Smart e la sua prima, nonché inedita, berlina: è già su strada

La Smart 6 avvistata in Cina cambio strategia: berlina ibrida plug-in su piattaforma Geely, due batterie, DHT e possibile lidar. Dettagli su autonomia e design

Smart e la sua prima, nonché inedita, berlina: è già su strada
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Giorgio Colari
Pubblicato il 17 nov 2025

La rivoluzione nel mondo della mobilità urbana e non solo passa attraverso l’arrivo della Smart #6, una nuova berlina che promette di ridefinire le regole del segmento grazie a una tecnologia all’avanguardia e a una filosofia progettuale orientata alla versatilità. Dopo anni in cui il marchio è stato sinonimo di veicoli compatti esclusivamente elettrici, ora si prepara a stupire con una soluzione che abbraccia il meglio di due mondi: la ibrida plug in.

Il cuore pulsante della nuova Smart #6 è rappresentato da una batteria disponibile in due tagli distinti, da 20 o 41,46 kWh, capace di adattarsi alle esigenze di una clientela sempre più diversificata. Questa scelta non è casuale: la presenza di una versione più compatta per chi predilige la guida cittadina e di una più generosa per chi affronta spesso lunghi tragitti, evidenzia una strategia commerciale attenta alle reali necessità del mercato. A muovere la vettura, un moderno motore 1.5 turbo che lavora in sinergia con un’unità elettrica e una trasmissione DHT a tre rapporti, garanzia di efficienza e fluidità nella gestione della potenza.

Ibrida plug-in

Il design della nuova berlina non passa inosservato. Le prime immagini catturate durante i test su strada in Cina rivelano linee filanti e dettagli stilistici che richiamano chiaramente la mano del gruppo Geely. I fari rettangolari e la barra luminosa posteriore, ispirati ai brand Lynk & Co e Zeekr, conferiscono alla vettura un aspetto moderno e distintivo. Il profilo elegante, con tetto discendente e specchietti arrotondati, suggerisce una cura particolare per l’aerodinamica, ulteriormente enfatizzata dalla presenza di uno spoiler attivo sul retrotreno.

Sul fronte tecnico, la Smart #6 sembra voler riprendere la collaudata architettura della Smart #5 EHD, integrando un motore termico da 120 kW (163 CV) con un’unità elettrica da 200 kW (272 CV). Il tutto è orchestrato dalla sofisticata trasmissione DHT, specificamente sviluppata per ottimizzare le prestazioni delle vetture ibride. Questa configurazione non solo promette un’esperienza di guida dinamica, ma apre anche a una gestione intelligente dell’energia, elemento chiave per chi cerca un’autonomia estesa senza rinunciare alla praticità.

Presenza di Lidar

Uno degli aspetti più innovativi della ibrida plug in di casa Smart è rappresentato dalla presenza della tecnologia lidar sulla sommità del tetto, elemento ormai imprescindibile per le auto che puntano a offrire sistemi ADAS di ultima generazione. La dotazione di sensori avanzati, infatti, permette di accedere a funzionalità di assistenza alla guida sempre più sofisticate, trasformando la vettura in una vera e propria piattaforma mobile in grado di garantire sicurezza e comfort ai massimi livelli.

Il passaggio dalla pura elettrificazione alla soluzione ibrida plug in rappresenta una svolta strategica di grande rilievo per il marchio. Se da un lato la Smart è stata storicamente sinonimo di mobilità urbana a zero emissioni, dall’altro le infrastrutture di ricarica ancora incomplete in molte regioni e la crescente richiesta di flessibilità da parte degli automobilisti hanno spinto il brand a riconsiderare la propria offerta. Il compromesso tra la praticità di un motore tradizionale e i vantaggi dell’elettrico si traduce così in una proposta capace di attrarre anche quei clienti ancora indecisi tra passato e futuro della mobilità.

Adottare componenti e piattaforme condivise

Dal punto di vista commerciale, la scelta di adottare componenti e piattaforme condivise con altri marchi del gruppo Geely si rivela vincente. Questo approccio consente di contenere tempi e costi di sviluppo, favorendo l’introduzione rapida di tecnologie già testate e affidabili. Inoltre, la modularità dell’architettura permette di adattare la vettura alle diverse esigenze dei mercati internazionali, accelerando la diffusione di soluzioni innovative.

Resta però da attendere la conferma ufficiale di Smart circa i dettagli definitivi del progetto. Nei prossimi mesi, il successo della strategia ibrida plug in dipenderà dall’evoluzione delle normative, dalla domanda di mercato e dall’espansione delle reti di ricarica nei principali segmenti geografici. La Smart #6 potrebbe così rappresentare non solo un nuovo modello di riferimento, ma il primo passo di una trasformazione più ampia per il marchio, proiettandolo verso un futuro in cui la mobilità sostenibile e la tecnologia avanzata camminano di pari passo.

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