Fra Trump e Musk è guerra, come la crisi politica può impattare su Tesla

Tensione alle stelle e una rottura senza precedenti scuotono il panorama politico ed economico degli Stati Uniti. Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ed Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e fondatore di Tesla, si trovano ora su fronti opposti in uno scontro che sta già avendo ripercussioni significative sulla politica americana, sull’industria automobilistica e sui mercati finanziari.

Una frattura insanabile

La frattura è emersa in seguito alle dimissioni di Musk dal dipartimento per l’efficienza governativa, un organo voluto proprio dall’amministrazione Trump. L’imprenditore ha criticato aspramente la nuova legge di bilancio, definendola un “disgustoso abominio”. Questa dichiarazione ha scatenato la reazione furiosa del presidente, provocando un terremoto a Wall Street: la capitalizzazione di mercato di Tesla ha subito un crollo di circa 100 miliardi di dollari in un solo giorno.

“Sono molto deluso da lui”, ha affermato Trump durante un incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Il presidente non ha esitato a colpire Musk in un punto particolarmente sensibile, affermando: “Non aveva alcun problema fino a quando non ha scoperto che avremmo dovuto tagliare l’obbligo di veicoli elettrici”. In un ulteriore attacco, Trump ha minacciato di porre fine ai sussidi governativi e ai contratti federali che hanno contribuito al successo di Tesla: “Il modo più semplice per risparmiare miliardi nel nostro bilancio è eliminare i vantaggi concessi a Elon”.

Il leader di Tesla risponde per le rime

La risposta di Musk non si è fatta attendere. Con il suo stile diretto e provocatorio, ha lanciato un sondaggio sulla sua piattaforma X, chiedendo agli utenti se fosse il momento di creare un nuovo partito politico USA per rappresentare “l’80% della popolazione di mezzo”. Il sondaggio ha raccolto rapidamente oltre 260.000 voti, con un sorprendente 84% di consensi. Non soddisfatto, Musk ha lanciato una frecciata diretta al presidente, sottolineando: “A Trump restano 3 anni e mezzo come presidente, ma io resterò in carica per più di 40 anni”.

Lo scontro ha assunto toni ancora più personali quando Musk ha insinuato un possibile coinvolgimento di Trump nei controversi “file di Epstein”. Questa accusa ha polarizzato ulteriormente l’opinione pubblica, creando divisioni persino all’interno del partito repubblicano e aumentando la tensione tra le due figure.

Le implicazioni di questa frattura vanno ben oltre il conflitto personale. La battaglia tra Trump e Musk rischia di influenzare profondamente il futuro delle politiche ambientali americane e il destino dell’industria dei veicoli elettrici. Tesla, che ha prosperato anche grazie ai sussidi governativi, potrebbe ora trovarsi in una posizione di vulnerabilità senza precedenti. Questo potrebbe avere ripercussioni devastanti non solo per l’azienda, ma anche per l’intero mercato delle auto elettriche, che si trova in una fase cruciale di crescita.

Possibile evoluzioni dello scontro

Nel frattempo, gli analisti si interrogano sulle possibili evoluzioni di questo scontro ad alto profilo. Se da un lato Trump sembra deciso a ridurre i vantaggi per le aziende tecnologiche, dall’altro Musk potrebbe sfruttare la sua popolarità per spingere verso un cambiamento radicale nel panorama politico e industriale. La creazione di un nuovo partito politico USA potrebbe rappresentare una sfida diretta al sistema bipartitico tradizionale, con conseguenze difficili da prevedere.

In ogni caso, una cosa appare certa: lo scontro tra Donald Trump ed Elon Musk non si limiterà a influenzare i mercati e le politiche attuali, ma potrebbe ridefinire le relazioni tra governo e grandi aziende tecnologiche per i prossimi anni. Gli occhi del mondo restano puntati su questa battaglia tra titani, che promette di lasciare un segno indelebile nella storia americana.