Tesla testa la guida autonoma Full Self-Driving nel traffico romano

Tesla porta la sua tecnologia Full Self-Driving a Roma, affrontando il traffico urbano. Scopri i dettagli del test e le funzionalità avanzate

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 16 giu 2025
Tesla testa la guida autonoma Full Self-Driving nel traffico romano

Il sistema di guida autonoma di Tesla ha affrontato con successo una delle sfide più complesse: il traffico caotico di Roma. Durante un recente test, una Tesla Model 3 equipaggiata con il sistema Full Self-Driving (FSD) ha percorso le strade della capitale italiana senza alcun intervento umano, dimostrando che la tecnologia Tesla è pronta a gestire anche i contesti urbani più imprevedibili.

Un portavoce di Tesla ha dichiarato con orgoglio: “Il nostro sistema ha navigato con successo tra semafori, incroci e parcheggi selvaggi di Roma, dimostrando che la guida autonoma è pronta anche per le sfide più complesse”. Il test ha rappresentato un momento significativo per l’azienda, che continua a spingere i confini dell’innovazione tecnologica.

Una prova decisiva per l’intelligenza artificiale

Le città, con la loro complessità, rappresentano il banco di prova definitivo per i veicoli autonomi. A differenza delle autostrade, che offrono un ambiente relativamente controllato, i contesti urbani introducono un’infinità di variabili. A Roma, la Tesla Model 3 ha affrontato situazioni come pedoni imprevedibili, ciclisti che ignorano le regole e la ben nota “creatività” degli automobilisti italiani nel parcheggiare.

Un video del test ha mostrato la vettura reagire con precisione a ostacoli complessi, come monopattini che attraversano improvvisamente e veicoli parcheggiati in doppia fila. Questo esperimento evidenzia il potenziale del sistema Full Self-Driving di Tesla, che si avvicina sempre più a un livello di affidabilità capace di rivoluzionare la mobilità urbana.

Normative europee: un freno all’innovazione?

Nonostante i progressi tecnologici, la diffusione della guida autonoma in Europa è ancora limitata dalle normative vigenti. In Italia, ad esempio, la legislazione consente solo il Livello 2 di autonomia, che richiede che il conducente mantenga sempre le mani sul volante. Tuttavia, grazie al decreto Smart Road, test come quello di Roma sono possibili su strade pubbliche, aprendo la strada a ulteriori sviluppi.

Questa discrepanza tra la maturità tecnologica e le restrizioni normative solleva interrogativi su quanto velocemente i legislatori possano adattarsi all’evoluzione della mobilità. Mentre la tecnologia continua a progredire, il ritardo normativo rischia di rallentare l’adozione su larga scala di sistemi avanzati come il Full Self-Driving.

Le funzioni già disponibili

In attesa di un futuro in cui sarà approvato il Livello 3 di autonomia, Tesla offre già ai suoi clienti una serie di funzionalità attraverso l’Autopilot avanzato. Tra queste, troviamo:

  • Cambio corsia automatico in autostrada
  • Navigate on Autopilot in versione beta
  • Parcheggio automatico parallelo e perpendicolare
  • Dumb Summon per manovre in spazi ristretti
  • Actually Smart Summon per la navigazione nei parcheggi

Queste funzioni, sebbene non rappresentino ancora una vera guida autonoma, offrono un assaggio delle potenzialità future, migliorando già oggi l’esperienza di guida.

Verso un futuro autonomo

La forza della tecnologia Tesla risiede nella capacità di apprendere continuamente dai dati raccolti dalla sua flotta globale. Ogni chilometro percorso da una Tesla contribuisce al miglioramento dell’intelligenza artificiale, rendendo il sistema sempre più efficiente e sicuro.

Il successo del test a Roma dimostra che la tecnologia è pronta per affrontare le sfide della mobilità urbana. Ora, il compito spetta ai legislatori, che devono adattare le normative per consentire una più ampia diffusione della guida autonoma. Con la crescente affidabilità di sistemi come il Full Self-Driving, la rivoluzione della mobilità potrebbe essere più vicina di quanto immaginiamo.

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