progress. Il risultato finale anche questa volta, sono sicuro, sarà un capolavoro made in Italy. Anzi, made in Milano.

Mandarini 1100 Sport

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