Taglio dei fondi stradali, suona l'allarme per la sicurezza

SITEB lancia l'allarme sul taglio ai fondi stradali: rischio per sicurezza, economia e 400.000 posti di lavoro. Salvini sotto accusa

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 30 mag 2025
Taglio dei fondi stradali, suona l'allarme per la sicurezza

Il recente e drastico taglio fondi stradali, deciso dal ministro Matteo Salvini, sta sollevando preoccupazioni crescenti sulla sicurezza stradale e sull’impatto economico che potrebbe derivarne. In regioni come il Veneto, si parla di una riduzione dei finanziamenti fino al 70%, un dato che allarma cittadini e addetti ai lavori. L’Associazione Strade Italiane e Bitumi, meglio conosciuta come SITEB, ha lanciato un appello urgente, sottolineando come questa decisione rischi di vanificare i progressi compiuti negli ultimi anni.

Dirottare risorse verso altri progetti

La scelta di dirottare risorse verso altri progetti infrastrutturali potrebbe compromettere gravemente la rete viaria nazionale. Secondo A.P., presidente di SITEB, tali tagli rischiano di riportare il Paese in una situazione di emergenza. Il settore aveva recentemente registrato un incremento nella produzione di conglomerato bituminoso, superando i 34 milioni di tonnellate nel 2023. Tuttavia, queste conquiste rischiano ora di essere azzerate.

L’associazione ha formalmente richiesto un confronto diretto con il ministro Salvini per discutere le implicazioni di questa politica e proporre strategie alternative che tengano conto delle reali necessità dei territori. L’obiettivo è evitare che il sistema stradale italiano, già fragile, subisca ulteriori danni.

Una parte fondamentale dell’economia stradale

Il comparto della manutenzione stradale rappresenta una parte fondamentale dell’economia stradale italiana. Con oltre 3.000 imprese coinvolte e più di 400.000 lavoratori impiegati, il settore contribuisce al 2% del PIL nazionale. Un ridimensionamento significativo, come quello prospettato, potrebbe avere conseguenze drammatiche non solo per la sicurezza pubblica, ma anche per il tessuto economico del Paese.

SITEB invita il governo a prendere decisioni basate su dati concreti e a valutare attentamente le conseguenze delle misure restrittive. L’associazione sottolinea come la cooperazione tra istituzioni e rappresentanti del settore sia essenziale per sviluppare soluzioni equilibrate e sostenibili. Solo attraverso un dialogo costruttivo sarà possibile affrontare le sfide attuali e garantire un futuro più sicuro per le infrastrutture italiane.

Risorse limitate: la sfida

In un momento in cui le risorse sono limitate, la sfida principale consiste nel trovare un equilibrio tra i vincoli di bilancio e la necessità di garantire strade sicure e adeguatamente mantenute. SITEB ha espresso piena disponibilità a collaborare con il ministero per elaborare strategie efficaci e sostenibili. La manutenzione stradale, infatti, non può essere considerata un elemento secondario: essa rappresenta una priorità non negoziabile per la sicurezza pubblica e per la solidità economica del Paese.

Le decisioni politiche in questo ambito richiedono un approccio lungimirante e una particolare attenzione alle implicazioni a lungo termine. Il rischio è quello di compromettere non solo la sicurezza degli automobilisti, ma anche l’efficienza complessiva del sistema viario, con ripercussioni che potrebbero farsi sentire su tutta l’economia nazionale.

La questione rimane aperta, ma è evidente che il futuro delle infrastrutture stradali italiane dipenderà dalla capacità di adottare politiche che tengano conto delle reali necessità del Paese. In un contesto così delicato, la collaborazione tra istituzioni e operatori del settore appare più che mai indispensabile per garantire un sistema stradale sicuro, efficiente e all’altezza delle sfide moderne.

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