Trionfo Ferrari, F80 e 296 Speciale vincono ai Top Gear Awards 2026

Doppio successo Ferrari ai Top Gear Awards 2026: il F80 è Hypercar of the Year e la 296 Speciale è Supercar of the Year, tra potenza ibrida e aerodinamica avanzata

Trionfo Ferrari, F80 e 296 Speciale vincono ai Top Gear Awards 2026
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 28 nov 2025

Quando l’innovazione tecnologica oltrepassa i limiti convenzionali, sorge spontanea una domanda cruciale: cosa rimane dell’autenticità dell’esperienza di guida? Questo interrogativo centrale emerge con forza dai risultati dei Top Gear Awards 2026 di Londra, dove Ferrari ha dimostrato ancora una volta la sua supremazia conquistando due tra i riconoscimenti più illustri del panorama automobilistico mondiale. L’F80 ha ottenuto il titolo di «Hypercar of the Year» mentre il 296 Speciale si è aggiudicato il premio «Supercar of the Year». Questo doppio successo consolida ulteriormente la posizione della casa di Maranello, che raggiunge quota 21 premi Top Gear in soli 23 anni di competizioni, un dato che testimonia la continuità di eccellenza del marchio.

Due progetti distinti ma vincenti

La vittoria rappresenta il frutto di due progetti che, sebbene filosoficamente diversi, condividono una ricerca comune: quella di esaltare il massimo piacere di guida attraverso soluzioni tecniche all’avanguardia. L’F80, prodotto in soli 799 esemplari, incarna il vertice della ricerca ibrida contemporanea. Il suo cuore pulsante è costituito da un motore V6 3.0 da 900 cavalli vapore, derivato direttamente dalla gloriosa 499P da competizione, abbinato a un sistema elettrico a 800 Volt che eroga ulteriori 300 cavalli grazie anche a un innovativo asse anteriore completamente elettrificato e a turbocompressori rivoluzionari che azzerano completamente il turbo lag. La struttura realizzata interamente in fibra di carbonio e l’aerodinamica attiva, capace di generare fino a 1.050 chilogrammi di downforce a 250 chilometri orari, completano il profilo tecnico di una macchina concepita esplicitamente per il dominio in pista.

Il 296 Speciale percorre invece una traiettoria leggermente differente ma complementare: mantiene il V6 biturbo come propulsore principale elevandone la potenza attraverso l’integrazione di un motore elettrico fino a raggiungere 880 cavalli complessivi. La riduzione di peso strategica, il cambio DCT a 8 marce finemente calibrato e l’incremento del 20 percento della deportanza rispetto alla GTB trasformano questo modello in uno strumento ancora più preciso e affilato per coloro che perseguono l’eccellenza assoluta sulle piste da corsa.

Supremazia tecnologica

Gianmaria Fulgenzi, Chief Product Development Officer di Maranello, ha commentato il riconoscimento affermando: «Un privilegio ricevere questi riconoscimenti per le ultime incarnazioni di linee modello iconiche», evidenziando come la ricerca e sviluppo rimanga il fulcro incontrastato della strategia aziendale.

Da un punto di vista strettamente tecnico, i premi confermano la straordinaria capacità di Ferrari di traferire consapevolezze e competenze maturate nella competizione motorsport direttamente ai modelli destinati alla strada: materiali compositi sofisticati, sistemi ibrido-elettrici evoluti e controlli elettronici intelligenti rappresentano una sintesi raffinata tra prestazione pura e innovazione spinta. Tuttavia, va sottolineato che entrambe le vetture si collocano in segmenti di mercato estremamente ristretti e selettivi, motivo per cui il riconoscimento premia principalmente la supremazia tecnologica e il valore simbolico universale del marchio, piuttosto che generare un impatto commerciale capillare e diffuso.

Non sono mancate le voci critiche e le considerazioni alternative: esperti del settore manifestano preoccupazioni legittime riguardanti la manutenibilità di sistemi in continua evoluzione e sempre più articolati, i costi reali di gestione e assistenza, e la sostenibilità a lungo termine di queste soluzioni. Alcuni puristi dell’automobilismo lamentano come l’intervento pervasivo dell’assistenza elettronica possa compromettere il piacere autentico della guida tradizionale. Eppure, i risultati di questi Awards dimostrano inequivocabilmente che, almeno per il momento presente, la strada dell’elettrificazione spinta e della complessità tecnica continua a essere celebrata e premiata dal pubblico specializzato.

In linea con le più importanti di sempre

Storicamente, l’F80 si inserisce direttamente nella lignea dei grandi capolavori Ferrari come la mitica GTO, la leggendaria F40 e la recente LaFerrari, mentre il 296 Speciale rappresenta l’evoluzione consapevole della tradizione tecnica della 296 GTB con soluzioni orientate specificamente verso la prestazione pura e senza compromessi. Per collezionisti e appassionati, questi modelli segnano tappe significative e memorabili nel percorso centenario del Cavallino Rampante.

Il dato oggettivo e incontrovertibile che emerge dall’analisi è univoco: Maranello continua a eccellere nella capacità di coniugare eredità storica e innovazione contemporanea, mantenendo il suo primato indiscusso nelle vetture ad altissime prestazioni e prestigi. Tuttavia, la discussione costruttiva sui compromessi ambientali, economici e sulla questione delicata dell’accessibilità di queste tecnologie d’avanguardia rimane decisamente aperta e destinata a svilupparsi e evolversi significativamente negli anni a venire.

Ti potrebbe interessare: