ZTL Roma, boom di denunce per i senza permesso: targhe truccate e non solo

Aumentano i furbetti nella ZTL di Roma: oltre 200 denunce, manomissioni targhe, multe e indagini su accessi abusivi. Ecco i trucchi più usati

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 17 set 2025
ZTL Roma, boom di denunce per i senza permesso: targhe truccate e non solo

Nel cuore della Capitale si sta combattendo una vera e propria battaglia contro l’astuzia, o meglio, contro chi trasforma la furbizia in un vero e proprio reato. Le ZTL di Roma sono ormai il teatro di una guerra silenziosa, dove ogni mese si registrano migliaia di accessi non autorizzati e oltre 200 denunce, segno di un fenomeno che non accenna a diminuire. Le autorità, sempre più impegnate in una lotta serrata, si trovano di fronte a trasgressori pronti a tutto pur di aggirare le regole e non pagare la dovuta multa.

L’inventiva dei cosiddetti furbetti sembra non avere confini. Le strategie messe in campo per sfuggire ai controlli sono sempre più sofisticate e sorprendenti. Si parte dalla classica manomissione targa con adesivi o nastro isolante, fino a veri e propri stratagemmi da film: c’è chi attraversa i varchi con i portelloni posteriori aperti, oscurando così la targa alle telecamere, e chi si affida a tecniche ancora più ingegnose, rischiando pesanti conseguenze penali.

Casi al limite del paradossale

Non sono mancati casi al limite dell’incredibile, come quello di un disabile che, pur avendo diritto all’accesso non autorizzato gratuito, ha scelto di alterare la propria targa per evitare qualsiasi controllo. Un gesto che, invece di portare il risparmio sperato, gli è costato un procedimento giudiziario e una segnalazione all’autorità competente. Questo episodio dimostra come il desiderio di eludere le regole possa colpire chiunque, a prescindere dai privilegi già riconosciuti dalla legge.

Ma il caso più eclatante, che ha fatto discutere l’intera città, è quello di una nobildonna di 49 anni, divenuta il simbolo della lotta alle infrazioni nelle ZTL. Alla guida di una fiammante Ferrari California e di una lussuosa Bentley Continental – entrambe radiate dalla circolazione – avrebbe compiuto circa 600 passaggi abusivi, utilizzando targhe fittizie associate a veicoli inesistenti. Una vera e propria “fantasma della ZTL”, la cui attività si è conclusa solo dopo lunghe e complesse indagini che hanno portato al suo fermo e a una denuncia formale.

Tanti i furbetti

I furbetti non sono solo privati cittadini. Anche numerosi conducenti di veicoli commerciali sono stati sorpresi mentre, con grande disinvoltura, attraversavano i varchi elettronici con i portelloni strategicamente aperti, rendendo impossibile la lettura della targa da parte dei sistemi automatici. Le forze dell’ordine stanno ora indagando per comprendere se si tratti di iniziative personali o di una pratica diffusa e, magari, incoraggiata da direttive aziendali non ufficiali.

Tra le tecniche più pericolose adottate per evitare la multa spicca quella dell’accesso contromano ai varchi. Una manovra rischiosissima, che non solo mette in pericolo la vita degli stessi trasgressori, ma anche quella di pedoni e altri automobilisti. Questo fenomeno, già noto alle autorità, ha visto una preoccupante impennata con la ripresa delle attività scolastiche e lavorative dopo la pausa estiva, segno che la pressione della routine quotidiana può spingere molti a scelte avventate.

Multe salate

Le conseguenze per chi viene scoperto sono tutt’altro che leggere. Oltre alle multe salate, spesso scatta la segnalazione all’autorità giudiziaria. Nei casi più gravi, si rischia una vera e propria condanna per truffa, con ripercussioni pesanti sulla fedina penale. Le forze dell’ordine, consapevoli dell’escalation di creatività dei trasgressori, stanno investendo in sistemi di controllo sempre più sofisticati, capaci di smascherare anche i tentativi più ingegnosi e ben architettati.

Il dilagare di questi comportamenti sta spingendo le autorità di Roma a valutare un ulteriore inasprimento delle sanzioni e un potenziamento delle tecnologie di monitoraggio. L’obiettivo è chiaro: garantire la legalità e la sicurezza nelle aree più sensibili della città, tutelando il diritto di tutti a muoversi in un ambiente regolato e sicuro. La guerra alle targhe manipolate è solo all’inizio, ma la posta in gioco – la vivibilità e il rispetto delle regole nel centro storico – è troppo alta per permettere ai furbetti di vincere.

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