Porsche Cayenne Electric e Turbo Electric: i prezzi per l'Italia
Porsche presenta la nuova Cayenne Electric e Cayenne Turbo Electric in Italia: due motorizzazioni, batteria da 113 kWh, ricarica a 400 kW e prezzi da €108.922
C’è un momento, nella storia di ogni modello Porsche, in cui il futuro smette di essere un orizzonte e diventa una scelta. Per la Cayenne elettrica, quel momento è arrivato adesso: la Casa di Stoccarda ha pubblicato i listini italiani, inaugurando un capitolo che profuma di silenzio, potenza e tecnologia portata all’estremo. Due versioni, due filosofie, un’unica certezza: la Cayenne non è mai stata così radicale.
Electric e Turbo Electric: due anime, una sola scossa
La nuova Cayenne a batteria debutta in Italia con due varianti. La Electric, che parte da 108.922 euro, è l’ingresso ufficiale nel mondo della grande Suv elettrica premium di Zuffenhausen. La Turbo Electric, invece, è la solita Porsche che non accetta compromessi: 169.545 euro e una scheda tecnica che sembra scritta più per un’astronave che per un’auto da famiglia.
Al primo sguardo resta lei, la Cayenne: 4,98 metri di lunghezza, 3,02 metri di passo, proporzioni che ormai sono un marchio di fabbrica. Ma il segreto è nascosto nell’aria che le scivola intorno. Il Cx di 0,25, ottenuto anche grazie a un sofisticato sistema di aerodinamica attiva, racconta di un lavoro chirurgico per spremere ogni chilometro in più dal pacchetto elettrico.
Un abitacolo digitale, ma con l’anima Porsche
Dentro, la rivoluzione è morbida ma irresistibile. La plancia, disegnata attorno al Flow Display Oled, sembra guardarti mentre ti siedi. Attorno, lo schermo del guidatore, quello del passeggero, e un head-up display da 87″ che trasforma il parabrezza in un pannello informativo sempre vivo. Eppure, in mezzo a tanta tecnologia, resistono alcuni comandi fisici: un omaggio alla tradizione, un modo per ricordare che Porsche ama il digitale, ma non dimentica il tatto. E poi il bagagliaio, perché anche le Suv elettriche devono essere pratiche: 781 litri, un valore da viaggio lungo, da famiglia, da quotidianità premium.
Da 442 a 1.156 CV: la Cayenne più potente di sempre
Sono i numeri a raccontare meglio di qualsiasi aggettivo cosa sia diventata la nuova Cayenne.
- Cayenne Electric:
- 442 CV, 835 Nm
- 0-100 km/h in 4,8 s, 230 km/h di punta
- Cayenne Turbo Electric:
- 1.156 CV, 1.500 Nm
- 0-100 km/h in 2,5 s, 0-200 in 7,4 s
Una differenza abissale, quasi provocatoria. La Turbo Electric non è solo la Cayenne più potente mai costruita: è una dichiarazione d’intenti. È dire al mondo che l’elettrico non serve a calmare, ma a scatenare — quando chi guida porta sul volto lo stesso sorriso dei piloti Porsche.
Fino a 642 km di autonomia e ricarica lampo
La batteria è la stessa per entrambe: 113 kWh, ma cambia la percorrenza. La Electric percorre fino a 642 km nel ciclo WLTP; la Turbo arriva a 623 km. Numeri importanti, numeri veri.
La ricarica, poi, ha qualcosa di fantascientifico:
400 kW in DC, che permettono il passaggio dal 10 all’80% in poco più di 15 minuti alle colonnine HPC. Giusto il tempo di un caffè, forse due se c’è fila al bar.
Personalizzazione totale e ricarica wireless nel 2026
Il configuratore è un oceano. Dieci colori, undici cerchi da 20 a 22 pollici (anche con aeroblades in carbonio), interni bicolore o tinta unita, sedili ventilati davanti e dietro, OffRoad Package, SportDesign, tetto panoramico a trasparenza variabile, asse posteriore sterzante, sospensioni Active Ride (con PASM di serie), PCCB carboceramici, Matrix LED, audio Bose o Burmester, schermo dedicato al passeggero.
E soprattutto — il dettaglio più futuristico — la predisposizione per la ricarica wireless dell’auto. Una tecnologia da 11 kW che arriverà nel 2026, con un costo previsto di circa 7.000 euro.
La nuova Cayenne non cambia: evolve
In fondo, la Cayenne elettrica non tradisce nulla. Cambia motore, cambia architettura, cambia linguaggio, ma resta fedele a sé stessa: un equilibrio perfetto tra lusso, sportività e utilità quotidiana. E mentre l’elettrico ridisegna i confini del mercato, Porsche fa quello che ha sempre fatto: spingere più in là l’asticella, senza mai chiedere il permesso.