Stellantis cede la storica Vm di Cento
Accordo Stellantis-Gamma Holding: la fabbrica Vm di Cento passa a Marval. Garantiti 352 posti, focus su motori industriali e sviluppo locale.
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Una svolta di rilievo scuote il panorama industriale italiano: lo storico stabilimento emiliano della Vm di Cento cambia proprietà, segnando un nuovo corso per la manifattura dei motori industriali nel nostro Paese. L’annuncio della cessione da parte di Stellantis alla Gamma Holding, società fondata dagli azionisti della torinese Marval, rappresenta un passaggio cruciale in un momento di grande trasformazione per l’intero settore automotive.
L’operazione, i cui dettagli finanziari restano per ora riservati, mette in sicurezza non solo la continuità produttiva di uno stabilimento dalla lunga tradizione, ma soprattutto la occupazione Cento: saranno infatti 352 i lavoratori che potranno guardare con rinnovata fiducia al proprio futuro professionale. Dopo un periodo segnato da incertezze e timori per il destino dell’impianto, la notizia dell’acquisizione ha trovato il favore delle istituzioni locali e degli stessi dipendenti, rappresentando una vera boccata d’ossigeno per il territorio.
La storia recente dello stabilimento racconta di una profonda evoluzione: passato sotto il controllo di Fiat-Chrysler nel 2013, il sito aveva vissuto nel 2022 una riconversione produttiva, distaccandosi progressivamente dal comparto automotive tradizionale per adattarsi alle nuove strategie di Stellantis. La decisione del gruppo di ridimensionare la propria presenza produttiva in Italia aveva gettato ombre sul futuro della Vm di Cento, ma l’arrivo di Marval promette ora una nuova fase di rilancio e sviluppo.
Marval, realtà industriale di primo piano con quartier generale a Torino, conta oggi circa 800 dipendenti e una presenza consolidata a livello internazionale. Oltre agli stabilimenti piemontesi di Castellamonte e Valperga, l’azienda vanta siti produttivi anche in Cina e Regno Unito. Il portafoglio clienti testimonia la rilevanza della società: tra i principali partner figurano nomi di peso come John Deere, Daimler Truck, Iveco, Scania e BYD. Queste collaborazioni confermano la solidità di Marval nel settore della produzione motori e la sua capacità di dialogare con i principali player globali della meccanica.
Il progetto industriale presentato dal nuovo proprietario è ambizioso e guarda al futuro: l’obiettivo dichiarato è quello di trasformare la Vm di Cento in un polo nazionale d’eccellenza per la tecnologia dei motori industriali. L’amministratore delegato Vincenzo Nunziata ha assicurato che l’acquisizione verrà formalizzata entro la fine dell’anno e che verrà mantenuta integralmente l’attuale forza lavoro. “Puntiamo a continuare lo sviluppo industriale di VM”, ha sottolineato Nunziata, evidenziando la volontà di valorizzare il know-how che ha reso celebre il marchio, storicamente legato anche a prestigiosi marchi come Maserati.
Questa operazione si inserisce in un contesto di grandi sfide per il comparto automotive italiano, alle prese con la transizione energetica e con la necessità di reinventarsi per non perdere competitività. La scelta di focalizzarsi sui motori industriali e marini rappresenta una strategia chiara per preservare e rilanciare l’eccellenza della meccanica italiana, puntando su settori che, pur in un’epoca di elettrificazione della mobilità privata, mantengono una centralità economica e tecnologica fondamentale.
La sfida, ora, sarà quella di rendere la Vm di Cento un punto di riferimento per l’innovazione nella filiera dei motori industriali, sfruttando la sinergia tra le competenze locali e la visione strategica di Marval. L’obiettivo è non solo quello di salvaguardare la occupazione Cento, ma anche di rilanciare l’impianto come laboratorio di eccellenza e innovazione, capace di rispondere alle nuove esigenze del mercato e di attrarre investimenti in un settore in rapida evoluzione.
In conclusione, la cessione della Vm di Cento a Gamma Holding rappresenta molto più di un semplice passaggio di proprietà: è il simbolo di una possibile rinascita per l’industria italiana dei motori industriali, una sfida che mette al centro le persone, il territorio e la capacità di innovare. Un’opportunità che, se ben gestita, potrà restituire slancio a un intero comparto e rafforzare il ruolo dell’Italia nella meccanica di precisione a livello globale.
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