C'è una nazione nella quale le auto elettriche rappresentano il 90% delle immatricolazioni

Quasi il 90% delle nuove auto vendute in Norvegia nel 2024 sono elettriche. Scopri le politiche e le infrastrutture che guidano il successo

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 17 giu 2025
C'è una nazione nella quale le auto elettriche rappresentano il 90% delle immatricolazioni

Una rivoluzione silenziosa sta cambiando il panorama della mobilità in Norvegia, dove le auto elettriche non sono più una visione futuristica, ma una realtà consolidata. Nel 2024, il paese dei fiordi ha raggiunto picchi impressionanti, con il 98% delle nuove immatricolazioni rappresentato da veicoli elettrici. Questo traguardo eccezionale evidenzia come politiche lungimiranti e un approccio strategico possano trasformare il settore automobilistico.

Un’anomalia per l’Europa

La Norvegia si distingue come un esempio da seguire grazie a un ecosistema che rende l’acquisto di veicoli elettrici una scelta economicamente vantaggiosa. Gli incentivi EV messi in campo dal governo includono l’assenza di tasse di importazione, l’esenzione dai pedaggi stradali, parcheggi gratuiti e una rete di ricarica capillare che copre l’intero territorio nazionale. Questi provvedimenti hanno reso l’acquisto di un’auto elettrica non solo una scelta ecologica, ma anche una decisione economicamente sensata. Secondo la Federazione Stradale Norvegese (OFV), queste misure hanno normalizzato l’acquisto di veicoli elettrici, trasformandoli in una scelta mainstream.

Il confronto con altre economie avanzate evidenzia il primato norvegese. Negli Stati Uniti, ad esempio, nonostante il record di 1,3 milioni di auto elettriche vendute nel 2024, la quota di mercato si ferma al 7,5%. Un caso a parte è la California, dove l’adozione EV mostra segnali incoraggianti: qui, il numero di colonnine di ricarica ha superato quello delle stazioni di rifornimento tradizionali, segno di un’infrastruttura in rapida evoluzione.

Distacca tutti quanti: nel Vecchio Continente la situazione è differente

In Europa, il panorama è più frammentato. Paesi come la Svezia e i Paesi Bassi stanno guidando il cambiamento, con oltre un terzo delle nuove immatricolazioni rappresentato da veicoli elettrici. Tuttavia, mercati più grandi come Germania e Italia continuano a preferire motorizzazioni tradizionali o ibride. Complessivamente, nell’Unione Europea, i veicoli elettrici hanno rappresentato circa il 15% delle vendite nel 2024, un dato ancora lontano dai livelli norvegesi.

Un impulso significativo all’adozione EV in Europa proviene da produttori come BYD, che stanno sviluppando tecnologie di ricarica ultra-rapida per superare uno dei principali ostacoli alla diffusione di massa: i tempi di ricarica. Questi progressi tecnologici sono fondamentali per accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile.

La transizione si può

L’esperienza norvegese dimostra che la transizione verso la mobilità elettrica non è solo un ideale ambientale, ma un obiettivo concreto. Questo è possibile quando si combinano politiche efficaci, infrastrutture adeguate e un forte consenso sociale. La Norvegia ha dimostrato che il successo dell’adozione EV dipende non solo dalla disponibilità di auto elettriche, ma anche dalla creazione di un ambiente favorevole che renda questa scelta accessibile e conveniente per i cittadini.

Il modello norvegese rappresenta un caso di studio per il resto del mondo, mostrando come una visione di lungo termine possa trasformare radicalmente il mercato automobilistico. Con il giusto mix di incentivi e investimenti infrastrutturali, altri paesi potrebbero seguire l’esempio norvegese, accelerando così la transizione globale verso una mobilità più sostenibile.

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