Una Bugatti Tipo 35 torna a Roma per il centenario del Reale Premio
Celebrazione del Reale Premio Roma: una Bugatti Tipo 35 torna sul circuito storico, affiancata da auto e moto d'epoca in una parata unica.
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Le strade di Roma si sono animate di storia e passione in occasione del centenario del Reale Premio Roma, una delle competizioni automobilistiche più iconiche d’Italia. Organizzata dall’Automobile Club Roma in collaborazione con il prestigioso Volpe Argentata Invitational di Prisca Taruffi, la celebrazione ha riportato in vita lo spirito di una gara che ha segnato un’epoca.
Il fulcro dell’evento è stata la rievocazione del leggendario Circuito di Monte Mario, percorso per la prima volta nel 1925. Oltre trenta automobili storiche e una decina di motociclette d’epoca hanno sfilato da Piazza dei Quiriti fino al Parco di Roma Golf Club, dove sono state esposte l’8 giugno, attirando appassionati e curiosi.
Tra i gioielli meccanici esposti, la protagonista indiscussa è stata una Bugatti Tipo 35, il modello che portò Carlo Masetti alla vittoria nella prima edizione della gara. Questo capolavoro ingegneristico ha condiviso la scena con altre vetture di inestimabile valore, come la Ginetta G4 Sport del 1966, l’Itala 65 Sport del 1930 – con cui Piero Taruffi conquistò la Coppa del Cimino – e la Ferrari 275 GTB del 1966, simbolo di lusso e performance.
Il Reale Premio Roma affonda le sue radici nel febbraio 1925, quando la Principessa Mafalda di Savoia diede il via alla prima edizione. Il circuito cittadino di 10,625 km, che attraversava Monte Mario, via della Camilluccia e il Lungotevere, attirò migliaia di spettatori entusiasti. Carlo Masetti completò i 425 km previsti a una media di 97 km/h, un risultato straordinario per l’epoca. La competizione proseguì fino al 1932, per poi rinascere nel dopoguerra come Gran Premio Roma, ospitando leggende del volante come Tazio Nuvolari e Achille Varzi.
La celebrazione del centenario non ha trascurato il mondo delle due ruote, includendo modelli iconici come la Guzzi Side Car Sport 13 del 1928 e la Gilera 500 quattro cilindri del 1950. Un tributo completo al motorismo storico, che ha saputo coniugare passione sportiva e memoria culturale.
“Siamo orgogliosi di celebrare un evento che non solo rievoca una pagina gloriosa del motorismo, ma valorizza anche il patrimonio culturale e storico del nostro Paese,” ha dichiarato Giuseppina Fusco, Presidente dell’Automobile Club Roma. La giornata si è conclusa con le premiazioni dei veicoli più rappresentativi, tra cui il prestigioso riconoscimento “Best of Show” e un premio speciale per la motocicletta di maggior rilevanza storica.
Questo evento ha dimostrato come la passione per i motori possa fungere da ponte tra passato e presente, celebrando non solo le vetture ma anche le storie e le emozioni che esse rappresentano. Il centenario del Reale Premio Roma ha saputo trasformare le strade della capitale in un museo a cielo aperto, rendendo omaggio a un’epoca irripetibile del motorismo italiano.
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